Capitolo 25

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Eeeeeeeeeeeeee ciao a tutti e bentornati con un nuovo capitolo!!

Ho mantenuto la promessa ed ho aggiornato il prima possibile ;-)

Fatemi sapere cosa ne pensate (anche se prevedo odio) e noi ci rivediamo con un nuovo capitolo, bellaaaaaaaaaaaa!!

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                                                                                  GIORGIO P.O.V.

Da quando Ale era tornato a casa sua non avevo fatto assolutamente niente; non sapevo cosa fare, non sapevo più come poter distrarmi dal pensare a Pietro e, in quel momento, mi serviva pensare a qualcos'altro.

Mi ricordai che anche Mike mi aveva cercato il giorno prima, perciò decisi di chiamarlo.

F:- Giorgio, finalmente! – Mi rispose con un tono sollevato.

G:- Ciao Mike.

F:- Perché ieri avevi sempre il telefono spento? Mi stavo preoccupando.

G:- Sì Mike, scusa. Adesso ti racconto...

F:- Sei riuscito a mantenere la promessa che mi avevi fatto?

G:- Sì, ed è proprio per questo che poi ho spento il telefono.

F:- Oddio, non è andata bene?

G:- Non proprio, no. Praticamente io e mio padre l'abbiamo riportato a casa e prima di lasciarlo mi sono dichiarato dicendo tutto quello che provo e sento per lui.

F:- Porca zozza, e lui che ha fatto?

G:- Ha abbassato lo sguardo e dopo avermi risposto che non sa ancora cosa prova per me, è corso dentro casa senza più guardarmi.

Trascorsero alcuni attimi di silenzio e pensai che Mike stesse pensando a cosa dirmi per farmi stare meglio.

F:- Beh, ti avevo detto che comunque ci avrebbe messo un po' per elaborare la notizia. Stai tranquillo, tra qualche giorno al massimo ti chiamerà e ti dirà la sua, d'altronde siete amici da tantissimo tempo e non credo voglia farti soffrire troppo, qualsiasi sia la sua risposta. Però sono contento che sei riuscito a trovare il coraggio e dirglielo, molto contento.

G:- Sì, per quel verso anch'io sono contento di averglielo detto e se ho trovato il coraggio di farlo è stato anche per merito tuo, perciò grazie mille.

F:- Ma figurati, e poi lo sai che tengo a te e mi faceva star male vederti in quello stato. Adesso devo salutarti, mi farai sapere quando la situazione si sbloccherà, sì?

G:- Certo, stai tranquillo.

F:- Apposto, ciao Giorgio.

G:- Ciao ciao.

Parlare con Mike mi aveva un po' risollevato ed era proprio quello che mi serviva.

Decisi di mettermi al pc e provare a fare qualcosa di utile, perciò iniziai a montare alcuni video, magari concentrandomi su quello sarei riuscito a non pensare ad altro...

Tutto sommato il resto del giorno era passato tranquillamente: avevo finito di editare tre video e durante la giornata non avevo più pensato a quella storia.

Dopo aver cenato con i miei e aver provato a convincerli che andava tutto bene ho guardato un film, ovviamente non romantico, e poi mi sono tuffato nel letto, sperando in sogni allegri.

Non so da quanti giorni non dormivo più così bene, fatto sta che quella mattina mi sono alzato riposato come se fossi rinato. Decisi di uscire e fare una passeggiata, un po' di aria aperta non fa mai male a nessuno.

Vista la temperatura mi vestii con una maglietta della crew e un paio di pantaloncini corti e uscii di casa senza una meta precisa.

Camminare aiuta veramente molto a riordinare tutte le idee e ad organizzare tutte le cose da fare e senza rendermene conto ero arrivato parecchio distante da casa.

G:- Credo proprio sia ora di tornare indietro.

Tornando verso casa guardai il telefono e mi accorsi che ero stato fuori già per più di due ore.

Ero arrivato al parco vicino casa mia e da lontano mi sembrò di vedere Alessio girato di spalle.

Corsi verso di lui per andare a salutarlo e fargli vedere che stavo meglio ma, mentre mi avvicinavo capii che non era da solo, stava parlando con qualcun'altro.

Mi avvicinai ancora un altro po' e quando finalmente riuscii a mettere bene a fuoco la scena, vidi Alessio che stava abbracciando Pietro...

Da quando quei due si incontravano senza dirmi niente?? E da quando soprattutto si abbracciavano in quel modo? Quello non era un abbraccio da amici normali: da quella posizione vedevo solo la faccia di Pietro e si capiva che era soddisfatto di qualcosa, era felice. Come avevano potuto entrambi farmi questo?

G:- Complimenti, veri amici che siete! E io che credevo di essere il ragazzo più fortunato ad avere vicino due persone come voi! – Urlai avvicinandomi di più a loro permettendogli di vedermi.

I due si separarono e si voltarono a guardarmi: le loro facce ora trapelavano quella sensazione che si prova quando si viene scoperti da qualcuno mentre fai qualcosa che non dovresti fare.

A:- Giorgio, che stai dicendo? – Mi chiese Alessio con fare innocente.

G:- Non farmi fare la figura dell'idiota! Adesso ho capito tutto: voi due eravate d'accordo dall'inizio!

P:- Giorgio, ma che minc**a dici?

G:- Oh, adesso sai cosa dire? Non ti serve riflettere prima di dire qualcosa? Ah, magari vi diverte far soffrire il piccolo Giorgio, eh? Comunque sì, siete proprio una bella coppietta insieme, di stro**i magari, ma una bella coppia. Mi fate schifo, tutti e due! Non voglio più vedervi!

Corsi verso casa in lacrime: non mi sarei mai e poi mai aspettato che i miei due migliori amici mi facessero una cosa del genere; e io che mi ero sempre confidato con Alessio e che avevo aiutato Pietro tutte le volte che me lo chiedeva, quanto sono stato stupido! Dovevo capirlo che due amici così gentili e disponibili non esistono e si stavano solo divertendo facendomi soffrire.

Io, te e noi due  || MurryTekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora