Capitolo 26

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Contemporaneamente al capitolo 25

PIETRO P.O.V.

Avevo messo la sveglia non troppo tardi in modo da avere del tempo disponibile prima dell'incontro con Alessio. In quegli ultimi giorni c'era solo una cosa che mi piaceva fare: leggere le storie che i fan miei e di Giorgio scrivevano su di noi. Stavo letteralmente sviluppando una dipendenza per quelle storie e più ne leggevo, più mi convincevo di voler provare una relazione con Giorgio; magari col tempo avrei scoperto che non è quello che volevo veramente o magari sarebbe successo a lui, però in quel momento sentivo che era la cosa giusta da fare.

Mi accorsi di che ora fosse e aprii l'armadio per cercare qualcosa da mettermi; mentre rovistavo tra tutte le mie cose mi capitò sottomano una strana maglia, strana perché non era una di quelle che di solito metto io. La tirai fuori e la sistemai sul letto per vedere se guardandola mi fossi ricordato come mai ce l'avessi io. Dopo qualche secondo di vuoto assoluto mi balenò in mente il ricordo: quella maglia era di Giorgio! Qualche mese prima era venuto da me e tra una cosa e un'altra si era fatto tardi così era rimasto a dormire da me: c'eravamo divertiti un sacco quella notte e abbiamo dormito veramente poco. (Pensate quello che volete ;-) )

La mattina successiva ricevette un messaggio di non so chi che lo mise in agitazione, come se gli avesse ricordato un impegno molto importante, così si vestì in fretta e furia e nell'agitazione si infilò una delle mie maglie lasciando la sua nella mia camera.

P:- Ottimo, ho trovato che maglia mettermi oggi!

Stavo per uscire di casa quando mi venne in mente di fare una cosa.

P: "Dopo la chiacchierata con Alessio penso proprio che andrò a parlare con Giorgio per dirgli quello che provo. Vediamo un po' se riesco a trovare un foglio..."

Cercai nella mia camera e dopo aver trovato un foglio bianco ci scrissi sopra "Giorgio ti amo!!".

P: "Non vedo l'ora di incontrarlo!"

Uscii di casa e salii sulla polo che quasi non toccavo terra per quanto ero felice.

Arrivai con qualche minuto di anticipo ma trovai Alessio già seduto su una panchina ad aspettarmi.

P:- Non avevi nient'altro da fare oltre ad aspettarmi?

A:- We, ciao Pietro! - Mi salutò alzandosi dalla panchina. - Come va?

P:- Bene, anzi molto bene.

A:- Beh, sembra che tu non faccia neanche nulla per nasconderlo.

P:- Perché, si vede così tanto? - Gli chiesi arrossendo un po'.

Lui fece di sì con la testa abbozzando anche un sorriso.

A:- Adesso inizio a capire come mai Giorgio si è innamorato proprio di te.

P:- Beh, devo dire che in giro c'è di molto meglio.

A:- Senti, - Iniziò a dire assumendo un'espressione molto seria. - a proposito di Giorgio, ti va di dirmi cos'hai intenzione di fare?

Devo dire che quel cambio di atteggiamento mi aveva colto di sorpresa: sembrava completamente un'altra persona.

A:- Mi ha raccontato tutto, di come si è dichiarato e di cosa gli hai risposto. Ora mi piacerebbe sentire come vorresti proseguire con questa storia.

P:- Guarda, un sospetto mi era venuto il primo giorno a Milano quando avevo sentito Giorgio parlare con te al telefono e dirti che non poteva prendere una persona in disparte e dirgli "ti amo" direttamente.

Io, te e noi due  || MurryTekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora