Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in questa nuova parte della storia!!
Direi che non devo aggiungere nulla oltre a quello che racconterà il capitolo perciò, buona lettura e, se volete, fatemi sapere cosa ne pensate. AaaaaaaasganaCiao!!
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A:- Ti posso chiedere un favore e poi darti un consiglio?
G:- Dimmi. – Risposi continuando l'abbraccio.
A:- Per prima cosa, mi stai impedendo di respirare...
Abbozzai un sorriso e come risposta strinsi ancora di più.
A:- Ah è così?
Sentii che mi cinse con le sue braccia e dopo aver fatto un respiro un po' più lungo mi alzò da terra e mi strinse più forte che poteva.
G:- Ahhhhh, ok ok, ho capito. – Urlai mentre non riuscivo a smettere di ridere per la situazione.
Mi risistemò a terra e sganciò quella sua presa "mortale".
A:- Ora, per quanto riguarda il consiglio: perché non vai da Pietro?
G:- Adesso? Ma è quasi ora di pranzo.
A:- Sbaglio o eri curioso di sapere cosa mi ha detto? Vuoi dirmi che per te è più importante mangiare piuttosto che sapere se il tuo amato ti ricambia o no?
Domanda idiota, certo che no! Cercai le scarpe che non so come erano finite sotto il letto e appena infilate corsi in garage per prendere il liberty e fiondarmi da Giampy.
L'ultima cosa che sentii era mio padre che mi chiedeva dove stessi andando: spero gli risponda Alessio inventandosi qualcosa, io ero troppo euforico per fermarmi.
Salii sul liberty e partii sparato, percorrendo la strada che mi divideva dal mio Pietro metro dopo metro senza pensare a nient'altro se non a lui.
In realtà non sapevo cosa aspettarmi, però da come me l'aveva detto Ale ero sicuro che sarebbe stata una bella cosa.
ALESSIO P.O.V.
Non avevo neanche quasi finito la frase che già si era fiondato fuori lasciandomi solo in camera sua con il padre in cucina.
Feci per andarmene anche io ma Luigi mi fermò in salotto.
L:- Ma non dovevate uscire insieme?
A:- E' un po' complicato, però sono contento che sia partito così.
L:- Mi vuoi spiegare cos'ha ultimamente? Lui non vuole dire niente. Ha a che fare con l'università?
A:- Guarda, se fosse per me te lo direi pure, però deve essere lui a dirvelo. E comunque no, stai tranquillo, l'università in tutta questa situazione non c'entra proprio niente.
L:- Ho capito, si è innamorato. Ma non stava già con Federica?
Giorgio! La prossima volta che ci incontriamo giuro che te la faccio pagare!
A:- Ripeto, è una storia complicata e deve essere lui a dirvi tutto, io ho già fatto troppo.
L:- Hmm, e va bene, aspetterò che mi dica tutto lui. Però se non si sbriga verrò a chiederlo a te e mi dovrai dire tutto ok?
A:- Ok, ti prometto che se non si dà una mossa a spiegare tutto a tutti lo faccio io al posto suo.
L:- Bene, allora per adesso sei libero di andare.
A:- Grazie maresciallo. – Dissi mettendomi sull'attenti prendendolo in giro.
GIORGIO P.O.V.
Penso di non aver mai spinto il mio liberty così oltre, fatto sta che arrivai di fronte casa di Giampy in pochissimo tempo che neanche Flash avrebbe impiegato così poco.
Bussai alla porta, sperando che venisse proprio lui ad aprire. Dopo qualche secondo sentii il rumore dei passi di qualcuno e piano piano quel qualcuno aprì la porta: sì, era proprio lui!
Gli saltai addosso e mi strinsi a lui più forte che potevo.
G:- Ti prego Giampy, perdonami per come mi sono comportato oggi giù al parco. Anche se non ricambi i miei sentimenti ti prego, continuiamo ad essere amici, non potrei vivere senza di te.
Ci furono alcuni attimi di silenzio e giuro di aver pensato al peggio, ma poi sentii che stava ricambiando l'abbraccio.
P:- Come potrei non perdonarti.
Passato qualche istante sentii che mi stava leggermente spingendo indietro, come per farmi allontanare; acconsentii a quel volere e mi tirai un po' indietro, sempre però tenendo le mani sui suoi fianchi.
Lui mi guardò dritto negli occhi, poi sollevò le mani fino alle mie guance e mi tirò verso di sé.
Non ero sicuro che stesse realmente accadendo: stavo veramente baciando Pietro! E non era un bacio normale, era uno di quei baci passionali che solo due persone che si amano con tutta l'anima riescono a scambiarsi.
Chiusi gli occhi per godermi ancor di più quei secondi magici che mai e poi mai avrei pensato che potessero arrivare nella mia vita.
Quando ci separammo, lui mi guardò con un'aria interrogativa, come se si chiedesse se l'amassi ancora; per rispondergli, feci ciò che mi sembrava essere l'unica cosa da fare: concederci un altro assaggio di quello che era il paradiso.
Quando poi ci staccammo, lui abbassò lo sguardo, arrossì un po' e disse sottovoce:- Se vuoi, i miei non ci sono...
Erano anni che amavo Pietro, tuttavia mi ero sempre fermato ad immaginarci che ci baciavamo e non ero mai andato oltre poiché mai avrei pensato che sarebbe accaduto. In quel momento però capii che ero pronto, ero sicuro di voler andare oltre e sollevai con la mano destra il volto di Pietro sussurrandogli:- Andiamo.
Lui ricambiò il mio sguardo e poi mi prese per mano conducendomi alla sua camera: la stessa camera in cui ero entrato più e più volte, la stessa in cui abbiamo registrato montagne di video e fatto le cose più assurde. Ora quella camera sarebbe stato il luogo in cui il nostro amore sarebbe stato concretizzato e non c'era niente in quegli attimi che avrei voluto fosse diverso.
Mi risvegliai e sentii sulle spalle un calore familiare: era il bracciodi Pietro. Ci eravamo addormentati abbracciati e così siamo rimasti per tuttoil tempo. Sentivo il suo respiro regolare sul collo, sentivo il suo cuore chebatteva all'unisono con il mio, eravamo ormai una cosa sola. Gli diedi un baciosulla fronte e, avvicinatomi ancora di più a lui, richiusi gli occhi e miabbandonai tra le sue braccia.
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Io, te e noi due || MurryTek
FanfictionxMurry e Giampytek sono due amici molto legati, ma non sanno che in realtà il loro rapporto è destinato ad essere migliore di una semplice amicizia. Un loro amico riuscirà a dargli un aiuto e basta, questo è ciò che vi serve per iniziare a leggere...