Quelle creature sono buffe. Per un attimo mi è anche venuto da ridacchiare mentre le vedevo avanzare verso di noi. La loro forma ricorda quella di un enorme thermos con due braccia costituite da quella che sembrava una frusta da cucina e da una grossa ventosa. Vogliono per caso sturarmi o... frullarmi il cervello?
- Spero sia uno scherzo. – Mormoro con una risata mentre continuo a tenere la pistola puntata sui grossi alieni di latta che si stanno avvicinando. Continuano a spostare quello che dovrebbe essere il loro occhio su di noi. Ma sono piuttosto lenti nell'avvicinarsi. Le rovine sono abbastanza numerose da impedire altri movimenti, o... almeno era quello che speravo, perché subito dopo mi sono reso conto che questi cosi possono volare. Sollevarsi e volare!
- Forse è meglio che tu vada, Sherlock. – Mormora il Dottore senza distogliere lo sguardo da loro. Io ho ancora quel sorriso scettico sul volto, anche se, beh... hanno appena ucciso Jack. – Prendi il capitano e torna sul Tardis! – In un attimo carico la mia pistola e tengo il dito ben fermo sul grilletto.
- Non ci penso nemmeno! –
- Sono Dalek, non si possono fermare. – Quella frase avrebbe dovuto scoraggiarmi e farmi fuggire? Naaah. Sono più determinato che mai a fermarli.
- Ma ho il dispositivo, posso fermarli, rimandarli alla loro parte! – Un altro raggio parte da uno di quelli che a quanto pare si chiamano Dalek, costringendo il Dottore a nascondersi dietro ad una delle rovine.
- Puoi darlo a me, posso fare da solo. – Mi guardo intorno e cerco di calcolare le possibilità della sua riuscita, ma non vedo nessun riscontro positivo. I Dalek sono troppi, molto più di una dozzina e di sicuro da solo non sarebbe riuscito a fermarli.
- Non ti lascio qui da solo! – Esclamo senza batter ciglio. Il Dottore sta per dire qualche altra cosa ma i Dalek lo precedono con dei raggi che cadono su di me a fiotti, ma sono fortunato perché con un balzo mi sposto dietro ad una delle rovine, accanto al Dottore, trascinandomi dietro un Jack ancora senza sensi... ok, decisamente "ancora morto". Ho constatato io stesso che lo fosse mettendo due dita sotto alla sua mascella per controllare i battiti cardiaci. Nessun segno. Nemmeno quando ho passato le stesse dita sotto il suo naso per controllare che respirasse ancora. Non so quanto tempo potrebbe passare prima che si svegli.
Subito dopo prendo il dispositivo dalla tasca e mi preparo a rispondere all'attacco.
- Sherlock! – Mi richiama lui, preoccupato dalla mia prossima mossa.
- Avresti dovuto averne uno anche tu – Dico, riferendomi al dispositivo che faccio volteggiare in aria prima di sporgermi velocemente e colpire due dei Dalek che stavano ancora sparando furiosamente i loro raggi verso di noi. Torno velocemente dietro il mio scudo di mattoni e sobbalzo quando Jack si risveglia all'improvviso, riprendendo fiato come se fosse stato appena tirato fuori dalle profondità del mare, annaspando per raggiungere di nuovo la normale respirazione.
- Che... succede? – Chiede sollevandosi appena dal terreno.
- Dalek. – Dico preparandomi ad un secondo attacco. Lui ridacchia e per un momento non riesco a capire per quale motivo trovi divertente questa situazione assurda, poi afferra il fucile abbandonato qualche metro più in là e ritorna accanto a noi, strisciando faticosamente per non farsi centrare di nuovo in pieno.
- La mia prima morte, che gioia! – Commenta sollevando il fucile, con una punta di ironia nella voce. A quanto pare ho appena scoperto come Jack abbia perso la vita la prima volta. Nello stesso modo che ho appena visto, e in entrambi i casi si era risvegliato e ci aveva riso su.
- Bene, io potrei spostarmi da qualche altra angolazione mentre tu li distrai. – Mormoro al capitano che aveva già caricato l'arma fra le sue mani, sollevandola in modo che potesse attaccare più facilmente. Dal suo sguardo capisco che anche lui la pensa come il Dottore, ovvero che dovrei tornare nel Tardis e lasciare il lavoro sporco a questi due geni spaziali. Ma tutti sappiamo quanto io sia testardo. Scuoto la testa contrariato e mi alzo, ignorando completamente i loro richiami.

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The wrong side
Fanfiction[ Wholock | Johnlock ] [ Seguito di "The side of the Angels", per capire questa storia bisogna leggere la precedente ] "I tuoi occhi. Al solo pensiero che non potrò rivederli mai più sento come una stretta al petto che mi impedisce di respirare. Dop...