Dopo aver finito di cenare mi arriva una telefonata. Vedo il telefono ed è Zeyn ma riaggancio.
Inizio a sparecchiare la tavola mente mi arrivano altre telefonate.
- devo rispondere alla chiamata torno subito- dico ed esco fuori in giardino
- che cazzo vuoi?- dico rispondendo alla chiamata
-dove se?- dice Zeyn dall'altra parte del telefono
-non sono affari tuoi- dico
-dimmi dove sei o giuro che.....- non lo faccio finire di parlare che lo interrompono
-giuri che cosa? Non mi devi più cercare ti odio Zeyn Malik sai solo fare del male alle persone che ti stanno vicine e che ti Amano- detto questo riaggancio e mi scende un a lacrima ma la asciugo subito perché non voglio che sospettino che stavo piangendo.
Entro dentro e vado in camera di mio cugino.
-hey posso entrare?- dico bussando alla porta.
-si, entra- risponde così io apro e la porta ed entro.
Lo trovo disteso sul letto con il cellulare in mano.
-che fai?- chiedo
-niente - risponde continuando a guardare il telefono
Vado a sedermi accanto a lui e gli dico
-é successo qualcosa? Non sembra che sei tanto felice del mio arrivo, conoscendoti parli di continuo e sei sempre felice, ma oggi hai detto poco e niente ed hai un'aria triste, vuoi raccontarmi cosa ti è successo?- chiedo
-no, non sei tu la causa, anzi sono molto contento di riaverti a casa, e che oggi a scuola mi è successa una cosa che non doveva accadere - dice
-ma la scuola non è finita? - chiedo
-si è solo che la mia classe era indietro con il programma quindi stiamo facendo delle lezioni exra- dice
-ah, va bene, adesso raccontami quello che ti è successo- gli dico io
-beh, a me piaceva una ragazza e da più di un anno che mi piace- dice
-Siria?- dico
-si lei, e siccome non ho mai avuto il coraggio di farmi avanti ora sta con un altro- dice triste
- mi dispiace, ma non ti preoccupare ci saranno altre ragazze belle nella tua scuola - dico
-si molte ma nessuna come lei- dice
-possono essere migliaia, ma nessuna come me- dico ridendo e iniziando a fargli il solletico.
-già nessuna come te- dice facendomi anche lui il solletico.
-allora? Facciamo questo pigiama party tra cugini?- chiedo cercando di sollevargli il morale
-certo- dice
-okkey, allora tu prepara tutto e io vado a prendere la piccola ci vediamo in camera mia tra un quarto d'ora- dico salutandoli con la mano e prendo la porta per uscire
-okkey- urla quando ho già chiuso la porta
Scendo di sotto e vedo la piccola messa sul divano a guardare Peppa pig.
- bhu- gli faccio per farla spaventare
E lei si alza dal divano urlando ma appena si accorge che sono io smette subito di urlare e compare sul suo visino un dolce sorriso.
-vuoi stare li a guardarmi oppure vuoi venire in camera mia e fare un pigiama party?- chiedo con le braccia incrociate
-pigiama party - dice correndo verso di me e saltandomi addosso.
-Prendiamo le patatine?-le dico
-si, è anche la coca cola- dice la piccolina
- e vabene - dico andando in cucina con lei in braccio e prendendo in pacco di patatine alla paprika e una bottiglia di coca cola.
Saliamo le sale e andiamo in camera mia dove troviamo Austin buttato sul letto con tanti cuscini e il piumone.
-ma sei pazzo?- dico
-perche?-chiede lui
-il piumone con 36 gradi fuori?- chiedo
-ma ora è sera e fa freddo- dice ridendo
-non fare lo stronzo e togli quel piumone- dico ridendo pure io e mettendo la piccola sul letto.
Austin prende il piumone e lo mette nell'armadio.
-volevo far finta di stare male- dice
-ti ammalavi davvero se restavi ancora con quel piumone?- dico
-pigiama party, pigiama party- urla la piccola saltando sul letto
-che film volete vedere?- dico
-nessuno, lo abbiamo già visto prima- dice Ariel
-e allora cosa vuoi fare?- Domando io
-voglio giocare - dice
-e come vuoi giocare?- chiedo
-emh, a nascondino - dice sorridendo
-ma noi siamo grandi per giornate a nascondino- dico
-uffa- dice mettendo il muso
-e va bene- dico guardando Austin
-no, non contate su di me- dice guardando la tv
-daii- dico
-no- dice
-ti prego - dico facendo il muso no dolce come quando eravamo piccoli
-e va bene giocherò con voi a nascondino- dice arrendendosi
Lo sapevo che lo avrei convinto non è mai resistito quando faccio il musetto dolce.
-allora chi conta?- dico io
-ovviamente io no- dice Austin
-la piccola non conta- dico
-allora conti tu- dice Austin
-non ci penso nemmeno, facciamo decidere alla piccola...... Ariel tu devi dire chi deve contare tra me e Austin- dico riferendomi prima ad Austin e poi alla mia piccolina
-emh va bene, allora per me deve contare...... Austin- dice alla fine Ariel
-brava piccolina- dico
-ma non sono tuo fratello?- dice Austin arrabbiato
-si, ma lei è la mia cuginetta - dice abbracciandomi
-oh, la mia peluche- dico stampandogli un bacio in fronte
-uff- sbotta Austin
-allora dato che fuori non c'è freddo andiamo in giardino a giocare e ovviamente si ci può nascondere anche dentro casa, e tu Austin conterai a faccia al muro- dico
-okkey andiamo giù - dice Austin
Prendo per mano Ariel e Scendiamo in giardino.
-inizia a contare e non sbirciare - dico
-bambina- dice per prendermi in giro
-lo sta dicendo proprio una persona più bambino di me - dico
-bla bla bla- fa lui
Che bello essere a casa mi ci voleva proprio un po di relax
-1,2,3,4- Austin inizia a contare ed io vedo la piccolina scappare dentro casa ed io mi nascondo dietro un cespuglio.
Dopo un po sento qualcuno che mi tappa la bocca......Spazio Autrice
Oggi doppio capitolo, spero vi piaccia.
27k di visualizzazioni vi adoro.
Un bacio a tutti quelli che leggono la mia storia😘😘
Tanti saluti dalla vostra autrice.😘😘
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Il Mio Coinquilino.
FanfictionAriana, una ragazza dolce e simpatica che ha vissuto per 15 anni con i suoi zii e che ha deciso di lasciare la sua casa per trasferirsi a New York la città dei suoi sogni. Dove lí troverà due coinquilini, Cameron che diventerà un suo grandissimo ami...