Capitolo 25✅

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Eravamo per strada, in silenzio, mentre seguivamo Federico che si trovava abbastanza lontano da noi.

Ad un certo punto, arrivammo ad una sorta di 'piazzetta' e si fermò andando in contro ad un ragazza avente una minigonna e una camicetta abbastanza scollata accompagnati da dei tacchi vertiginosi.

'Chiudi gli occhi' mi sussurrò Alexa mettendomi le mani davanti agli occhi

Levai dopo alcune difficoltà le sue mani dai miei occhi e vidi lui e la baldracca baciarsi... Sembravano veramente volersi saltare addosso in quel momento.

Qualche lacrima prese il sopravvento ma non avrei mai fatto nessuna sceneggiata.

'Andiamo a casa mia?' domandò ansimante la.. Quella tizia.

Sorrise malizioso e prendendola per mano se ne andarono verso una meta sconosciuta.

'Dove vai?' domandò Alexa vedendo che li stavo seguendo

'Voglio sapere fino a che punto si spinge' spiegai continuando a camminare.

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Arrivammo davanti ad una casa molto carina, dove loro entrarono.

Non sapevo se piangere in quel momento o dopo.

Aspettai qualche minuto, seduta a terra, sotto una finestra della casa.

Potevo sentire vari gemiti femminili e il cuore mi si frantumò, tanto che mi scappò un singhiozzo e subito dopo mi allontanai dalla casa.

'Andiamo, ti prego' sussurrai ad Alexa che mi guardava impietosita

Mi abbracciò e ci incamminammo verso casa mia.

Non avrei mai pensato una cosa simile, non questa volta.

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Ero sdraiata sul letto a soffocare le lacrime sul cuscino, fino a quando non sentii la serratura di una porta aprirsi.

Oggi dormiva qui... Le ragazze furono le prime a proporlo.

Feci finta di dormire ma non mi riuscii particolarmente bene.

'Amore, perché piangi?' domandò con finto tono preoccupato

'Non lo so... Magari è tutto lo stress accumulato in questo periodo e sono scoppiata a piangere' risposi alzando finalmente il viso dal cuscino.

Di sicuro il trucco in quel momento era pietoso, tutto sbavato ma poco mi interessava.

'In più oggi non mi hai calcolata' aggiunsi e sorrise teneramente

'Mi dispiace, mi farò perdonare' si scusò con espressione perversa

Non mi avrebbe minimamente toccata.

Dopo aver toccato lei non avrebbe toccato me.

Portò le mani sui miei fianchi lasciando qualche bacio sul collo.

Lo spintonai e gli diedi uno schiaffo senza preavviso, di sicuro gli sarebbe rimasto il ricordo per un paio di giorni.

'Dimmi... È stato bello? Fare l'amore con Stefania, intendo.' domandai e rimase stupito

'Fuori' sussurrai e lui abbassò lo sguardo

'Fuori' ripetei a voce più alta

'Fammi spiegare, io-' iniziò ma lo interruppi

'Fuori da questa casa e dalla mia cazzo di vita. Sai solamente farmi soffrire! E io che credevo che almeno questa volta non avresti fatto qualche cazzata!
Al solo pensiero mi viene ancora da ridere.
Sono incinta, fra qualche mese ci saremo sposati e tu combini certe cazzate? Vaffanculo!' urlai e sussultò

Si alzò e senza dire nulla andò via, verso la porta d'ingresso.

Quando la sentii richiudere scoppiai in un pianto indescrivibile.

Ero ferita ed ero suscettibile..

Ogni volta sapeva sempre come rovinare tutto, rovinava qualsiasi cosa di bello accadesse.

Vorrei tanto poter tornare a qualche mese fa, dove neanche più lo pensavo...

Ero stanca.

Quanto avrei voluto porre fine a tutto..

01/12/2016

Ho aggiornato per tre giorni consecutivi, sono una brava bimba😂

Spero vi sia piaciuto e scusate eventuali errori😘

Ci Siamo Persi. | Federico Rossi |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora