Attesa/arresa

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La cena sta volgendo al termine. Marco mi ha lanciato occhiatacce durante tutta la durata, senza mai lasciarmi la mano.
Sono combattuta: questo suo modo di farmi capire che è arrabbiato, ma che continua a volermi, mi fa battere il cuore.
Sta succedendo tutto troppo in fretta, ma mi sto rendendo conto che desidero lasciarmi andare.
Dopo il dolce ci saranno altri balli, quindi lo terrò stretto a me, e gli chiederò scusa per averlo fatto arrabbiare. Anche se in realtà non ho fatto nulla di male!
È questo che mi tormenta: sento che lui ha una grande influenza su di me e sulle mie azioni. Non voglio correre il rischio di diventare una sua marionetta.

La musica è lenta e piacevole. Marco mi fa alzare. È deciso, ma non autoritario. Mi guarda negli occhi, ed io mi arrendo alla sua richiesta.
Mi fa scivolare la mano lungo i fianchi, dandomi mille brividi. Infine si ferma sulla schiena e con un gesto secco mi tira a sé.
Mi bacia le tempie e il calore mi avvolge. Sto bene. Sto incredibilmente bene.
Appoggio la mia testa contro il suo petto.
Marco sospira e con la bocca si avvicina al mio orecchio.
- Pensi di cavartela così? Dopo parliamo. Intendo seriamente! Quel bacio che c'è stato nella tua stanza... -
Lo interrompo e mi fermo tenendogli le mani.
- Andiamo - affermo sicura.
- Oh...interessante! -.
Il suo sorriso mozzafiato mi si pianta nel petto!

Andiamo nella mia stanza. Marco si chiude la porta alle spalle.
Nella sala c'è molta confusione e molta allegria, data un po' dall'alcool e un po' dalla festa in sé. Nessuno si è accorto della nostra assenza.
Il mio collega mi blocca con le spalle al muro. Gli occhi nei miei.
- Quindi? Sono tutto tuo - fa cadere l'attenzione sulle parole "tutto tuo" ed io mi sporgo verso di lui.
- Sicuro? - un lampo di curiosità gli trapassa il volto.
- Se tu lo vuoi si - Gesù! Si che lo voglio!
- Perché lasci a me il comando? - gli afferro la cravatta.
Marco mi sovrasta e inizia a baciarmi il collo, come solo lui sa fare.
- Mmm - un mugolio mi scappa.
Mi dona brividi caldi dalla testa ai piedi. Mi lascio andare e man mano gli faccio largo sul mio collo, esponendolo sempre di più. Passa la lingua sulla mia pelle, facendo fare le capriole al mio stomaco e non solo.
Mi aggrappo a lui, desiderosa che continui. Non ho più il controllo sul mio corpo, ormai agisce da solo. La mia mente è completamente annebbiata.
Marco si allontana dal collo e inizia a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio.
- Mmm - ancora. Non riesco a trattenermi.
- Sei sicura di avere tu il comando? - mentre mi sussurra caldo queste parole, mi alza il vestito fino all'anca.
La sua mano è delicata e decisa e si sposta verso l'interno coscia. Dio se lo voglio!
- Oh! - sono accaldata, mi sento come se avessi la febbre.
La sua lingua scende dal collo fino ai seni. Mi batte il cuore all'impazzata e sono scossa da mille brividi caldi. Mando indietro la testa pervasa dal piacere, l'eccitazione per me è insostenibile. Istintivamente mi avvicino a lui e lo sento. È pronto, pulsante e caldo. Mi desidera come io desidero lui.
- Merri. Non ballerai ma più con nessun altro uomo che non sia io - le sue dita mi sfiorano il pizzo delle mutandine ed io tremo.
- Voglio che tu sia mia! - abbassa la mia lingerie.
Non riesco a fermarlo. Non voglio fermarlo.
Continuo a perdermi in versi virtuosi, sono umida e calda. Lo sento. Ma Marco tentenna, è in attesa di una mia risposta, di un mio segnale.
Continua a torturarmi con le dita il clitoride. Mi muovo inseguendo il piacere.
- Oh Marco! - sono al limite. Voglio fare l'amore con lui. Ora!
- Merri... dimmi che sei disposta ad essere mia, non solo per stanotte. DIMMELO! - Mi bacia con foga perdendo ogni controllo.
Mi prende in braccio e mi porta a letto.

Rosse Divergenze [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora