Capitolo 30

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Cazzo! Che figura di merda.
Vorrei morire in questo momento, sprofondare giù e non tornare mai più, o almeno, per i prossimi vent'anni.
Ecco, mi sono anche scordata tutto il discorso che avevo in mente di fargli. Fantastico Cleo, complimenti!
E adesso che gli dico?
Digli che devi parlargli.
Come glielo dico? Sei pazza?
Glielo dici con la bocca, genio.
Taci ti prego, mi fa già abbastanza male la testa.

«Ehi» mi precede.
«Ehi...» Sospiro.
«Non riesci a dormire?» mi domanda.
Io scuoto il capo, sospirando. «Tu neanche?» gli domando.
«Non faccio che pensare a...» inizia.
«Al bacio?» proseguo io. «Neanche io riesco a smettere di pensarci» confesso, guardandolo per qualche istante dritto negli occhi.
È impossibile mantenere il suo sguardo, dopo poco mi viene istintivo distoglierlo, altrimenti mi sento in imbarazzo. Ma non in senso negativo, anzi, tutt'altro.
«Ne vuoi parlare?» mi domanda.
Io annuisco, e senza aggiungere altro, mi prende una mano e mi fa entrare nella sua stanza. Le tende sono aperte, perciò le luci dei palazzi intorno a noi illuminano leggermente la stanza.
Tyler mi invita a sedermi sul suo letto mentre lui indossa una maglietta. Sì, confesso, quando ha aperto la porta indossava solo il pantalone della tutta, ma giuro di non averci badato molto in quel momento!
Dopo essersi messo la maglietta, si siede accanto a me. Lui contro la spalliera del letto, io seduta al centro del materasso con le gambe conserte.

Nella stanza regna il silenzio per alcuni secondi; nell'aria prevale il profumo di Tyler, per terra ci sono alcuni libri e sulla scrivania c'è il portatile semichiuso. Ogni tanto dovrei entrare in questa stanza a mettere un po' in ordine!
«Da dove incominciamo?» Tyler rompe il silenzio.
«Non so... Dal perché?» Gli domando, aggrottando la fronte.
«Cleo, sarò sincero con te», prende un bel respiro, chiude gli occhi e poi li riapre, guardandomi. «Nell'ultimo mese ci siamo avvicinati molto, non so cosa mi passi per la testa ora e quando ti ho baciata, ma sono giorni che provo la voglia di starti accanto» dice. «Insomma, più di quanto già non faccia», si corregge. «Non sto dicendo che mi sono innamorato, questo no, solo che mi fai stare bene. Mi piace quando ridi con me, quando mi racconti le tue cose, quando ti prendi cura delle tue amiche perché non stanno bene... Quando stasera ti ho vista contenta per la nascita della figlia di tua cugina, non ho potuto non essere felice per te...» va avanti, ed io non posso fare a meno che guardarlo con una espressione addolcita. Mi viene da sorridere, ma mi trattengo per il momento. Sento che mi brillano gli occhi e che le mie guance stanno prendendo fuoco, ma ancora non parlo: mi è sembrato che la frase di Tyler non fosse completa.
«Dio, eri così bella in quel momento. Avevo proprio voglia di baciarti» conclude. Dopodiché abbassa lo sguardo, come se avesse paura. Magari teme di essersi aperto troppo e che io gli stia per dire che non mi interessa.

In realtà non lo so cosa sto per fare... Quel bacio mi ha davvero scombussolata. Sono passati tre mesi davvero brutti, in cui non ho voluto avere nessun tipo di legame o rapporto con nessun ragazzo, e non tanto perché non lo volessi io, ma più per il fatto che nessuno di loro riusciva a farmi provare sensazioni forti.
Poi arriva Tyler, con il quale all'inizio ho avuto qualche battibecco, poi si è dimostrato gentile e dolce. Ma non quel dolce disgustoso, quelli che a me non piacciono. Dolce al punto giusto; ogni tanto stronzo, ma deciso e sicuro di sé. Ma non sicuro a tal punto di essere vanitoso, sicuro il giusto.
Non so come andrà a finire questa storia, non so dove ci porterà questa cosa, ma decido di agire d'istinto.
Dopo alcuni secondi, o forse minuti, di riflessione, lo guardo.

«Puoi baciarmi un'altra volta?» gli domando a bassa voce, costringendomi a mantenere il suo sguardo per quanto sia difficile.
«Cosa hai detto?» mi domanda Tyler, come se fosse talmente sorpreso da non aver capito.
«Puoi baciarmi ancora?» Questa volta alzo leggermente il tono di voce, senza tuttavia urlare, ovviamente.
Un lieve sorriso si fa spazio sul viso di Tyler, che mi prende una mano e mi tira verso di lui sul materasso.
Finisco sulle sue gambe, lui mi cinge la vita con le braccia e mi stringe contro il suo petto in maniera protettiva mentre va a posare le sue labbra sulle mie.
Io intrufolo una mano fra i suoi capelli, l'altra dietro al suo collo per tenerlo più vicino a me.
Mi lascio trasportare e mi costringo a non pensare a nulla in questo momento, mentre lentamente chiudo gli occhi.
Chiudo anche la mente, e apro il cuore. Mi sento al sicuro in questo momento, provo una sensazione di stabilità, tranquillità.
Accarezzo la pelle del collo di Tyler con i polpastrelli freddi delle dita, mentre il bacio si fa leggermente più passionale con l'aggiunta delle nostre lingue, le quali si intrecciano fra di loro e si attraggono come calamite.

Ora non ci penso a dargli una risposta sensata a quello che mi ha detto lui. Ora non penso a nulla.
Ora mi lascio beare delle sue attenzioni; le sue mani sui miei fianchi, le sue labbra sulle mie, i nostri petti incollati, il suo profumo, il buio nella stanza, i suoi occhi che ogni tanto si aprono per vedere se i miei sono chiusi o meno... Domani ci penserò a cosa rispondere, per ora non dico nulla.
Com'era? 'Se mi parli, mi piaci. Se mi baci, mi piaci. Ma se parli di baci, baciami e taci.'

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Ecco il nuovo capitolo!
Il prossimo lo posterò domenica o mercoledì prossimo. Non so, devo vedere in base al tempo libero che ho.
Spero che vi piaccia!
Ditemi cosa ne pensate con un commento e lasciate una stellina, un bacio.

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