Balliamo?

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I suoi occhi fiammeggiano di desiderio. Si avventa sulla mia bocca e mi stringe possessivo.
Sono scossa da mille brividi, ho la gola secca e le gambe mi stanno cedendo.
Mi spinge gentilmente contro  muro, mi passa le mani sui fianchi e ansima sulle mie labbra.
Il mio cuore batte all'impazzata. Ne voglio di più. Voglio Marco, ora. Con tutta me stessa.
Con una gamba gli circondo la vita e lo stringo a me. Mi aggrappo al bavero della sua giacca.
- Mmm! - mugolo.
- Merri se fai così non ti faccio uscire da questa stanza...E non era la mia intenzione iniziale - Marco ha la voce roca e respira profondamente, mentre con una mano mi accarezza la coscia sollevata.
Mi sta baciando la mandibola ed io continuo ad avere la mente offuscata.
Cosa stiamo facendo?
In un momento di lucidità lo allontano appena. Ci sfioriamo il naso e sorridiamo.
Sento il viso, e non solo, che mi va a fuoco.
- Marco... io... forse dovremo tornare di là. Sandra ci ha visto troppo vicini...-
- Non trovare scuse Merri. Ormai sei uscita allo scoperto! - volto lo sguardo imbarazzata.
Che scema. Ha ragione lui.
Sorride e mi passa un dito lungo il mio profilo, fino a fermarsi alla scollatura. Mi abbandono alle sue carezze, come se non fossi mai stata toccata da un uomo.
- Comunque ok. Torniamo nel salone per la cena. Poi mi concedarai tutti i balli, fino a che non saremo stanchi e torneremo in camera... - mi lancia uno sguardo allusivo che mi lascia senza fiato.
Nella mia mente si rincorrono immagini di me e lui sotto le lenzuola.
Mi riprendo e gli lancio una frecciatina.
- No, mi avevi promesso che non mi avresti dato una notte e via! -
- Ah si? Quindi sei pronta? - pronta per cosa?
Sbuffo frustrata e sguscio via dalla sua morsa, anche se a malincuore.
- Marco...siamo adulti. Non tergiversare! Cosa vuoi da me? -
- Siamo sempre allo stesso punto. Tu lo chiedi a me, ma una cosa inizia solo se si è in due! -
Mi ricompongo e gli faccio segno di uscire. Non ho intenzione di mettere in mostra i miei sentimenti, non mi fido ancora.
Marco ride e mi apre la porta da galantuomo. Prima di uscire mi afferra per la vita e mi sento di nuovo in subbuglio. Il suo tocco caldo mi fa sentire desiderata e allo stesso tempo protetta.
- Farò un ballo con Sandra. Uno solo, così si calmerà. Ma tu non ballare con nessun altro uomo! - il suo ordine mi fa sciogliere.
- Ma come ti permetti! Ballo con chi voglio! - mi ribello, ma lui mi stringe ancora di più!
Gesù come farò a tenermi a bada. Ho il forte desiderio di rinchiudermi in questa stanza con lui.
- Fa come vuoi Merri. Non dire che non ti avevo avvertito - una minaccia?

A cena Giulia e Veronica ci guardano furbette. Marco non mi stacca gli occhi di dosso e tiene il braccio sullo schienale della mia sedia.
È decisamente territoriale. E non è ancora chiaro quello che è successo tra noi poco fa.

Il grande capo annuncia l'arrivo dei secondi e parte la musica dell'orchestra.
Marco mi guarda. Vorrà mica iniziare a ballare?
Mi tende la mano. Si vuole ballare.
- Adesso? - gli bisbiglio
- Preferisci che il primo lo faccia con Sandra? -
Lo guardo a bocca aperta. Ma che intenzioni ha?
- Fa come vuoi -
Un sorriso sbilenco gli appare sul viso.
- Ok...allora vado - .
Si alza e si dirige verso Sandra, con un inchino la invita a ballare. Lei ha gli occhi scintillanti.

Giulia mi guarda incuriosita. Io scuoto la testa e faccio segno con la mano di lasciar perdere.
Marco balla con Sandra ma mi fissa. Stupido! Se pensa di scatenare la mia gelosia, ha completamente sbagliato.

Mi sento ticchettare sulla spalla. È Claudio. Mi sta chiedendo di andare in pista.
Guardo lui poi Marco. Lo sguardo del mio collega è truce. Con un cenno quasi impercettibile della testa mi fa segno di no.
Ovviamente faccio tutto il contrario di quello che mi chiede.
Mi alzo e accetto l'invito di Claudio.
Sorrido spavalda in direzione di Marco.

Claudio mi fa passare una mano sulla schiena, ma non sento assolutamente nulla.
La musica in sottofondo è lenta, ma io non riesco comunque a seguire i passi.
Sono annoiata, la verità è questa. Solo Marco mi da quel brivido di cui non posso più fare a meno.
- Sei taciturna - Claudio sussurra al mio orecchio.
- Si scusa...deve essere la stanchezza -
La musica finisce ed i secondi vengono portati in tavola.
Ringrazio Dio di potermela svignare.
- Allora al prossimo ballo... - mi congeda Claudio.
- Non credo - Marco è alle mie spalle e mi posa una mano su un fianco.
Sono di nuovo pervasa da suo calore.
Mi allontana da Claudio e mi avvicina a sé.
- Dopo facciamo i conti! - la sua minaccia mi fa sentire più euforica che preoccupata e non posso fare a meno di sorridere.

Rosse Divergenze [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora