Di dei norreni e Happy Meal ai cupcakes

3K 152 132
                                    

Drew Tanaka si era allontanata dal gruppo di ragazzi appena guariti, e Annabeth la invitó (più o meno gentilmente) ad andarsene dalla casa. Con un ghigno, la Figlia di Afrodite uscì, e videro la sua figura allontanarsi sulla 6 Evenue.
Piper sospirò sollevata, e si appoggiò al tavolo della cucina. Annabeth le aveva offerto un bicchiere d'acqua, e poi si propose come prossima guida del turno.
I ragazzi erano d'accordo, avevano sicuramente bisogno di un turno preciso e calcolato che solo Annabeth poteva decidere.
La ragazza si era messa in testa il famoso berretto della NY, che, purtroppo, aveva ormai perso per sempre la capacità di rendere invisibili le persone quando Annie aveva comunicato alla madre che sarebbe andata a convivere con Percy nei mesi estivi che precedevano il rientro al college di Nuova Roma,dato che al Campo Mezzosangue era sempre più difficile trovare privacy (colpevole di questo era Jason Grace e le sue attitudini da stalker professionista).

- Sì, mi sembra perfetto, a meno che gli obblighi non includano progetti di templi per la dea dei tappeti volanti. -
disse Leo.

- Oh, non vi preoccupate, non lo chiederò. Ma vorrei iniziare con una grande overtoure. -

- Che!?- fecero tutti.

- Apertura. - spiegò Piper - È francese.-

- Aaah. Be', allora inizia con la tua apertura, Annabeth. - La invitó Percy con un ghigno, che la sua ragazza ricambiò.

- Caro, sarai proprio tu l'elemento della mia apertura. Ti dice niente il nome Gladiola? -

Settimo giro - prima vittima

- Gladiola...?- fece il ragazzo confuso.

Annabeth mimò il gesto di una mano che saluta, e poi indicò con un gesto il modellino in 3D della Medusa che era appoggiato sulla credenza (regalo non gradito di Anfitrite, giusto per paragonare Sally alla mostruosa amante del dio del mare).

- Oh, vero. - disse, ricordandosi. - di Ciao al barboncino. -

Annabeth annuí.
- Sai chi c'è a trovarci oggi? -

- Gladiola?- tirò ad indovinare lui.

- È davvero più intelligente di quello che sembra, allora.- commentò sarcastico Nico, suscitando varie risate.

- Direttamente dall'universo dei cani color rosa, ecco a voi Gladiola, il barboncino che Percy salutò! -

Come in una puntata di Verissimo di Silvia Toffanin, le pareti della stanza si aprirono magicamente e da esse spuntò Gladiola, il passo ciondolante accompagnato da Hello di Adele. Incredibilmente, il cane si muoveva a passo di musica, e si mise persino a ululare come un lupo al ritornello.
In questo preciso momento, in qualche parte nel Massachusetts, un povero Magnus Chase sta avendo un attacco di cuore.

- Bau!- abbaiò Gladiola strusciandosi sopra Percy, che urlò terrorizzato.

- AAAH!-

- Andiamo, hai ucciso mostri e riesci persino a vivere con la vecchia signora Hudson e ti spaventi per un cane?- domandò Di Angelo riferendosi alla signora che al primo giro aveva picchiato Jason e Leo col bastone.

- La signora Hudson è adorabile. Quel suo accento inglese, poi... Mi spaventano solo i suoi amici, quelli che abitano al palazzo accanto. Uno sembra un sociopatico iperattivo e l'altro... lasciamo stare. - La difese Annabeth.

- Percy - continuò poi lei - Obbligo o verità?-

- Obbligo, basta che mi togli il cane di dosso!- supplicò lui.

Annabeth prese Gladiola in braccio e le diede un bacio sulle orecchie, poi fece un sorrisetto che non prometteva nulla di buono al ragazzo.

- Io ho baciato il barboncino. Adesso tu bacerai il barboncino. -

PERCY JACKSON - OBBLIGO O VERITÀ - THE BEGGINING OF THE ENDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora