Quando una certa dea dell' amore porta i pasticcini

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Piper avrebbe voluto strangolare Jason in quel preciso istante. Aveva invitato alla loro rimpatriata sua madre?
Lo odio lo odio lo odio.
Jason sapeva quanto la madre le facesse saltare i nervi. E aveva comunque voluto invitarla per quel giochetto del piccolo fanboy felice? Ma chi credeva di essere? Il figlio del capo degli dei?
In realtà, lo è.
Disse la sua coscienza. Ma Piper era troppo arrabbiata per ascoltare la sua coscienza. Jason aveva voluto mettere il stalkeraggio prima del loro rapporto?
Bene.
Lei avrebbe messo qualsiasi cosa prima del loro rapporto.
Quindi, cercando di far in modo che la sua voce non fosse troppo tremante, diede un ceffone a Jason nel punto in cui, anni prima, il mattone lo aveva colpito al Campo Giove. In quel monetine si sentì d' accordo con chi aveva usato quell' oggetto per colpire Jason, perché sicuramente avrebbe fatto più male di uno schiaffo. Lasciando ancora il ragazzo stordito, Piper si alzò e si posizionó accanto a Leo Valdez, nel posto in cui prima c'era Thalia. Il tutto non prima di aver gridato: - È finita! -
Leo le aveva messo un braccio intorno alle spalle per consolarla, anche se lei non aveva bisogno di consolarsi. Aveva un urgente bisogno di un paio di empuse da infilzare, ecco di cosa aveva bisogno. Valdez doveva averlo capito, ma non spostó di un millimetro il braccio sulla sua spalla. Aveva anche lui una faccia torva contro Jason. Sembrava volesse dire "la pagherai per aver fatto soffrire la mia migliore amica, Grace."
Intanto il silenzio era caduto sulla casa. Persino Percy aveva capito la gravità della situazione, ed era riuscito a rimanere fermo col suo muffin blu in mano, resistendo alla tentazione di mangiarlo in un sol boccone. Annabeth, di fianco a lui, aveva una mano che stringeva quella di Percy, che sembrava stesse utilizzando come antistress. L'altra mano era sulla bocca di Annabeth, che era spalancata. Hazel era rimasta immobile, muta, ad osservare la scena spostando gli occhi da Piper, a Jason, ad Afrodite. Frank sembrava tentato di trasformarsi in un panda per fare un balletto che avrebbe alzato il morale a tutti. Ma si limitava a fissare tutti con la bocca aperta e un rivolo di bava che ne usciva. Nico di Angelo sembrava troppo occupato per Will per badare alla scena, ma aveva comunque una espressione di stupore. Reyna, dal canto suo, nascondeva una espressione fra il soddisfatto e la finta tristezza. Evidentemente pensava di aver aspettato fin troppo tempo per conquistare Jason, e che solo ora ne aveva l' occasione. Afrodite aveva fatto una espressione felice, ed aveva esclamato :
- Ecco cosa ci vuole per movimentare questa serata! Tradimenti, delusioni! Amore!-
- Divina Afrodite, se permette, le vorrei ricordare che questa è una partita ad obbligo o verità, non una puntata di Uomini e donne. - disse Leo seccamente.
- Valdez! Vedo che finalmente sei riuscito a trovarti una ragazza! Bene, bene. Non sai neanche quante persone ti shippano con Chione!- la dea sospirò, e si diffuse un profumo di rose. Piper non credeva al fatto che persino l' alito della madre profumava di rose.
- Con... Chione? Comunque, divina Afrodite, se decide di restare, sappia che... Sta compromettendo la Jiper. -
La dea dell' amore fece una faccia preoccupata, ma sorrise comunque.
- Oggi volevo un po' di... Reson.- Detto questo, Afrodite posò la sua borsa di Gucci sul divano, e si sedette sopra di esso, mangiando educatamente i suoi pasticcini. Vedendo che il gioco non continuava, toccata spalla di Jason:
- Caro, inizia pure a giocare. Ovviamente, non vi dispiacere ogni tanto di dei consigli a questo biondino, no?-
La divinità, come si era accorta Piper, aveva usato la Lingua. Persino lei annuí per un po' prima di scuotersi. Guardò Jason e la madre in cagnesco.
- Certo, mamma. Aiuta pure il povero piccolo Jason. -
Afrodite batté le mani, entusiasta.
- E Reson sia! Reyna cara, è il tuo turno! -

Secondo giro- Prima vittima

Reyna aveva inteso i piani di Afrodite. Non ci voleva un genio per capire che Reson stesse per Reyna+ Jason. Piper era troppo impegnata a guardare male la madre per accorgersi del gioco della dea. Una domanda però tormentava Reyna: Perché?
Dopo tutti quei anni, solo ora Venere decideva che doveva stare con Jason? Oppure, era solo uno stupido gioco fatto dalla dea per ferirla ancora di più?
- Scelgo... verità. -
In fondo, Piper non era stata così cattiva nel corso della serata. Aveva persino detto che si fidava di lei, no?
Per il momento non aveva voglia di essere obbligata dalla dea dell' amore a dare un bacio al bel figlio di Giove.
- Reyna. Dicci... I motivi per cui credi che Jason debba stare con te. Caro, fai lo stesso, dopo.-
Piper si era alzata di scatto, ed era uscita dalla stanza. Leo ed Annabeth le erano corse dietro, mentre Hazel aveva scosso la testa contro Jason, imitata da Frank. Sembrava stessero dicendo : " fallo, e sei morto."
Ma Reyna, vista la assenza di Piper, si era fatta coraggio. Aveva sofferto troppo, era stata troppo tempo da sola.
- Sono sempre stata sola. Mi piacerebbe avere qualcuno accanto a me, e Jason sarebbe l'ideale. É forte, intelligente. Ed è romano. Senza offesa, Greci.-
Anche Hazel e Frank però erano contrariati. Frank si era trasformato in un bulldog, forse ignorando che ci voleva ben di più di un cane per spaventarla.
- Basta Reyna. Frank, puoi anche trasformarti in pandacorno sul seio? - aveva detto Afrodite. Sembrava dubbiosa sulla Reson, ma comunque Frank divenne di nuovo umano con la faccia offesa.
- Jason, perché dovresti stare con Reyna?- tutti si erano accorti dell' uso massiccio della Lingua Ammaliatrice, e questo fece infuriare ancora di più Hazel e Frank. Percy, dal canto suo, stava mangiando con interesse il muffin blu, aspettando che Annabeth tornasse dal bagno.
- Ehm...Io... e Reyna? - La voce di Jason era dubbiosa.
- Sì, caro. Tu e Reyna.-
- Io... be' Piper mi ha mollato... no?
Insomma, a volte con lei mi sembra di non poter fare nulla, perché lei potrebbe ritenerlo troppo poco romantico, oppure perché io sono un po' troppo... disciplinato. Forse con Reyna sarebbe tutto più semplice. Insomma, lei è romana come me, no? E poi, con Reyna mi sembra di tornare ai vecchi tempi, quando Gea non esisteva e non minacciava di ucciderci. -
Afrodite sembrava abbastanza soddisfatta dalla risposta.
- Grazie, caro. Piper, esci dal bagno, su.- Afrodite fece un gesto verso la porta del bagno che si aprì, facendo cadere per terra Annabeth Annabeth e Leo, che stavano origliando la conversazione. Piper era leggermente più indietro, e aveva la treccia sciolta, che aveva formato dei frisé sui capelli asimmetrici.
- Va bene, mamma.- Piper fulminó Jason con lo sguardo, e per sbaglio pestó col piede la mano di Reyna, che soffocó un grido. Come prima, Valdez mise una mano sopra la spalla di Piper, con una faccia scura.
- La cosa si fa interessante. La Reson ha tutti contro! Cioè, penso che Percy e il suo muffin stiano dalla parte di Annabeth, no? - domando Afrodite.
Annabeth rispose per Percy con un cenno del capo. Percy aveva semplicemente guardato con più interesse il muffin. Jason si mise una mano sul mento, e mormorò:
- Ma io da che parte sto? Reson, o Jiper?- Afrodite fece una faccia delusa.
- Andiamo al prossimo ragazzo, okay Jason? Hazel Levesque, figlia di Plutone,pronta a combattere le mille ostilità dell' amore che ogni cuore...-
- Sì, divina Venere. Sono pronta.- La interruppe Hazel.

PERCY JACKSON - OBBLIGO O VERITÀ - THE BEGGINING OF THE ENDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora