Era veramente un momento romantico, quello a cui aveva assistito Rachel Elizabeth Dare. Le capitava spesso di vedere delle scene " diabetiche" anche se quella non rientrava in quella definizione. Erano... " pucciosi! " avrebbero detto Jason e Percy, ma lei avrebbe preferito un adorabili, in vecchio stile.
Le piaceva l'amore, a Rachel.
Non aveva mai avuto occasione di sperimentarlo, però. Il famoso Max non era altri che un suo cugino di Atlanta venuto a trovarla dopo scuola durante un pomeriggio della settimana appena trascorsa. Non era fidanzata, e non lo sarebbe mai stata. Aveva fatto un microscopico pensiero su Ottaviano, ma, vista la sua dubbia fortuna in amore, questi naturalmente era andato nell' Eliso con i suoi Winnie The Pooh.
Aveva amato Percy, e lui si era messo con Annabeth. Non che la bionda non le piacesse, semplicemente le aveva rubato l'amore ( forse non ricambiato al 100%) della sua vita, ma, quando si è Rachel Elizabeth Dare certe cose succedono, no?
Le era piaciuto anche ( per una lunga settimana bollente ) Leo Valdez.
Ma ecco che lui si mette addirittura a cercare una ragazza rimasta intrappolata per 3000 anni su un'isola sperduta pur di non stare con lei.
C'era da dire che persino il suo protettore Apollo non aveva grandi storie di amore felici. Le bastò un attimo per ricordare i miti su Giacinto e Daphne. Forse era per questo che Apollo era gay?
Si immaginó per un attimo lei mentre baciava una ragazza, e storse il naso. A lei non facevano ne' caldo ne' freddo gli appartenti alla comunità LGBT, ma semplicemente non voleva farne parte. Si godette per un attimo ancora la vista di Nico e Will avvinghiati nel loro bacio, fino a quando Percy ma guardò con i ampi splendidi occhi verdi ( avrebbe mai smesso di adorarli ?) e la invitó al prendere il comando del gioco.
Avevano infatti deciso di finire lì il giro di Jason, che aveva combinato più guai che altro.Terzo giro- Prima vittima
- Uhm. Percy? Obbligo o verità? -
Il ragazzo smise di giocare con Vortice e alzò gli occhi per pensare ( non che la cosa gli riuscisse molto).
- Verità. -
- Uhm.- Rachel non si era preparata nulla da domandare ma non poteva neppure fare le sciocche domande come " chi ti piace? La più carina in questa stanza chi è? Il tuo colore preferito?"anche perché le risposte sarebbero state " Annie, Annie, Blu." Oppure " Blu, Le pareti Blu, Blu ".
Così optó per una domanda che le era passata in mente qualche giorno prima.
- Tutti voi siete figli di una divinità, no? A volte mi immagino di quale dio potrei essere figlia... Percy, se tu potessi cambiare padre, chi sceglieresti? -
- Direi Apollo. Si, Apollo è un grande. Ha pure una macchina che è una cosa mitica, ci sono salito quando avevo...-
Una bagliore improvviso avvisó i ragazzi sull' entrata in scena di un altro dio, deciso a partecipare alla serata.
- Papà! - urlò Will arrossendo leggermente.
- WEE Will! Come butta? E fra te e il figlio del dio della depresión? Cioè raga è stato uno sbatti tremendo venire qui, ma ehi! Sono Apollo! E Percy Jackson mi vorrebbe come padre! Che SBALLO!-
- Papà...- mormorò Will debolmente, mentre Nico gli batteva delle pacche consolatorie sulla spalla.
- Oh. Ehm. Grazie, divino Apollo. É veramente uno sballo averla qui con noi, nel mio appartamento...-
- Figurati, J- P. Allora, la Solangelo è nuovamente Canon! Grazie J- P e Jason per gli sforzi. -
- J- P?- chiese Annabeth.
- Jackson Percy. Oh, Yeah. Rachel, come butta? Eh, ti vedo come profetizzi bene...-
Rachel alzò un sopracciglio.
- Apollo! Comunque , l'ultima profezia che ho fatto riguardava le risposte al test di trigonometria... -
- Già. Io non so neanche scrivere la parola trigonmo... Triangno... Triengo... insomma, quella roba lì. Tu invece sai pure le risposte al test! Brava, Rachel! - Apollo batté le mani, e si sedette sul tavolo delle bibite.
- Bro, non ti dispiace se mi metto qui?-
- Ma no, faccia pure...- sussurró Percy.
- Allora, andiamo avanti!- disse Rachel cercando di riportare l'ordine in casa.
- Hazel, sei pronta?-Terzo giro- seconda vittima
Hazel trasse un bel respiro. Non le piaceva Apollo, con tutti i suoi termini moderni. Avrebbe desiderato un dizionario da consultare in casi come quello. Che diavolo voleva dire sballo?
- Obbligo o verità? -
- Obbligo. -
Apollo bisbiglió qualcosa all'orecchio di Rachel, che annuí.
- Ti obbligo a esibirti in un musical.ly-
- Un cosa?-
- musical.ly . Dai, è una app per fare coreografie con la musica.- disse Apollo.
- Un' app? Cioè, una approvazione? -
- No, sorella, è una cosa che ti scarichi dall' Apple Store. -
- Ovvero, un mercato di mele? -
Apollo sembrava spazientito.
- Ma sei una Amish o cosa? Un cellulare Apple ha l' Apple Store. Sai cos'è un cellulare, no?-
- Certo. Quelli lì con la cornetta e il filo. - Hazel era fiera di poter sapere qualcosa sull ' argomento, ma Apollo represse un singhiozzo.
- No! Hanno il touch screen. -
- Oh. E se non li tocchi cosa succede?-
- Non funzionano, per tutti i miei occhiali da sole! Zhang, come fai a convivere con una ragazza così? -
Frank scosse la testa ridendo.
- Comunque, sorella, sicuramente sai cos'è una macchina, no?-
- Apollo, sono nata negli anni 30, non nella preistoria. So benissimo cos' é macchina a vapore .-
Il dio si alzò indignato dalla sua postazione.
- No Maria, io esco!-Terzo giro- Terza vittima
- Obbligo o verità, Di Angelo? -
Ormai era Apollo a condurre il gioco è Rachel se ne stava in un angolino a sorseggiare una Lemon Soda.
- Ehm. Verità.- balbettó Nico.
- Allora. Mio figlio ci sa fare con i ragazzi, eh? È bravo?-
Per poco Nico non si strozzó con la sua stessa saliva.
- Co - come è bravo?-
- Intendo tu sai in che pratica. -
- Papà... Ti assicuro che non sto cacciando Voldemort.- disse Will cercando di mantenere la calma.
- Ma no. É una cosa che implica pochi, pochissimi vestiti...-
Hazel stava per svenire. Jason e Percy cominciarono a fangirlare. Annabeth, Piper e Reyna si battevano le mani sulla fronte mentre Leo costruiva un modellino di Festus con un tovagliolo.
- Papà! - protestó Will. - Piantala!-
- Più lungo è, meglio è. -
- Dei!- strilló Annabeth.
- E inoltre, ci si bagna. -
- Apollo!- biascicó Nico, che era rosso come un peperone.
- Ma ricorda, Will, che anche se sei un uomo devi usare le protezioni. - raccomandò Apollo con un occhiolino.
- Papà! Ma ti pare il caso? -
Apollo sembrò stupito.
- Ma come, Will, I tuoi amici non sanno che pratichi surf a livello agonistico? E che più lunga è la tavola, meglio si tiene l' onda? E che tu, Will, spesso non ti leghi la tavola alla caviglia? -
- Ah... surf. - sussurarono tutti quanti, imbarazzati.
- Perché, che avevate capito?-
- NIENTE! - Urlò Nico prima di tutti.Terzo giro - Quarta vittima
Jason stava letteralmente morendo per via della sua OTP. Quanto diavolo erano pucciosi!
- Obbligo o verità, fratello? -
Rachel aveva definitivamente finito di fare il suo ruolo, evidentemente.
- Verità. - rispose alla domanda di Apollo.
- Fangirliamo sulla Solangelo?- propose il dio.
- Ma non avete una vita!?- protestó Nico.
- La Solangelo è la nostra vita. Comunque va bene, Nico. Allora, Jason. Il posto più strano in cui tu abbia dimenticato gli occhiali? -
Il ragazzo ci pensò un attimo.
- Allora. L'anno scorso ero a casa di Piper e praticamente stavamo dormendo...-
- Solo dormendo?- chiese sornione Apollo.
- Divino Apollo!- sussurró Piper imbarazzata.
- Cara, c'è sempre poca roba sulla Jasper. Perdonami Quindi se mi intrometto in certi argomenti.-
- Comunque. Io e Piper stavamo dormendo e quando l'indomani ci siamo svegliati, non trovavo più i miei occhiali. Erano spariti! Cercammo dappertutto, sotto il letto, nell'armadio, perfino sull'altare dei Lari, ma non vi era traccia dei miei occhiali. -
- Era diventato nevrotico. Si aggirava come una talpa imprecando in latino. Ad un certo punto ha persino inforcato una maschera da sub, credendo che fossero i suoi occhiali!- considerò Piper.
- IO SONO IL TIPO DI TUTTI!- urlò Percy.
- Percy, stiamo parlando di una maschera da sub...-
- Annabeth, le maschere da sub hanno a che fare con l'acqua. Chi altro ha a che fare con l' acqua? Io! Io sono il tipo di tutti!-
- Ehm... Comunque ... Dopo un po' mi sono ricordato che la scorsa settimana avevo chiesto a papà di far piovere, dato che faceva veramente caldo. Avevo detto qualcosa come " farei qualunque cosa per un po' di pioggia, papá. " e quindi ha piovuto. Ricordandomi della promessa, sono andato sull' Olimpo da papà ( oggi era in formato Zeus ) e gli ho chiesto se aveva i miei occhiali. Mio padre allora ha interrotto le repliche degli anni 90 di Beautiful e ha detto : ' Sì, figlio, ho io i tuoi occhiali. Mi sono serviti per rimorchiare una libraia con due cose grosse così! ' . Ignorando le urla di Era, mio padre mi ha dato gli occhiali, che erano finiti su una pila di foto di ragazze ehm... provocanti in costume da bagno. - concluse Jason.
- Sì fratello, papà è un vero Playboy.-Spazio autrice
Ciaoo! Spero che dopo questa lunga assenza il capitolo vi piaccia!
Volevo anche augurare a tutti voi un Buon Natale!
Comunque Rachel mai na gioia è un po ' deprimente, lo so.
Ma Apollo pervy ( anche se inconsapevolmente) e Solangelo shipper mi piace troppo!
Ancora auguriii
Diana
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PERCY JACKSON - OBBLIGO O VERITÀ - THE BEGGINING OF THE END
FanfictionIN REVISIONE ( wow è davvero figo da scriverlo, sembro davvero una wattpadiana a tutti gli effetti ahahaha) Percy ha organizzato, a tre anni dalla battaglia di Gea, una rimpatriata con i sette più Nico, Reyna e Rachel. Per intrattenersi decidono d...