Frank Zhang era, per la prima volta da quando aveva messo piede in casa Jackson, completamente sicuro di sé. Reyna lo aveva nominato capo del turno, e lui poteva tranquillizzarsi senza la paura di dover rispondere alle domande imbarazzanti di Percy e di cantare Ed Sheeran con Grover Underwood che suonava una base col piffero.
Già.
Ora Frank era completamente libero, libero di decidere che cosa fare nella sua vita. Okay, forse stava esagerando un po', ma comunque in quel momento i destini dei suoi amici erano nelle sue mani.- Andiamo, ragazzi. É Frank!- stava dicendo Leo col suo sorrisetto divertito - più che un temibile guerriero è un panda gigante con problemi di pelo ispido!-
Frank fulminó Leo con lo sguardo.
- Davvero vi sembro così? - chiese ai suoi amici.
Tutti, compresa Hazel, annuirono in preda ad attacchi di ridarola. Solo Percy se la sentì di fare una puntualizzazione:
- Ragazzone, tu non hai di certo problemi di pelo ispido. Dei del Cielo, ma che marca di shampoo usi? I tuoi capelli sono più soffici di quelli di Piper!-- Ehi!- disse la figlia della dea dell' amore, tastandosi con fare protettivo la cute - I miei capelli sono perfetti così come sono.-
Percy non sembrò molto convinto. C'entrava forse il fatto che solo i capelli di Thalia Grace erano messi peggio di quelli di Piper?
Di certo, il taglio di capelli assimmetrico, le sottili trecce sparse un po' ovunque e le piume infilate nelle ciocche non aiutavano.- A volte - ammise Nico - Frank mi sembra più figlio di Afrodite di te. Senza offesa, Zhang.-
- Veramente non ha offeso solo te, ma anche me. - Brontoló Piper con le braccia conserte sotto il petto e un'espressione imbronciata sul bel visino.
Frank alzò le mani al cielo, disperato.
- Sapete una cosa, ragazzi? Da ora in poi io sarò il prossimo dio dell' amore!-Nono giro - prima vittima
- Percy.- disse l' autoplocamato dio dell'amore - Obbligo o verità? -
Percy trattenne un sorriso.
- Se dico obbligo, mi manderai sulla Statua della Libertà a lanciare coriandoli a forma di cuore? -Frank non rise alla battuta. Era veramente stanco di essere considerato un bamboccione, un debole. Era stanco che pure l'amore fosse considerato debole.
Voleva essere sempre stato un figlio di Apollo, ma se invece Venere lo rappresentasse di più?
Lui e l'amore erano simili.
Con l'amore si soffre,
L'amore viene considerato debole,
L'amore é però anche salvezza.Ce la avrebbero mai fatta i suoi amici senza di lui?
Probabilmente sarebbero morti tutti al primo problema.
Ed era ora di dimostrarglierlo.- Percy. Obbligo o verità?- ripeté Frank.
Percy scrolló le spalle.
- Obbligo. -Le labbra di Frank si incresparono in un sorriso famelico.
Si sfregó le mani, e cercò di non badare allo sguardo timido di Hazel. Sembrava che lo volesse condannare.- Ti obbligo a baciare Nico. -
Un povero Will Solace, che stava spaparanzato sul divano, rizzò in piedi con un grido gutturale, e afferrò Nico per la schiena, stringendolo a sé con fare iperprotettivo.
- Lui non è il suo tipo! -Percy sembrava più divertito che seccato.
- Ancora con questa storia? Dai Nico, un bacetto non lo negherai allo zio Percy. -Annabeth diede un pugno al suo ragazzo.
- Smettila. Hai un che di pedofilo quando fai così. E inoltre te e Nico siete cugini. -Nico aveva una espressione spaventata sul viso, ma riuscì comunque a parlare.
- Più che il dio dell'amore, sei il dio degli amori platonici. - suggerì il ragazzo con una evidente nota di sarcasmo.
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PERCY JACKSON - OBBLIGO O VERITÀ - THE BEGGINING OF THE END
FanfictionIN REVISIONE ( wow è davvero figo da scriverlo, sembro davvero una wattpadiana a tutti gli effetti ahahaha) Percy ha organizzato, a tre anni dalla battaglia di Gea, una rimpatriata con i sette più Nico, Reyna e Rachel. Per intrattenersi decidono d...