Le casate, ad Harmstel, sono come una grande famiglia, che ogni anno è ben felice di accogliere nuovi pupilli tra le proprie braccia, e come in ogni famiglia, c'è una figura di riferimento a cui affidarsi nel caso ci siano dei problemi: i tutor.
Sono, in sostanza, come un fratello, o una sorella, maggiore a cui rivolgersi in caso di difficoltà, di ogni tipo. In genere sono adorati soprattutto dai ragazzi del primo anno, che li vedono come dei modelli da imitare, ma come già detto sono rispettati da tutti, infatti non solo sono una figura di riferimento per gli studenti, ma anche per i professori: nel caso ci siano stati danni, risse, o qualsiasi altro avvenimento negativo, oltre agli artefici del misfatto, i tutor sono quelli che si prendono i rimproveri più severi, per non essere riusciti a "indirizzare la propria casata verso la retta via"e storie simili. Una cosa decisamente ingiusta.
Siccome un tutor solo sarebbe stracarico di lavoro (saremo meno famosi di Hogwarts, ma non siamo meno numerosi), noi ne abbiamo quattro, a cui vengono affidate annate diverse che sono così divise:
secondo e terzo anno, con un tutor detto Torre;
dal quarto al sesto anno, con un tutor detto Cavallo;
settimo e ottavo anno, con un tutor detto Alfiere;
dal nono all'undicesimo, con un tutor detto Asso, che viene insignito anche del compito di tutor per i bambini del primo.
Per la scelta di questi ragazzi, gli insegnanti si riuniscono nella Sala Sospesa, la cui locazione è un mistero, la notte dopo lo smistamento dei ragazzi del primo anno: prima gli insegnanti del terzo anno per la scelta della Torre, poi quelli del sesto per il Cavallo, del nono per l'Alfiere, e infine tutti gli insegnanti delle specializzazioni per la scelta dell'Asso, che è ovviamente il più difficile da individuare. Ognuno dei partecipanti propone un nome per ogni casata e il motivo della scelta, viene stilato un elenco che viene infine consegnato al preside.
La sera successiva, davanti a tutta Harmstel, i prescelti vengono chiamati dal preside e gli viene messo il cappello parlante in testa, proprio come se fosse uno smistamento, che dopo aver analizzato tutti i candidati farà la sua scelta, proclamando i vincitori del titolo, che resteranno in carica per tutto l'anno scolastico, con la possibilità di venir rieletti quando frequenteranno l'anno adatto.
Quando ho iniziato a studiare qui, ovviamente i tutor mi sembravano una sorta di divinità, ma crescendo, ho imparato che sono semplici persone che nonostante le loro diversità riescono a collaborare perché sono legati da una cosa.
Harmstel.
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"Scrivi di noi" e l'ho fatto.
FantasyUna ragazza, la su amata Harmstel, la paura del confronto con persone più capaci di lei. Un ragazzo, un insegnante e un'insegnante, la paura di deludere qualcuno. La fiducia nelle proprie capacità. Una sfida. Ma chi decide chi vince e chi perde?