Tutto successe a causa di un incidente. A causa di Chloè.
Tutto quello che provavano diventerò un legame indissolubile ma anche un perfetto disastro che portò a incredibili amabili avventure.
" Marinette, allora stai bene! Perché non sei venuta a scuola per quasi un mese?" Chiese curiosa Alya alla amica. "Un mese?!" Pensò la corvina, ma subito si riprese dai suoi pensieri, dando una risposta all'amica. "Ho avuto la febbre alta e diciamo che non ero tanto in forma." "E con Adrien?" Domandò l'amica. Tutto il discorso era per arrivare a quello. 'E mo che faccio?! Non posso raccontarle niente!' Pensò la ragazza. Doveva trovare una risposta subito. "In che senso?! Sai, mi conosci! Non ho avuto il coraggio!" Alya voleva ancora chiederle perché fosse scappata da scuola l'ultima volta che l'aveva frequentata ma, per sua sfortuna, entrò la professoressa e la lezione iniziò.
All'uscita da scuola... "Mari!" Disse una voce famigliare. "S-si, Addrieen?" Nonostante tutto, era tornata a balbettare. " Ecco. Insomma. C'è. Allora. Ecco, mio padre, Gabriel Agrest, oh ma che sciocco di sicuro sai chi è! E quindi..." Ma cosa gli prendeva?! "Adrien, con parole tue!" Disse la ragazza scoppiando a ridere. I ruoli si erano invertiti. "In parole povere. Mio padre ha organizzato uno dei suoi balli di gala, e avendo ormai quasi sedici anni vuole che io ci vada con una dama. Lui vorrebbe Chloè, ma appena mi ha parlato del ballo mi sei venuta in mente tu. Marinette, verresti al ballo con me?" Era sveglia o stava sognano? Adrien le aveva chiesto davvero di andare ad un ballo di gala con lei?! "Allora?" "Certo, certo!" No, no era sveglia. Si disse la ragazza. "Perfetto, il ballo inizia alle 18.30. Passo dal te per le 18.20.
Appena arrivò a casa, prese il cellulare e chiamò la sua migliore amica. "Alya, non sai cosa mi è appena successo!"
La sera del ballo... Erano arrivati al ballo con un po' di anticipo poiché il ragazzo doveva finire dei lavora per il padre. Questo ne approfittò anche per far conoscere la sua dama a suo padre. Iniziavano ad arrivare i primi invitati. Le donne indossavano abiti molto più elaborati di quello che indossava la ragazza, così fortunatamente non si sentiva in imbarazzo. Marinette aveva scelto un abito fatto da lei, rosso con un corpetto finemente ricamato e pieno di rose. I capelli erano raccolti in uno chignon sempre circondato da piccole rose. ( Abito e capelli nella foto in basso). Mente aspettava il suo cavaliere, la corvina si era messa sulla terrazza del palazzo. Se gli interni erano bellissimi, la vista lo era sei volte di più. La finestra si affacciava sulla Tour Eiffel che in quel momento era circondata da un tramonto spettacolare. "Che meraviglia!" Disse la ragazza a bassa voce, ma qualcuno la sentì lo stesso. "Tu lo sei di più! Balliamo?" Chiese il modello alla sui dama. Questa ovviamente accettò. Erano la coppia più ammirata della sala, con un unica eccezione: la figlia del sindaco. Purtroppo qui non poteva fare niente poiché il ballo era stato indetto dal signor Agreste. I due giovani ballarono per un po'. Al calar della sera, Adrien uscì a prendere un po' d'aria e chiese a Marinette di seguirlo. "Scusa, ma non dovresti restare al ballo?" Chiese un po' confusa la ragazza. "Per una volta farà a meno di me." Il ragazzo iniziò a camminare fino a quando non arrivò ad uno degli ingesso della torre e uno dell guardie li fece entrare. 'Strano' pensò la franco-asiatica 'Oggi è giorno di chiusura' Il ragazzo la porto nella terrazza superiore. " Non vorrei sembrare impertinente, ma perché siamo qui?!" Chiese Marinette. Adrien tirò fuori una piccola scatola, e quando si fu inginocchiato la aprì. Conteneva un anello dove al posto di un diamante era incastonato un charm: metà coccinella e metà zampa di gatto. " Marinette, vuoi essere la mia fidanzata?" Chiese il biondo speranzoso che la risposta fosse positiva. " Certo che sì!" Per la gioia Marinette fece scendere anche qualche lacrimuccia. Immediatamente, il ragazzo si rialzò e mise l'anello alla ragazza, e poi subito dopo la baciò. Per la prima volta. Perché questo bacio non era stato condizionato da una Akuma.
Ciaone! Mamma mia che capitolo lungo!! Spero almeno che vi sia piaciuto!( tanto so già che siete fuori dalla finestra con i forconi per via della lunghezza!) Comunque volevo dirvi che questo non è l'ultimo capitolo quindi preparatevi a tante belle cose!! Ciaone
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