Capitolo 27✅

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Il tempo scorreva, erano già le 03:00 e di Ben non c'era traccia alcuna.

Iniziai a pensare che forse non si sarebbe presentato, e mi passò per la mente l'idea di tornare a casa.

Guardai la strada deserta, provando a scorgere la figura che stava in fondo alla via.

Lasciai perdere quando capii che non si trattasse di Benjamin e mi voltai sentendo un fruscio.

Sembrava tanto, una di quelle scene di alcuni film horror ma non mi sarei fatta prendere dalla suggestione.

'Sei venuta, allora..'  bisbigliò qualcuno alle mie spalle facendomi voltare impaurita

Non riuscii a distinguere la sua figura benché fosse in penombra e questo mi fece spaventare maggiormente.

Si avvicinò lentamente con lo sguardo puntato in basso e un cappuccio di una felpa nera a coprirlo, fino a quando la luce fioca del lampione non mi permise di osservarlo.

'Non ho nessuna voglia di scherzare, alza il viso'  affermai fredda e inespressiva

Con una lentezza non comune, alzò il viso e il sangue mi si gelò nelle vene.

Mi voltai e procedetti verso la strada del ritorno senza alcuna esitazione.

'Ti prego'  sussurrò tenendomi stretta per il polso

'No, e adesso lasciami'  risposi fulminandolo con lo sguardo

Tirandomi per il polso, mi fece sbattere contro il suo petto e a quel contatto sussultai.

Rimanemmo abbracciati a lungo sentivo il suo cuore battere irregolarmente.

Ero come in uno stato di trance, e non riuscivo a capire se volevo oppormi o cedere.

'Lasciami!'  ordinai scansandomi dall'abbraccio

'Ci rivedremo, con dispiacere, il giorno in cui darò alla luce quella bambina. Non ci rivedremo mai più dopo ciò, quindi, dimenticati di me'  spiegai con compostezza

'Eleonora, ti prego, ascoltami..' 

Ero stanca, quante volte avevo avuto il coraggio di ascoltarlo e di perdonarlo?

Adesso basta.

'No, basta. Addio'

Quelle furono le nostre ultime parole, prima che mi allontanassi da lí a passo svelto.

———

Continuavo a rigirarmi nel letto, non riuscivo a prendere sonno.

'Forse sarebbe stato un bene abortire, non avrei più avuto nulla che mi legasse anche minimamente a lui..'

Che cazzo stavo dicendo?

No, non ero mentalmente cosciente delle parole che in quel momento mi stavano uscendo di bocca.

E pensare che tra due mesi ci saremo dovuti sposare...

Perché doveva essere tutto così complicato nella mia vita?

Dopo varie ore passate a rimuginare sul fatto accaduto poco prima, mi addormentai lasciando che i problemi per qualche ora abbandonassero la mia mente.

———

Pov's Federico
Forse era davvero giunto il momento di ricominciare...
Non potevo continuare a chiederle scusa a vuoto..
Lei mi aveva dimenticato o quantomeno ci stava provando.

Ricomincerò, tornerò chi ero prima d'incontrarla.

03/11/2016

Spero vi sia piaciuto e scusate eventuali errori😘

Ci Siamo Persi. | Federico Rossi |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora