Mi fa male la testa, sgranchisco le gambe e le braccia, capisco di essere su un letto. Da quel che ricordo ho fatto proprio un brutto incubo questa notte, ero in ritardo il primo giorno di scuola, mi sono persa nel bosco e un lupo mi ha aggredita, sembrava davvero reale.
Meglio che mi alzi adesso, altrimenti farò davvero tardi il primo giorno.
Apro gli occhi, cazzo.
Questa non è la mia camera e quello non era un incubo.
Davanti a me c'è una parete completamente nera, con in alto una finestra con le sbarre di piccole dimensioni, dalla quale entrano i raggi argentati della luna, sembra di essere in una cella.
Forse avrò ucciso Amanda nel sonno e non me ne sono accorta.
Mi guardo intorno, c'è una porta in fondo e alcune catene attaccate al pavimento, abbastanza inquietanti, ma nient'altro oltre al letto sgangherato sul quale sono sdraiata.
Decido di mettermi seduta, ma appena alzo la testa dal cuscino una scossa mi percorre la spina dorsale e mi arriva alla testa, ricado sul cuscino.
Strizzo forte gli occhi e stringo i denti, finalmente riesco a sedermi.
Mi rendo conto che non c'è la rete, il letto in realtà è solo un materasso buttato lì al momento, attrezzato di cuscino e lenzuola.
Cerco di ricordare cosa sia successo, ma dopo i due occhi gialli c'è il vuoto, non so dove sono andata a finire, di certo non sono arrivata a casa e non so che ore sono. Mi alzo, solo adesso mi rendo conto che qui fa molto freddo.
Cerco il mio zaino, ma non lo trovo da nessuna parte.
Devo fare qualcosa, devo trovare una via d'uscita da questo posto.
Vado verso la porta e la apro, di fronte a me c'è una lunga scalinata, la cosa si fa inquietante e non poco, devo essere in una specie di seminterrato.
Salgo le scale lentamente cercando di non fare rumore. Sbuco in quello che credo sia un salone, sono in un angolo della stanza, è molto più grande e fa molto più caldo rispetto al seminterrato.
La stanza è in stile classico, cammino verso il centro, è davvero enorme. La prima cosa che si nota è il grosso camino in pietra, tra il marrone e l'arancione, stranamente acceso, non fa ancora così freddo, siamo ancora agli inizi di settembre.
Sotto ai miei piedi c'è un grande tappeto rosso, circondato da divani e poltrone in sfumature del medesimo colore, sono veramente tanti, ma quanta gente ci vive qui? Noto il mio zaino su una poltroncina e furtiva, lo prendo.
Per quasi tutto il perimetro la stanza è ricoperta da finestre, tutte chiuse tranne una porta finestra.
Attraverso i vetri trasparenti vedo il verde che delimita la casa da un lato e dall'altro il lago sotto la fioca luce della luna, credo di essere nel bel mezzo del bosco e non so dove sia casa mia o quanto lontana da qui.
Continuo a guardarmi intorno, noto un corridoio con la coda degli occhi, mi giro completamente, intenta ad attraversarlo e a cercare l'uscita.
Poi mi accorgo che c'è qualcuno seduto sulla poltrona, e giuro che prima non c'era.
Faccio un salto dallo spavento.
"Buongiorno" dice il ragazzo seduto sulla poltrona affianco al camino con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e la testa bassa.
Faccio un altro passo indietro.
Il ragazzo sia alza e comincia a girarmi intorno.
Indossa una T-shirt e dei jeans neri.
Mi squadra da capo a piedi, dopodiché punta ai miei occhi.
I suoi sono azzurri, molto chiari, grigi direi, i capelli corti, ma leggermente folti sul castano e un accenno di barba dello stesso colore, credo abbia più o meno la mia età ma non ne sono sicura. Chi è questo ragazzo?Dove sono finita?
Sono confusa e la testa continua a martellarmi imperterrita.
Abbasso la testa, impaurita ma allo stesso tempo arrabbiata e prendo a giocherellare con la collana di mio padre, lo faccio sempre quando sono nervosa. Aspetto che dica qualcosa perché io non so che fare, ho tante domande per la testa, ma non so da dove iniziare.
Appena nota la mia collana fa un balzo indietro e i suoi occhi diventano prima di un blu scuro, quasi oceano e subito dopo di un giallo acceso, indietreggio ancora di più, riconoscendoli. Quelli sono gli occhi che ho visto prima di svenire e di essere portata qui. E poi perché hanno tutti gli occhi gialli?Comincio a preoccuparmi, forse Daisy mi ha comprato un muffin con la droga, forse per questo dicono che sono speciali, il ragionamento non è del tutto insensato.
Ma cosa sto dicendo, un tizio strano con gli occhi strani che per giunta non conosco è davanti a me e io sto ipotizzando che mi abbiano drogata con un fottuto muffin al cioccolato?
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The Recall (Il Richiamo)
Manusia Serigala"Sai ragazzina secondo la leggenda il cuore di un lupo, non è di ghiaccio, perché potrebbe sciogliersi, nè di fuoco perché potrebbe spegnersi, nè di pietra, perché potrebbe rompersi, ma di diamante, poiché è indistruttibile" dice sfidandomi con lo s...