Laura (Pt.2)

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Mercoledì 19 ottobre 2016

Laura camminava silenziosamente, le mani in tasca.
Marta e Valeria erano andate via, a studiare.
Guardò l'orologio: 13.55. Moriva di fame.
Si diresse verso casa, lo zaino ancora in spalla e lo stomaco che brontolava.
Ripensare a quell'estate faceva male. Faceva male a tutti.

Sabato 15 Luglio 2016

Sara guardava compiaciuta giù dal tetto dello spoglio edificio, con un espressione tra il sadico e il soddisfatto.
Gli altri cinque osservavano come pietrificati la scena. Il vento sibilava tra di loro, come per giudicarli. Per Laura fu come se la forza che la teneva ferma ogni giorno avesse mollato la presa.
Si scagliò contro Sara, cosa che per lei fu assolutamente inaspettata.
-Ma che cazzo ti è preso?
Gridò con tutto il fiato che aveva, tenendola saldamente bloccata al muro. Non era una cosa tipica di lei, era come se fosse un'altra persona.
-Mi stava importunando...
Tentò di giustificarsi la ragazza.
-E ti sembra una buona ragione per...
Laura le mollò un ceffone, non sapendo che dire.
Miriana stava guardando impietrita la strada sottostante, dove probabilmente il cadavere era andato a schiantarsi.
-Sentite, dovete aiutarmi a spostarlo...
-Stai scherzando spero...
Matteo sembrava l'unico riuscito a mantenere la calma.
-Dobbiamo... chiamare un'ambulanza. Poi la polizia.
Miriana, come svegliatasi iniziò a piangere, rannicchiandosi in posizione fetale. Valeria la raggiunse cercando di consolarla, ma si vedeva che erano entrambe sconvolte.
-Voi siete colpevoli quanto me.
La voce di Sara era aspra e dura.
-Anche se non vi condannano per omicidio, cosa che vedo difficile, verrete sbattuti in un carcere minorile, perderete tutti gli anni della vostra gioventù, poi sarete rimessi a processo e lì si, che vi condanneranno per omicidio. Sarete la vergogna della famiglia, i vostri genitori si suicideranno per colpa vostra, perderete tutto ciò che avete e anche se vi scagionassero rimarreste a vivere per strada. Andiamo, chi è che assume un diciottenne con precedenti penali.
Sara rise.
Una risata amara, che sapeva di bugie.
-Sapete cosa? In fondo è una vostra scelta.
Scegliete voi, davvero.
Siate con me, o marcite per sempre.

Laura cercò di accantonare quel pensiero, nuovamente.
Per Sara, forse quell'omicidio non era stato nulla. Una vendetta contro un ragazzo che la infastidiva.
Ma per loro.
Beh, per loro era tutto diverso.
Non c'era giorno che Laura non pensasse a quel ragazzo.
Ai suoi occhi spenti, mentre il suo cadavere giaceva in una pozza di sangue sul ciglio del marciapiede. Con successive ricerche, aveva scoperto che quel ragazzo si chiamava Mattia Russo, aveva precedenti penali, ma quell'estate era stato appena scagionato da un carcere minorile.
La sua vita era finita.
Finita.
Non esisteva più.
E questo per colpa loro.
Anche la morte di Marta era colpa sua. Era un modo per punirla da tutte le cose terribili che aveva commesso.
E finché Sara era viva, aveva dato loro una certa solidità mentale, che gli permetteva di non crollare, di non svegliarsi tutte le notti in preda al panico, come succedeva ora.
Ma Sara era morta, e nulla di tutto questo contava più.

Dopo mangiato, uscì di nuovo, camminando verso il centro commerciale dove Giorgia le aveva dato appuntamento.
Il suo rapporto con Giorgia era complesso.
Lei era speciale.
Non come gli altri.
Sapeva capirti nel profondo, senza però ferirti. Loro due avevano iniziato a frequentarsi dall'inizio della scuola. Era evidente che a Giorgia lei piacesse. Ma Laura credeva stesse correndo troppo. Era così confusa riguardo i suoi sentimenti, le sue paure. E poi non si considerava neanche bella: si guardò nel riflesso della vetrina di un negozio.
I capelli corvini le scendevano scomposti sulle spalle, e gli occhiali dalla montatura rosa le donavano un'aria un po'infantile che le calzava però divinamente. Gli occhi grandi e penetranti si dissociavano dal resto della faccia, molto minuta. Forse avrebbe dovuto vestirsi meglio, come le diceva spesso Matteo. Da dentro il negozio una commessa sembrò iniziare a guardarla male, così riprese a camminare.

1ADove le storie prendono vita. Scoprilo ora