*SPAZIO AUTRICE🌸*
Questo capitolo mi è venuto molto lungo perché non mi andava di spezzare in due capitoli il racconto. Mi scuso per eventuali errori e Buona lettura😉.-------------------------------------------------------------------------------------------------------
«Come ben sai non sono mai stata molto socievole,» ecco che comincio. Non devo alzare la testa, altrimenti potrei perdermi nei suoi occhi e perdere la fiducia che ho acquistato nel fare questo discorso. «e dopo che tu sei partito, le cose sono peggiorate. Non mi sono fatta più nessun altro amico o amica, anche perché tutti hanno cominciato ad avere paura di me. Perché? Ho iniziato a tatuarmi e mi sono fatta 3 piercing.» sollevo le maniche del mio maglioncino rosa, mostrandogli tutti i miei tatuaggi. Poi gli mostro i miei piercing: uno sul labbro inferiore, uno sul naso e poi il secondo orecchino (non so come si chiamano! Comunque intendo il secondo buco che si fa sul lobo...) «Ne ho fatti tanti è vero, ma tutti rappresentano qualcosa, qualcosa che mi ha segnato per sempre. Non solo i momenti belli, ma anche quelli brutti. Però non mi temono solo per questo, perché ci sono persone ben più tatuate di me. Ma una volta ho picchiato un ragazzo, sono certa te lo ricorderai: Aaron, il bullo. L'ho picchiato perché continuava a infastidirmi e così è scoppiata la rissa, da cui però lui ha perso il suo titolo, per cederlo a me. Da quel giorno appena entro a scuola, si apre un enorme varco tra gli studenti, che mi fissano e bisbigliano tra di loro. Il giorno dopo la rissa, tutta la città sapeva chi ero e i miei genitori hanno deciso di buttarmi fuori di casa: avevo solo 2 settimane per andarmene. A soli 17 anni mi sono dovuta rimboccare le maniche e cominciare a lavorare. Con i soldi che ho guadagnato dal mio lavoro come barista in una discoteca e con quelli che avevo ricavato dalla morte del nonno, mi sono comprata questa casa. Circa 2 mesi dopo che io me n'ero andata, Allyson ha scoperto di essere incinta: mamma e papà l'hanno buttata fuori di casa come anche i genitori di Jack, il suo fidanzato, che ha accettato di diventare il padre della bambina, perché la amava. Così li ho ospitati io, per sdebitarmi con mia sorella, che in tutti questi anni mi ha sempre aiutata. 9 mesi dopo è nata Amber, la bambina più dolce che io conosca, e che ha risvegliato il mio cuore di ghiaccio. Hanno comprato un appartamento e se ne sono andati, ma regolarmente vengono qui a trovarmi. Nello stesso periodo anche Shawn è stato cacciato di casa, sai è diventato un cantante. E sai fin troppo bene come i miei genitori odiassero il canto: nessuno poteva cantare, nemmeno una sola nota. Dovevamo solo imparare a suonare il pianoforte. E anche lui si è trasferito da me. Adesso viaggia in giro per il mondo, ma ogni tanto ritorna qui, da me e da Allyson. Nessuno però sapeva come io mi sentivo, quello che provavo e ciò che era successo, nemmeno Shawn e Allyson. Non gliene avevo mai parlato. Avevano capito che era successo qualcosa, ma nonostante tutte le domande che mi avevano posto, io non avevo mai dato loro una risposta. Questo perché avevo perso la fiducia in tutti, credevo di potercela fare da sola, credevo di poter essere indipendente ed autosufficiente. Solo il 10 ottobre di quest'anno ne ho parlato ad Allyson, perché non ce la facevo più. Ed è stata proprio sua l'idea di venire oggi: sono venuta a tutti i vostri concerti nei dintorni, ma non ho mai avuto il coraggio di venire ad un instore. Non sapevo se mi avresti riconosciuta, non sapevo se mi avevi dimenticata, non avevo più nessuna certezza sul nostro rapporto. In più avevo, ed ho tuttora, troppi scheletri nell'armadio, per cui devo andare avanti con il racconto. Un giorno in discoteca, un ragazzo ha ordinato una birra ed io gliel'ho portata. È rimasto al bancone tutto il tempo a parlare con me. Nei giorni successivi, abbiamo cominciato a conoscerci ed io, in lui, ho rivisto un po'te: stessi occhioni azzurri, stesso piercing, stessi capelli castani.... In più anche lui mi aveva accolto nonostante tutto ciò che dicevano su di me. Però nessuno era uguale a te, e nessuno lo è tuttora, perché tu sei speciale e diverso da tutti gli altri. Quel suo piercing non gli stava bene, e mi sono scoperta a fantasticare sul tuo, sul modo in cui ti stava, sulle tue labbra e a come le muovevi. So che mi prenderai per pazza, ma infondo lo sono. Io e Cody, abbiamo cominciato a vederci, anche fuori dal locale, e ci siamo fidanzati. Io però non lo amavo, stavo con lui solo per dimenticarti, o almeno ci ho provato. Lui però mi stava cambiando, in peggio: ho cominciato a bere e a fumare, e anche tanto. Non ero più io. Mi aveva rubato la mia identità, la mia vita. Ma quando ho sentito delle ragazze parlare del nuovo duo formato da Federico Rossi e Benjamin Mascolo, mi sono resa conto che non ti avevo affatto dimenticato, e ho fatto un tuffo nel passato. Mi sono resa conto di quanto ero cambiata. Avevo quindi deciso di lasciare Cody, perché mi stava solo facendo del male. Una sera gli ho dato appuntamento al parco, al nostro parco. L'ho fatto sedere sulla nostra panchina e gli ho detto che volevo rompere con lui. Ha cominciato a urlare, dicendomi che non avevo il diritto di farlo, che non potevo perché io ero sua. "Io non sono di nessuno, non sono un giocattolo" gli ho detto infuriata. Mi ha tirato uno schiaffo e mi ha cominciato a urlare in faccia che ero una puttana. Solo allora ho sentito puzza di alcol. Era ubriaco marcio e non era in sé. Quando gliel'ho fatto notare, lui mi ha detto che poteva fare quello che voleva. "Sei mia, devi capirlo! Non deve averti nessun altro se non io!" Continuava a dire queste parole e io cercavo di farlo calmare, ma non ci riuscivo. Poi ad un tratto ha cominciato a baciarmi con foga e ha cominciato a sollevarmi la maglietta e....» sto piangendo a dirotto, ricordare queste cose mi fa male, ma lui deve sapere tutto. Riprendo fiato e cerco di calmarmi, ma i singhiozzi continuano sempre più forti. Ben mi si avvicina e mi abbraccia. Poi mi accarezza i capelli e cerca di calmarmi. «Non c'è bisogno che tu me lo racconti, davvero. Ho capito cos'è successo. Non ricordare ciò che ti fa star male, non mi piace vederti soffrire.» mi dice mentre sono appoggiata con la fronte al suo petto e mi sto calmando.
Io: «N-no.... Mi sono promessa di dirti tutto e questo anche. Mi fa male, è vero. Però ho bisogno di sfogarmi: lo sapete solo tu e Allyson.» alzo lo sguardo verso di lui e riprendo a parlare. «Io ho tentato di oppormi, ma lui era più forte di me. Mi ha levato la maglia e poi anche la gonna. Poi è passato al reggiseno e infine agli slip. Mi ha palpato il seno e il sedere, mi ha fatto dei succhiotti ma mi ha lasciato anche tanti lividi e anche qualche cicatrice a causa dei suoi graffi.» abbasso un angolo della gonna e gli mostro il bacino, dove c'è una profonda cicatrice. «Poi si è abbassato i pantaloni e i boxer. Puoi immaginare cos'è successo. Ho perso la verginità così, contro la mia volontà. Nel nostro posto speciale, sulla nostra panchina, dove sicuramente avranno fatto sesso molte altre coppie, ma che per noi era speciale. Mi pento di averlo portato in quel posto. Mi pento di non averti detto che ti amavo prima che tu partissi. Mi pento di non averti baciato quando ne avevo avuto la possibilità. Mi pento di tante cose, ma non di averti amato e di amarti tuttora. Non mi pento di essermi innamorata di te. Non mi pento di tutti i tatuaggi che mi sono fatta, perché rappresentano la mia vita. E dopo averti detto tutte queste cose, spero che tu mi perdoni. Perdonami per non averti detto quello che provavo. Perdonami per quando mi sono lasciata andare e ho cominciato a bere e a fumare. Perdonami per averlo portato nel nostro posto speciale. Perdonami per aver aspettato così tanto a dirti tutto questo. Perdonami❤️.» alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi. La sua bocca si inclina in un sorriso, mentre con le dita mi asciuga le lacrime. Con l'altra mano, mi accarezza i capelli, poi mi posa un bacio sulla testa. E poi mi bacia, o forse io bacio lui, non mi ricordo, e lì mettiamo veramente tutto l'amore che proviamo. Con quel bacio ci stiamo perdonando ancora, ancora e ancora, all'infinito. Perché io ho bisogno di lui, come lui ha bisogno di me.
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Io sua, lui mio❤️. #WATTYS2017
FanfictionLei: distrutta dall'abbandono del suo migliore amico, dal passato, dai genitori troppo severi e dalle ingiustizie. Lui: distrutto dall'amore per una ragazza, (forse) non ricambiato, dal viaggio in Australia per CERCARE di non soffrire. Due amici che...