Pensieri

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Febbre. Febbre alta. Buio. Sentivo tutto attorno a me. La voce di Adrien che diceva di resiste. Lacrime. Ma non erano mie. Lacrime di Adrien. Che ci tenesse veramente a me? La sua voce, ancora. La sua voce che mi diceva di lottare. Lottare perché aveva bisogno di me.

"Mari, ti prego resisti. Ho bisogno di te. Resisti che so che sei forte. Tu sei una guerriera. Ho bisogno di te. Ti prego svegliati." Un peso si faceva sempre più insistente sullo stomaco del ragazzo. Non sapeva come aiutare la ragazza. Si sentiva impotente. Era una sensazione che non aveva mai provato.
Ma nonostante tutto non abbandonava le speranze. Marinette sarebbe guarita.

La febbre era calata ma sapeva che sarebbe durato per poco, anzi no, pochissimo. L'akuma stava sprigionando tutta la sua letalità. Lei voleva aprire gli occhi, almeno un'ultima volta, per vedere il viso del ragazzo che le aveva procurato così tante gioie e così tante sofferenze. Lo vide. Era così bello. Anche se stava dormendo. Anche se aveva il viso tormentato. Che stesse avendo un incubo? O che lo stesse vivendo?
La testa iniziò a rigirarle vorticosamente. La febbre le si stava alzandosi nuovo velocemente. Per la scienza sarebbe stata una cosa impossibile, ma non per una Akuma. Infine di nuovo buio. 'Probabilmente per l'ultima volta' pensò prima di svenire un ulteriore volta.

Continuava ad agitarsi. Non riusciva a non stare ferma nel letto. La febbre continuava a salire e le pezze bagnate erano ormai inutili. Adrien baciò la ragazza sulla fronte accorgendosi di quanto fosse calda. Non le rimaneva più tempo. Doveva trovare la soluzione.
Si affidò alla fantasia. Orami non sapeva più da che parte aggrapparsi. Non era così surreale e fantasiosa la situazione in cui si trovavano, dopotutto? Ripensò alle favole che gli raccontava sua madre quand'era più piccolo. La prima che gli venne in mente fu " La bella addormentata". Avrebbe potuto funzionare. Sapeva già che doveva aspettarsi uno schiaffo dopo il fatto compiuto. Ma l'avrebbe ricevuto solo se avesse funzionato, il che voleva dire aver salvato la ragazza. E poi ammettiamo, si disse, non è che mi dispiaccia!
Si avvicinò lentamente alla ragazza e iniziò a baciarla. Una luce avvolse questa e una piccola Akuma bianca uscì dall' orecchino destro della ragazza. Il ragazzo si allontanò non appena si accorse che la febbre era sparita. Ma la ragazza era rossa. Non che lui non lo fosse. Doveva essere per quello che aveva appena fatto.

"Sono viva?" Ancora non aveva aperto gli occhi. Non pensava fosse possibile che l'akuma fosse stata combattuta, ma considerava ancora più impossibile che Adrien l'avesse baciata.
Pian piano aprì gli occhi e vide che il ragazzo la stava abbracciando.
" Sei salva! Ha funzionato! Non hai idea di come io sia felice! Ora puoi anche schiaffeggiarmi per quello che ho appena fatto" le disse il ragazzo.
Lei contrariamente alle aspettative del biondo lo abbracciò ancora più forte.
"Grazie, mio eroe!"

Ciao!
Finalmente un po' meno tragicità! Penso che questo capitolo si uno dei più belli al momento.

Comunque se vi può far piacere oggi ho postato una breve one-shot intitolata "L'essenziale è invisibile agli occhi"

Un perfetto disastro || Miraculous LadybugDove le storie prendono vita. Scoprilo ora