Capitolo 15

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GREGOR.

Il cuore mi batte all'impazzata, non mi sono mai sentito così bene in tutta la mia vita.

-Guarda, guarda. Rick hai fatto un favore a tutti. In queste settimane è stato un relitto.-

-Grazie amico, ti devo un favore.- Rispondo.

Rick ci guarda e dice: -In che senso?-

-Ho chiamato io Gregor dicendogli che eri qui.-

-Ah! Allora ti devo anche io un favore.-

Dopo qualche chiacchiera, usciamo da locale mano nella mano, prendiamo le auto e tornando al ranch.

Appena Rick esce dall'auto, mi avvicino a lui sollevandolo e buttandomelo in spalla.

-Greg, sono pesante.- Si lamenta.

-Non per me. Non posso rischiare che tu te ne vada di nuovo.-

Lo porto fino in camera e lo lascio andare solo per il tempo di spogliarlo, strappandogli tutto quello che incontro, compreso le mutande, poi lo spingo sul materasso e, lentamente, mi sfilo camicia, pantaloni e mutande, salgo sul letto e comincio a baciarlo partendo dai piedi.

Prendo in bocca le sue dita, una ad una e i mugolii di apprezzamento di Rick, rischiano di farmi venire all'istante.

Concentro i miei pensieri solo sul suo piacere e continuo a percorrere il suo corpo risalendo lungo le gambe per poi fermarmi sul suo membro.

Una goccia di liquido esce dalla punta ed io tiro fuori la lingua leccandola lentamente ed assaporando il suo gusto aspro.

-Oh... sì... prendimelo in bocca Greg, ti prego.-

-Mi piace quando mi preghi.- Dico ingoiandolo tutto fino alla base ed iniziando a succhiare forte, mentre con la mano massaggio la pelle raggrinzita intorno al suo buchetto.

Il sapore salato della sua pelle mi inebria e mi eccita da impazzire, così smetto di succhiarlo ed inizio a leccarlo lungo tutta la lunghezza, soffermandomi poi sulle palle e sull'ano.

-Mio Dio...cazzo. Cazzo! La tu lingua mi fa morire Greg.-

-Non essere impaziente tesoro.- Rispondo staccandomi e

posando, delicatamente, dei piccoli baci sulla sua pancia, sul petto e suoi capezzoli, per poi finire il percorso fermandomi ad assaporare le sue labbra.

Rimanendo incollato a lui chiedo: -Sono pulito, ho fatto le analisi questa settimana, potremmo...- Ma lascio la frase sospesa, perché Rick circonda il mio pene con le dita cominciando a massaggialo lentamente.

-No, oh cazzo Rick, rischio di venire...merda, sono troppo eccitato.-

Getto la testa indietro e mi godo per pochi secondi questa paradisiaca sensazione.

-Sì, sono pulito anche io, ho fatto il test prima di tornare in paese.-

-Fantastico.- Prendo le sue gambe da sotto le ginocchia e le porto al suo petto aprendolo ed esponendolo completamente a me.

Inizio ad allargarlo con una buona dose di lubrificante preso dal comodino al mio fianco, mentre Rick si contorce dal piacere.

Apro e chiudo le dita a forbice, allargandolo sempre più e beandomi delle urla di godimento che escono dalla sua bocca. Quando anche io non ne posso più, tolgo le dita e mi avvicino con il busto spingendo piano ed entrando solo con il glande.

-Bagnato, stretto e caldo. Perfetto! Ti amo Rick, giuro su Dio che ti amo.- Urlo entrando dentro di lui con un affondo unico.

-Ti amo anch'io amore.- Risponde ansimando.

La forza del perdonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora