Chapter 26

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-Cosa?!
-Mi hai sentito, la provetta era solo una copia ben fatta.
Peter si accascia esausto sul letto e si passa una mano tra i capelli, sospirando. Abbiamo entrambi le parole di Tony impresse nelle mente e non so lui, ma dopo averlo visto un'ultima volta la voglia di concludere davvero la missione è salita alle stelle.
Afferro il bastone di legno che tiene appoggiato al muro e colpisco un punto preciso del soffitto, lasciando aprire una piccola anta che fa cadere a terra i nostri costumi da eroi.
Raggiungo l'armadio e picchietto due volte sul muro dietro, aprendo una fessura abbastanza larga e profonda per contenere il mio scudo.
Lo afferro e chiudo a chiave la porta per evitare che zia May entri.
Peter è ancora disteso con una mano sulla fronte e mi guarda scettico.
-Che fai?
-Obbedisco a Tony Stark.
Io, che quando lo vedevo approfittare della sua influenza sul ragnetto lo prendevo in disparte e dio se lo sgridavo.
-Non è necessario Lily, non sappiamo dov'è la provetta.
Inizio a spogliarmi dei vestiti superflui  senza vergogna e indosso il mio costume, lasciando a terra scudo e casco.
-Dobbiamo fermarli prima che creino qualcosa di troppo terribile da raccontare.
Si mette a sedere e incrocia le braccia al petto, quella voglia di non credere a ciò che è credibile riflessa negli occhi.
-Cosa possono creare? Perché se hanno la provetta in pugni da così tanto tempo sospetto che abbiano già fatto il loro dovere.
Mi avvicino alla finestra, le mani sulla cintura e gli occhi lanciati sul panorama dei Queens. Sospiro e do parola ai miei sospetti e pensieri.
-Quelli del progetto sedici sono crudeli e non riescono a resistere ad un tocco di drammaticità, volevano quel siero e hanno ucciso mio padre e loro ex amico pur di metterci le mani sopra. Questo scudo l'ho trovato per caso mentre scappavo da piccola dai soliti uomini che volevano rubarmi il siero e uccidermi. Ho questo orribile presentimento che creeranno un supersoldato dotato di questo scudo, ma malvagio come non mai. Un Captain America del male per dirla breve. Conquisterebbe l'intero mondo in un mondo e ucciderebbe ad occhi chiusi.
-C'era già il Soldato d'Inverno per queste cose.
Sbotta Peter, rimanendo seduto con la testa china.
Rido amaramente.
-No no, questo sarà molto peggio perché quel siero è molto più efficace e potente di quello di Rogers.
Mi giro verso di lui e mi avvicino, inginocchiandomi per raggiungere la sua altezza. Passo le mani sul suo viso e lui mi accarezza il dorso di esse, sorridendomi con poco entusiasmo ancora vittima del dolore della morte.
-Ci saranno milioni di morti e i governi cadranno, il mondo sarà gettato nel caos.
Passo le dita fra i suoi capelli.
-Dobbiamo fermarli, per il mondo, per i nostri cari, per Tony. Oggi siamo eroi Peter, e gli eroi fanno ciò che è meglio per tutti.
Si alza e dopo uno sguardo carico di mistero e pensieri intrecciati una delle sue ragnatele, il suo sorriso in faccia al mio e quel viso che nonostante le torture è rimasto composto mi fanno vivere.
-Eroi?
Stringo la sua mano.
-Eroi.
Mi supera e in poche mosse si spoglia e si infila il costume, lasciandomi giusto due secondi per vedere il suo petto da sogno.
Afferro il mio casco e lo indosso, assicurandolo sotto il mento. Scudo in spalla e Spiderino al fianco.
Apro bene la finestra per permetterci di scappare.
È ora di finire la missione.

*forse ci arriveremo ai trenta capitoli, ma molto forse. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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