Capitolo 11

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Avevo gli occhi così rossi per aver pianto che sembravo un fattone come quelli che incontrano gli Inoob nei video di Pokemon Scarso Edition (Giuro che non mi hanno pagato per spammare....).

Non penso di aver mai pianto così tanto, ma di sicuro non ho mai pianto davanti ai miei amici: e invece ora ero lì con Alessio, che mi consolava e mi tranquillizzava come fossi suo figlio.

A:- Ora, ciò che mi chiedo è: vuoi continuare a soffrire così o vuoi venirne fuori?

G:- Cosa vuoi che faccia?

A:- Parla con Pietro, digli ciò che provi; magari anche lui prova gli stessi sentimenti per te e così avrete un bel lieto fine.

G:- Non è così; sono sicuro al 100 % che lui non mi ama.

A:- Beh, in quel caso, se comunque ci tiene alla tua amicizia non ti abbandonerà e continuerà a trattarti come fa adesso.

G:- Sì, come no. Lo sai che non siamo in un libro vero? Questo storie non hanno un buon finale.

A:- Non puoi saperlo a prescindere. A proposito di finale, cosa mi dici di Federica? Non pensi sia il caso di dire la verità almeno a lei? Perché in realtà tu la stai solo sfruttando e, diciamolo, è veramente da egoisti e da stro**i.

G:- Sì, lo so. E' già più di una volta che mi riprometto di dirle tutto ma ogni volta rimando alla successiva.

A:- Sai che se potessi lo farei io per te ma non mi sembra affatto giusto. Perciò devi trovare il coraggio e spiegarle tutto.

G:- Sì, lo devo fare io, questo è certo. Spero solo di essere abbastanza forte da riuscirci.

Alessio si alza da letto, mi mette le mani sulle spalle e mi guarda dritto negli occhi.

A:- Giorgio, ricordati sempre: l'amore vero arriva una sola volta nella vita, se non sei disposto a tutto per averlo, avrai sprecato la tua esistenza.

G:- Madò, anche il filosofo fai adesso?

A:- Solo part-time però.

E dopo tutti i pianti di prima, finalmente ridemmo entrambi come eravamo soliti fare e questo fu già di per se una piccola cura che mi permise di riprendermi un po'.

Poi però si fece serio, e mi guardò con un'aria così intensa che se avesse avuto la vista laser mi avrebbe disintegrato.

A:- Giorgio, ti devo dire una cosa...

G:- Oddio compà, che hai fatto?

A:- Ho una fame da lupi che già è tanto che riesco a vederti da questa distanza, vogliamo andare a mangiare da qualche parte? – Disse mantenendo la stessa espressione e quindi facendomi piegare in due dalle risate.

G:- Alè, ma vaffanc**o! Io mi aspettavo chissà quale altra frase da biscotto della fortuna!!

A:- Eh, volevi!! Guarda che faccia! Ahahahah!!

Ripresi fiato dopo la risata e acconsentii alla cena, così cercai qualcosa da mettermi nell'armadio e Ale uscì dalla camera.

Dopo qualche minuto di preparativi eravamo pronti per uscire.

A:- Allora? Dove andiamo? – Chiese appena chiusi la porta di casa.

G:- Mah, dove vuoi. Prendo la macchina?

A:- E io dovrei salire in macchina con te? E se poi rifacciamo come con l'ibiza?

G:- Frà, ma oggi vuoi proprio andà a fanc**o vero? Allora andiamo a piedi, almeno impari.

A:- E imdispari? (Giuro che prima o poi smetterò di fare queste battute cretine xD)

Lo guardai esterrefatto, non sapendo se insultarlo o mettermi a ridere per quella stronz**a.

G:- Compà, fai basta? Sei peggio de Mike.

A:- Anche lui mi sta simpatico, sai?

G:- Talé, ci avrei scommesso.

Così, dopo queste ultime tristi battute, ci incamminammo verso il centro e lungo il tragitto decidemmo di optare, stranamente, per andare a mangiare sushi.

G:- L'ultima volta che sono stato al sushi ci sono venuto con Pietro.

A:- E' stato domenica, vero? Quella famosa domenica.

G:- Già, proprio quella domenica. Sai, quella notte non sono riuscito a resistere e l'ho baciato...

Per poco non si strozzava con un pezzo di salmone.

A:- Cosa cosa cosa? – Disse praticamente urlando con una faccia da incredulo.

G:- Shhh, parla piano. Ho detto che domenica notte ho baciato Giampiero.

A:- E?

G:- E niente, lui già dormiva e non si è neanche accorto, anche perché era ubriaco marcio.

A:- Fattelo dire compà, tu sei proprio scemo. Cioè, non gli dici che lo ami però lo baci? E se si fosse svegliato? Allora sì che potevi avere dei problemi.

G:- Ho capito ma cosa potevo fare? L'ho visto mezzo nudo, era lì nel mio letto a pochi centimetri da me, non potevo non baciarlo.

Alessio si appoggiò allo schienale della sedia e sospirando faceva di no con la testa.

A:- Ma tu guarda che amico deficiente che mi sono scelto.

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Eeeeeeeeee ciao a tutti ragazziiiiiii!!!

Facciamo tutti gli auguri a Pietrazzo che oggi compie gli anni :-D!!!!!!!!

Ho letto e sto leggendo altre ff e ho notato che la maggior parte raccontano i fatti diciamo più velocemente e più sinteticamente di come, credo, sto facendo io; volete che continui così o preferite capitoli più rapidi e più sintetici?

Vi ringrazio di cuore per tutto il supporto che mi state dando e con questo vi auguro buone feste e noi vi rivediamo dopo Natale ;-) Ciauuuuuuuuuuuu

Io, te e noi due  || MurryTekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora