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(Emma)

Il tuo telefono continuava a suonare ininterrottamente e tu correvi fra la gente. Ti eri voltata e avevi visto che Stefano non era più dietro di te, cosi ti eri fermata in un vicoletto, avevi appoggiato le spalle al muro e avevi ripreso fiato. Poi ti eri ricordata del telefono e avevi richiamato Francesca. "Franci!" "Emma ma dove sei? La bambina piange.." "Arrivo subito..." "Ma hai l'affanno? È successo qualcosa?" "No no sto tornando". Poi avevi preso un taxi. Una volta arrivata avevi trovato la tua amica camminare avanti e indietro per la casa mentre dondolava la tua bambina che continuava a piangere "Eccola la tua mammaaa" e te l'aveva messa fra le braccia. "Scusa se ti ho fatto tornare subito, non riuscivo a calmarla.." Ti eri seduta sul divano e L'avevi attaccata al seno calmando il suo pianto "aveva solo fame tranquilla..". Dopo un po si era addormentata e tu eri rimasta ancora in quella posizione a guardarla mentre delle lacrime iniziavano a rigare le tue guance. Avevi fra le braccia il frutto del vostro amore, la cosa più bella che sarebbe potuta capitare nella tua vita. Avevi desiderato un figlio più di ogni altra cosa.La stringevi a te e quella stretta valeva per due. Avevi tante domande ma avevi paura delle risposte. Era giusto nascondere tutto? Durante la gravidanza avevi immaginato tante volte la sua mano poggiata sulla tua pancia, la sua reazione nel sentire un piccolo calcio, l'emozione di prenderla in braccio e vedere il suo viso per la prima volta. L'avevi immaginato guardarti appoggiato alla porta mentre la cullavi dolcemente. Immaginavi tante cose ma eri troppo orgogliosa per ammetterle, troppo orgogliosa per andare da lui e confessargli tutto. Però lui aveva tradito di nuovo la tua fiducia, aveva detto di amare ancora la donna che ti aveva fatto soffrire così tanto. Certo, tu eri scappata ma avevi solo avuto paura, di certo non te ne eri pentita. Eri scappata perché i sentimenti che provavi ancora per lui ti avevano spaventata. Non volevi soffrire ancora.
Francesca si era avvicinata a te con una copertina "Ah sei sveglia, pensavo ti fossi addormentata.." E poi aveva notato i tuoi occhi gonfi "Emma che succede? Perché piangi?" Ti eri alzata e avevi portato la piccola nella culletta poi eri tornata dalla tua amica. "Francesca Stefano é qui.." "Ma che dici?" E le avevi raccontato dell'incontro. Lei ti aveva ascoltato ma non ti era sembrata tanto sorpresa "E se lo scoprisse?" "Lo affronteremo insieme..". Ti aveva abbracciata. Lei era stata sempre vicino, non potevi spiegare cosa significasse per te. Le volevi un bene indescrivibile. Quando eri andata via Avevi pensato di potercela fare da sola, sapevi che non sarebbe stato facile ma ci avresti messo tutta te stessa. Ora che lui era lì però le cose si erano complicate. Rivederlo ti faceva sempre uno strano effetto. Eri andata in camera, avevi indossato il pigiama, ti eri messa a letto e avevi spento la lampada sul comodino sperando di spegnere insieme ad essa anche i tuoi pensieri. Ti eri addormentata. Nel tuo sogno quella notte, non eri mai scappata Ed eravate una famiglia. Ti stavi godendo quel momento perché eri consapevole che domani, al tuo risveglio, saresti stata di nuovo sola.

Nel posto più lontano ~ Emma & StefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora