CAPITOLO 12

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Mi risveglio con gli occhi di Trent nei miei.
<<Buongiorno>>Mi sussura stampandomi un bacio sulle labbra dolcemente. <<'giorno>> biascico stropicciandomi gli occhi.
Mi abbraccia e io mi stringo al suo petto.
<<Amore,se ti dicessi che hai 3 ore per preparare le valigie. Quale sarebbe la tua risposta?>> non mi sposto neppure dal suo petto e gli rispondo <<Che sei pazzo >> ride e mi bacia la fronte <<allora amore dimmi pure che sono pazzo. Perchè tra tre ore partiamo>> si alza dal letto prima che lo possa colpire con il cuscino. <<Trent,ma cosa dici? dove dobbiamo andare?>>
<<sorpresa>> e scappa fuori

Dopo due ore,non si sa come,sono riuscita a preparare Genevieve,le valigie e infine mi sono riuscita a preparare anche io.
<<Ecco,sono pronta>>dico trascinando la valigia fuori casa.
Trent mi viene incontro e la prende lui<<Perchè non mi hai chiamato? L'avrei presa io>> dice con tono di rimprovero.
<<Ma dai Trent,mica sono incinta che non posso portare i pesi>>mi guarda con sconforto e dice solamente <<già>> mi escono gli occhi fuori dalle orbite,ma preferisco non dirgli nulla fino a che non saremo arrivati nel posto misterioso.

Genevieve ha dormito durante tutto il viaggio con Macchia in braccio. È sempre più bella la mia piccola,e ha pensare che tre anni fa era appena arrivata nel mio ventre.
Una sensazione unica ed inspiegabile. La maternità è la cosa più bella che mi potesse capitare,e se non fosse successo quello che è successo con Trent un secondo figlio lo avrei fatto anche all'istante, ma ora non me la sento.
Non vivrebbe in pace come Genevieve.

<<Livia>>mi risveglia Trent dei miei pensieri <<Ohy, dimmi>>
<<Siamo arrivati>>
Alzo lo sguardo e no non ci posso credere <<ci hai portato in montagna?>>urlo dalla gioia
<<Si>>
<<Dio,che bello>>mi getto tra le sue braccia.
Sembra il villaggio di Babbo Natale <<Ti piace?>> mi chiede baciandomi sulla nuca <<Si...Perchè lo hai fatto?>>
<<per stare insieme come una vera famiglia. Senza nessuno che ci voglia divisi>> dice guardandomi negli occhi.
Sospiro e annuisco. <<Forse è vero,abbiamo bisogno di stare soli>> dico dando voce ai miei pensieri.
<<Si, un pò soli come una vera famiglia.>>ripete

Macchia si sveglia è comincia ad abbaiare. Apro il portello della macchina e faccio scendere il cagnolino.
Si ferma vicino le gambe di Trent e io prendo la piccola.
<<Aspetta,prendo la coperta>> mi dice Trent prendendo la coperta che abbiamo in macchina per Genevieve.
<<eccola >> prendo Genevieve in braccio e Trent l'avvolge come un burrito nella coperta.
La piccola fa qualche versetto, ma non si sveglia.

Entriamo nell'albergo ed è perfettamente in stile natalizio.
<<Buongiorno>>ci saluta il receptionist
<<Buongiorno...i signori Cooper>>dice.
Il ragazzo controlla al computer e rialzando il capo dice <<si certo>>porge le chiavi a mio marito <<ah,signore stasera ci sarà una grande festa nella sala da ballo. Spero che partecipiate>>
<<certo>>gli conferma mio marito e saliamo su in camera.

Poso Genevieve nel suo lettino e vado nel piccolo salottino della stanza.

Trent è seduto sul divano che mi aspetta. Mi siedo accanto a lui e senza dire nulla mi prende le mani attirandomi a se.
Mi accarezza i dorsi delle mani e mi stende delicatamente sul divano con il suo corpo.
Bacia le mie labbra e io vengo inebriata dal suo sapore.
<<mammina>>la voce di 'Vieve mi fa scattare, sposto Trent e corro nella stanzetta.
Mi siedo sul letto della mia bimba e la prendo in braccio.
<<Amore,la mamma è qui. Non piangere>>
Mette le braccia intorno al mio collo e mi stringe <<m...mammina>> sussurra ancora scossa dal singhiozzo <<questa non è la nostra casa>>dice
<<No,amore. Papà ci ha portato in montagna>>dico accarezzandole i capelli.
<<davvero?>>chiede finendo di piangere.
<<Si>>
Scende dalle mie gambe e corre nel salotto.
A quel punto è Trent che la prende in braccio.
<<Amore>>lei ancora assonata e con il faccino rosso gli dice <<papà siamo in montagna>>e appoggia la testolina sulla sua spalla.
Trent ed io ci guardiamo e ridiamo.
Lei si acciglia <<perchè ridete ?>>
<<nulla>>diciamo subito all'unisono e lei scrolla la spalle.

Per il resto della giornata siamo stati fuori a giocare con la neve.
Genevieve e Macchia si sono divertiti un sacco.
Infatti non voleva salire su. Ha fatto un sacco di capricci. Però alla fine ha ceduto.

Quando siamo saliti in camera l'ho lavata e le ho messo il vestitino rosa.
Ora si trova nella stanza a giocare con Macchia mentre Trent ed io ci stiamo preparando.
Io indosso un vestito bordeaux stile anni '60 con un grande fiocco che si lega sotto il seno , dei semplici tacchi neri e infine i capelli li lascio ricci.

Guardo Trent che è una bellezza inaudita.
Ha un completo grigio che risaltano i suoi splendidi occhi grigi.
Lui si avvicina e mi stampa piccoli baci sulle labbra <<attento!ti sporchi con il rossetto rosso >>gli dico
<<perchè non mi sta bene il rosso?>>scherza
<<non tanto>>gli rispondo.
Lui mi accarezza la guancia e mi dice <<Ti amo>> gli sorrido e timorosa gli rispondo <<anche io>>

POV'S TRENT:
Sono l'uomo più fortunato al mondo. Dopo tante stronzate che ho fatto la mia amata Livia mi ha perdonato,o quasi.
Lei dice di aver paura che io la possa lasciare,ma non capisce che lei per me è come l'aria che respiro.
Lei per me è la vita e non potrei mai lasciarla andare.
Sono seduto al tavolo a guardare le mie splendide donne che ballano e si divertono. Sono due creature celesti che sono venute dal paradiso per salvare questo povero diavolo.
E solo Dio sa quanto sono fortunato.
Ho la gola secca,mi giro per bere un sorso d'acqua,ma il mondo mi si blocca in un secondo.
<<Come mi hai trovato?>> dico furioso e impaurito allo stesso momento

Noi saremo tutto per noi#3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora