Lunedì 24 ottobre 2016
Abbiamo tutti dei mostri dentro di noi. Giacciono silenziosi, senza muoversi. Ma a volte, riescono a prendere il sopravvento, senza che noi possiamo fare nulla.
Marta stava seduta a gambe incrociate, su una delle poltrone dell'enorme rifugio di Giorgia.
Accanto a lei, Laura sorseggiava un tè caldo e Ludovica sedeva dondolando lo gambe.
-Sapete dove sono gli altri?
Ludovica sembrava nervosa.
-Valeria non la sento da due giorni. Credo abbia la febbre, ma non risponde ai messaggi.
Tutti si guardarono un po'spaventati, ma Giorgia ristabilì l'ordine.
-Pomeriggio andremo a cercarla. Passiamo oltre.
Laura le lancio un occhiataccia.
-Matteo mi ha scritto prima.
Continuò Marta.
-Ha detto che aveva da fare. Elena invece non si può muovere dalla casa famiglia, e Miriana aveva da fare.
-Bene, allora siamo tutti.
L'ambiente era caldo e accogliente, nonostante fosse parecchio disordinato. Quando erano insieme, si sentivano meglio, scordando le perdite che ognuno di loro aveva subito.
Si erano visti molto presto quella mattina, così che sarebbero potuti uscire insieme più tardi.
Giorgia, su una parte del muro, aveva creato una tabella degli indizi, ancora vuota.
-Sentite ragazzi, non vorrei essere inappropriata...
Tentò Ludovica.
-Ma oggi abbiamo il compito di latino...
Laura annuì.
-Scusa Giorgia, ma dobbiamo andare.
Ludovica e Marta salutarono, lasciando le altre due da sole nello scantinato.
Le ragazze iniziarono a camminare sul viale alberato che portava dalla casa di Giorgia alla scuola. Ludovica era stranamente silenziosa, e Marta provò ad approcciarsi.
Lei cercava sempre di essere buona con tutti.
Dopo quello che aveva fatto quell'estate, era come se il suo subconscio cercasse una redenzione.
Ma davvero qualcuno faceva qualche sforzo per essere buono con lei?
Se lo meritava.
O forse no.
Tutti loro, non meritavano nulla.
Mattia Russo era morto, era morto per colpa loro.
Marta lasciò Ludovica a casa sua, e tornò sui suoi passi, cercando di arrivare a scuola in tempo.
Aveva aperto un canale youtube molti anni prima, era soprattutto un modo per sfogarsi. In quel periodo non aveva caricato nulla, ma teneva davvero ai suoi cinquantamila iscritti, aveva sudato per raggiungere quel traguardo. Ora, la sua vita stava crollando a pezzi, stavano succedendo cose assurde.
Più avanti, sulla strada, camminava Miriana. Quella notte, quando avevano incontrato Jack, lei non c'era. Dov'era stata?
Le si avvicinò.
-Ehi, miri.
-Ehi...
La ragazza si girò, il trucco colato.
-Che succede?
-Io... nulla.
Miriana si asciugò le lacrime, e la guardò abbozzando un sorriso.
-Laura mi ha detto cosa vi è successo la scorsa notte.
-Già...
Marta abbassò lo sguardo.
-Io non c'ero, mi dispiace.
-Non puoi sentirti in colpa per questo, Miri...
Le due continuavano a camminare una di fianco all'altra, il cielo limpido sopra di loro.
Quella mattina, c'era una serena aria calda, e il cielo splendeva libero da qualsiasi nuvola.
Sembrava come una mattinata fuori dal tempo. Una bolla che fu bruscamente distrutta dalla notifica di un messaggio, proveniente dal cellulare di Marta.
Miriana la guardò, terrorizzata.
-È da...
Marta annuì.Canale hackerato.
Se lo rivuoi, vieni ORA al cantiere dove siete stati l'altra sera.
Fallo o lo cancello.Marta aprì velocemente Youtube. Era vero, l'icona del suo canale era nera, e l'accesso non le era consentito.
Brutto colpo.
Duro da mandare giù, soprattutto per Marta.
-Ehi...
Miriana la guardò preoccupata.
-Non puoi andare. È sicuramente una trappola..
-Devo.
Marta guardò la compagna con sguardo deciso.
-Non ti lascio sola.
Miriana le poggiò una mano sulla spalla.
-Io vengo con te.Le due salirono sul primo autobus che andava verso il raccordo anulare.
-Credi davvero che Jack non ci farà del male? Insomma, da ciò che mi avete raccontato...
-Tranquilla.
La rassicurò Marta.
-Se c'è una cosa che ho capito su questo maniaco è che se ti vuole morta, te lo fa sapere. E non mi avrebbe mandato lì se non avesse un altro scopo.
Miriana annuì, guardando fuori dal finestrino.
Quando arrivarono, Marta non fece fatica ad orientarsi, camminando decisa verso la zona industriale.
Il luogo, come sempre, era deserto.
Quando arrivarono all'enorme spiazzo di cemento, la ragazza lo vide con un'aria molto diversa.
Era luminoso, un luogo deserto e fatato.
Le due continuarono a camminare, e arrivarono al centro del piazzale principale.
Marta aspettò.
Non ci volle molto, e arrivò la prima automobile.
Scesero Jack e Marco, accompagnati da altri uomini.
-Guarda chi abbiamo qui!
Jack scoppiò in una grassa risata.
-Siete tornate a trovarci, ragazze.
Marta era parecchio spaventata, ma si fece forza. Forse era questo che lui voleva, voleva che affrontasse Jack, che affrontasse le sue paure.
La ragazza sospirò, cercando dentro di sé tutta la forza che aveva.
Si distaccò da Miriana, camminando verso il gruppo di uomini di fronte a sé. Poi, con tutta la forza che aveva dentro, parlò:
-Sono qui perchè qualcuno mi ha chiesto di venire.
I suoi occhi e quelli di Jack si incontrarono in uno scontro fulmineo, sicuramente l'uomo non si aspettava un'affermazione del genere.
-Calmati ragazzina. La mia pazienza potrebbe finire...
Prima che potesse finire, Martina uscì dalla macchina, mostrandosi alle due.
-Fermati Jack.
Disse con voce ferma.
Era vestita con una pelliccia bianca che le copriva le spalle, e degli occhiali da sole molto grandi.
I capelli erano ordinatamente messi in piega e il trucco era impeccabile.
Marta stava per svenire.
-Martina?
Le due si guardarono, una sorpresa, l'altra dallo sguardo indecifrabile.
-Marta, posso capire quando tu sia shoccata in questo momento. Ma sinceramente dovresti essermi solo grata in questo momento, perché ti ho appena salvato il culo...
Martina parlò con voce quasi sarcastica, poi fece un piccolo palloncino con la gomma che masticava.
-Ora vuoi dirci perchè sei qui?
La bionda sorrise.
Un sorriso forzato, di quelli amari e cattivi.
-Io...
Marta faceva fatica a parlare.
-Non lo sai neanche tu vero?
Martina si avvicinò a lei, le scarpe a tacco alto che facevano rumore sull'asfalto.
-Lasciatele fare ciò che vuole.
La ragazza girò i tacchi e tornò dentro la macchina, ordinando agli uomini di seguirla.
Jack le lanciò un occhiataccia, poi rientrò nel veicolo e mise in moto.
Marta si girò, e tornò indietro.
La macchina uscì dal piazzale, e la ragazza si guardò intorno: era completamente sola.
Miriana era sparita.
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1A
Fantasyle avventure di un gruppo di ragazzi alle prese con il liceo classico, che si ritroveranno in un vortice di eventi che vedrà come protagonisti ognuno di loro.