Chapter 6

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Lo fisso.
Mi fissa.
Il pericolo che vive dentro e con me inizia a provocarmi brividi lungo il corpo, la caccia che inizia, le prede che scappano e i predatori che attaccano.
Niente è sicuro, nulla è scritto.
Le mie mani ancora bloccate in quella ragnatela e le mie costole che fanno le bizze non appena sbatto un piede per terrà quanto Tony Stark si avvicina.
-Buona.
Intima lui, scannerizzando il mio corpo con un aggeggio apparso nelle sue mani da chissà dove.
-J guariscile il costato.
Sento un'ondata di calore avvolgermi il costato, e fa male. Tanto male. Non appena cerco di spostarmi dalla fonte di calore Stark mi immobilizza con le sue braccia, mettendosi dietro di me. Cerco di dimenarmi ma lui ringhia in risposta, facendomi stare ferma mentre il calore continua a trapassarmi le ossa.
Dopo l'ultimo dolore sento che le costole sono di nuovo al loro posto, sono tornata come nuova. Sono nella pancia del nemico adesso, tocca a me sfuggire oppure essere mangiata.
Do una gomitata sui muscoli del magnate e lui in tutta risposta si stacca da me per posizionarsi dov'era prima.
Non appena anche solo accenno a saltargli addosso con le mani legate lui estrae un pugnale, puntandolo verso il mio volto. Un sorriso serio e controllato lo dipinge in tutta la sua austerità.
Respiro profondamente e guardo la lama tagliente e poi lui.
-Vediamo come sono i tuoi riflessi.
Sorrido.
-Tu non hai idea di come sono.
Con un'unica, veloce mossa fa girare il manico del pugnale sul palmo e sul dorso della sua mano, puntandolo di nuovo verso il mio viso.
-Avanti Lily Taylor, vuoi giocare?
Sfodero il mio miglior sorriso di scherno, divertimento e arroganza che riesco a fare. I miei occhi grigi parlano da soli, lo fanno sempre.
-Io adoro giocare.
Inaspettatamente lancia il coltello verso di me che, grazie ai miei riflessi discutibili, riesco a deviare girandomi di schiena dove c'è il mio scudo.
La lama rimbalza sulla mia arma e devia la sua traiettoria verso il muro alla mia destra, tornando verso di me che prontamente mi sposto allungando solo le mani, la lama che passa perfettamente in orizzontale nella ragnatela senza sfiorarmi le mani.
Con un colpo secco si pianta nel pavimento e io sono libera da ogni costrizione e Tony Stark è al limite dello stupore.
Prima che mi salti addosso afferro lo scudo e glielo tiro furiosamente contro, ma il braccio oro e rosso della sua armatura si assembla sul suo arto e afferra senza paura il fendente di vibranio che stava per trafiggerlo.
Stringo i pugni in posizione d'attacco.
-Ne ho basta di questi scudi.
Lo guarda con la furia più incurabile che avessi mai visto e lo lancia via, dietro di se, il sordo tonfo che mi infastidisce.
Salto con il pugno alzato, ma ciò che mi accoglie non è il suo viso, ma la sua fottuta mano metallica che avvolge il mio pugno e lo allontana dal proprio viso sbaciucchino.
Mi deride.
-Per favore.
Tiene ancora la mia mano stretta e passa poco prima di sentire due suoi pugni nel mio stomaco. Mi piego leggermente e stringo i denti, ma continuo a guardarlo.
Puoi soffrire, ma finché continui a guardare negli occhi il tuo assassino non perderai mai.
Con uno spintone mi fa cadere a terra, facendomi sbattere la testa contro il muro.
Solo ora noto che Peter ci stava fissando per tutto il tempo senza la sua ridicola tutina.
-Starai qua una settimana, il tempo necessario prima che ti trovino una cella al carcere di massima sicurezza.
Detto questo si avvicina alla porta, non prima di avermi tirato un calcio in faccia giusto per farmi assaggiare il sapore dei suoi mocassini.
Oh, anche lui adora giocare.

*rega io sono in vacanza senza internet per questo non aggiorno da anni, ma oggi sono riuscita a scroccare un po' di Wi-Fi dal mio amico. Non aspettatevi altri aggiornamenti prima del 6 gennaio. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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