Reyna' s rules

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Era arrivato il turno di Reyna di dirigere le danze, e lei era pronta per una dimostrazione della rigidità e del controllo che ogni Pretore deve avere, anche perché aveva deciso che il prossimo a dirigere sarebbe stato Frank, e lei voleva dargli il buon esempio.

Punto uno: Reyna non avrebbe invitato nessun ospite. Troppa gente significa caos.

Punto due : controllare la massa di amici incontrollabili che aveva. Un po' un controsenso, ma poteva farcela.

Punto tre : tenere Rachel lontano dalle Lemon Soda.

Punto quattro : far divertire tutti in maniera sana.

Obbiettivo finale che Reyna avrebbe voluto avere: non scatenare la terza guerra mondiale per via di fraintendimenti e vendette.

Obbiettivo finale che si era posta Reyna: sbellicarsi dalle risate mentre i suoi amici pativano i danni che le avevano fatto subire.

Modus Operandi: Controllo così rigido che in confronto i dittatori del '900 erano figli di Demetra e Snow un cucciolo di foca.

Inizio dell' operazione: Ora.

Ottavo giro - prima vittima

- Inanzitutto, ragazzi - stava dicendo lei - Vi proibisco di fare qualsiasi stupidaggine.-

- Perché guardi verso di noi? - chiesero contemporaneamente Percy e Leo.

Reyna scrolló le spalle. - La definizione di stupidità vi calza a pennello.-

Percy e Leo tacquero, entrambi probabilmente d'accordo con la ragazza.

- Inoltre, oltre ai quattro punti spiegati prima, sappiate che ogni trasgressore sarà rinchiuso nello sgabuzzino.-

I ragazzi rabbridirono : da quando Drew Tanaka era entrata lì, il locale aveva un orribile olezzo di Eau de Snobbè.

- E io che pensavo che Ottaviano fosse dispotico. - sussurró Jason.

Reyna lo fulminó con lo sguardo
- Vuoi andare nello sgabuzzino per primo, Grace? - Jason tacque, terrorizzato, e Reyna parve soddisfatta - Bene, il primo turno è di... Valdez, Leonardo Miguel.-

Leo alzò un sopracciglio. - Reyna, io sono solo Leo. Leo e basta, non è un diminutivo, e Miguel? E chi è? -

- Mio cugino. - rispose Piper di getto.

- Leo, obbligo o verità? -

Valdez fece uno dei suoi sorrisini scemi, e Calypso gli diede una gomitata, sorridendo.
- Verità. -

Reyna parve delusa, ma comunque mascherò il suo sentimento con maestria.
- Bene bene bene. Dimmi, Leo, qual è stata la tua prima cotta? -

Il cervello di Leo in quel momento era uguale al mio nelle lezioni di grammatica: Sono. Fottuto.

Anche perché la prima cotta di Leo era stata Chione, ma sicuramente la più importante (ovviamente prima del suo incontro con Calypso) era stata Hazel. Ma il poveretto non se la sentiva minimamente di dire che la ragazza era stata oggetto dei suoi desideri proprio in quel momento, dopo che lui e Frank avevano iniziato a invitarsi per i barbecue la Domenica. Dire Piper sarebbe stato un suicidio, era la sua migliore amica, una sorella! Mentre dire Reyna... Sarebbe stato meglio buttarsi giù da una scogliera.
Decise perciò di dire una bugia, e quindi scelse la sua amica dai capelli rossi, non prima di aver informato Calypso col codice morse (se se la ragazza di Valdez lo devi sparire per forza) che stava per mentire.

- Avevo una cotta per Rachel Elizabeth Dare. - ammise infine il ragazzo in Fiamme.

La rossa si agitò sul divano, e arrossí visibilmente. Prima che Leo potesse fare una battutina smentendo tutto, la ragazza si avvicinò a lui, sotto lo sguardo critico di Calypso e Piper.
Quando fu ad un centimetro dal suo naso, gli sussurró in modo che nessuno potesse sentirla oltre a Leo:

PERCY JACKSON - OBBLIGO O VERITÀ - THE BEGGINING OF THE ENDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora