Capitolo 13

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GREGOR.

Passo la spugna su tutto il suo corpo, prendendomi cura di lui.

È la prima volta che lo faccio, tutto con lui è la prima volta, mi sento alla grande.

Questa notte è cambiato qualcosa, lo sento nel cuore, quella parte del mio cuore che non sapevo neanche di avere sembra essersi risvegliata, perché lo sento battere come non mai.

Finisco di lavarlo e poi lo ristringo fra le braccia, mi piace il contatto, non credevo fosse possibile stare così bene abbracciando qualcuno.

Rick si rigira tra le mie braccia e mi coinvolge in un bacio mozzafiato, che mi fa letteralmente girare la testa una volta che si allontana da me.

-Ancora.- Ansimo.

E riunisco le nostre labbra, schiudo la bocca e mi insinuo all'interno della sua con la lingua.

Il contatto con la lingua di Rick mi procura le solite scosse di piacere e mi beo per non so quanto tempo di questa sensazione, non volendo più staccarmi.

Purtroppo il mio cellulare squilla e sono costretto ad abbandonarlo per andare a rispondere.

-Sì Tommy scendiamo subito, nessun problema.-

Appena mi giro Rick è dietro di me con indosso solo uno striminzito asciugamano legato in vita.

Mi avvicino ed allungo una mano sfilandoglielo, poi torno ad avvolgerlo per la vita facendo aderire le nostre pelli nude.

-Adesso sì che mi piace, non dovrebbero mai esserci vestiti tra di noi.- Dico scendendo a baciare il suo collo.

-Magari.- Risponde inarcando il corpo sotto il mio tocco.

Dio come mi piace quando reagisce ad ogni mia carezza, mi dà un senso di potere assoluto che mi infiamma e mi fa venire voglia di scoparlo immediatamente, se non fosse per Tommy che ci aspetta al piano inferiore.

-Dobbiamo andare tesoro.-

-Mi piace quando mi chiami tesoro.- Risponde passandomi le mani tra i capelli.

-Bene, ne sono contento. Ora vestiamoci, vediamo cosa vuole Tommy e torniamo a dormire.-

Quando scendiamo, però, insieme a Tommy troviamo anche Sebastian.

-Che succede?- Chiedo.

-Abbiamo trovato altri animali morti, solo che questa volta abbiamo intravisto anche il camioncino di tuo padre che si allontanava.-

-Cazzo, non ci credo.- Guardo Tommy, e quello che vedo mi fa capire che è tutto reale, quel figlio di puttana mi sta rovinando ancora la vita.

Lascio la presa sulla mano di Rick ed esco fuori dal Ranch, con un unico obbiettivo in mente: andare da quello stronzo di mio padre.

La porta alle mie spalle si apre e ne esce Rick: -Non farlo Greg. Ti prego rimani con me. Parlami.-

-Parlare...- Ripeto incerto. -Non sono capace a ragionare dopo che succedono queste cose Rick.-

Allunga una mano verso di me e dice: -Lasciati aiutare da me.-

Guardo per un tempo indefinito la sua mano, poi lentamente muovo i piedi e mi costringo a tornare da lui.

Ha ragione, non risolverei niente andando da lui e prendendolo a schiaffi.

-Con gli ignoranti non bisogna mai abbassarsi al loro livello. Ti aiuterò io ad inchiodarlo.-

La forza del perdonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora