Chapter 29

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Mi alzo pronta a tirargli un cazzotto in faccia, ma un fulmine rosso e blu entra dalla vetrata e si schianta sul nemico, lanciandolo letteralmente verso la parete dietro di me.
-Peter?!
Urlo io, vedendolo rialzarsi dai cocci di vetro e stirarsi il costume con le mani.
-Ti ho trovato.
Risponde lui tutto fiero e restringendo i suoi occhietti bianchi. Gli sorrido e afferro il mio scudo da terra, raggiungendo il capo che si sta rialzando a tentoni con un rivolo di sangue che cola dalla sua fronte.
Lo afferro per il colletto e lo attacco al muro, premendo le nocche contro il pomo di Adamo.
Ride coi suoi denti rossi, tossendo sangue ai miei piedi mentre distrattamente cerco di non farmi beccare dai suoi germi.
-È qui.
Continua a ridere sangue. Disgustoso.
-Cosa?!
Tuono io, facendogli sbattere violentemente la schiena contro il muro, di nuovo. Il capo ride, ride finché può e se vive o muore non ha importanza.
-Il siero è qui Lily, in fondo al palazzo e voi non riuscirete a prenderlo.
-Credimi quando dico che ne abbiamo viste di peggiori.
Sospira Peter che ci guarda con le mani che fremono dal tirare qualche ragnatela.
-Certo non ne dubito, ma questa volta non ci riuscirete.
Ride e mi innervosisce.
-Lo trovi divertente?
Sbotto io indignata e continuando a tenerlo braccato al muro. Il suo sorriso insanguinato si spegne e subito il gelo cala sulla sua espressione, espressione che rivolge a me.
-Trovo divertente il fatto che alla fine voi due vi distruggerete a vicenda.
Con un ringhio represso supero il limite del controllo e non resisto dal sbattergli in faccia lo scudo, lasciandolo crollare a terra com metà volto coperto da un grosso livido.
Non succederà mai, non oggi, non ora.
-Buona caccia.
Ride un'ultima volta prima di infilare una mano nella giacca e tirare fuori una pistola e puntarsela al cuore, premendo il grilletto senza pensarci due volte.
Sussulto dalla sorpresa e chiudo gli occhi appena prima di vedere il sangue imbrattare la parete. Si è ucciso, tutto in poche mosse ma che sono capaci di rendere un uomo ciò che  è.
Senza provare emozioni apro la porta di fianco a noi, trovandomi nel palazzo vertiginoso e tremendamente bianco.
Come l'ultima volta corro verso i soldati che iniziano ad affluire da tutte le aperture, Peter che questa volta partecipa molto più attivamente alla battaglia.
È inutile sprecare tempo a parlarvi delle mosse, degli scudi lanciati come frisbee, dei pugni e dei calci usati come una bimba gioca con le bambole.
È inutile parlare d'azione e di emozioni, quando in questo momento nessuno dei due sono interessanti da spiegare.
È inutile parlare di come ci facciamo strada verso il piano terra, come l'altra volta. È inutile dirvi che il sangue in queste occasioni è come una splendida cascata cristallina che zampilla allegra.
È utile dirvi che siamo arrivati davanti alla porta che difende il vero siero senza distruggerci a vicenda come prevedeva il capo, ma lavorando assieme come partner e soci.
Con un pugno deciso e secco sfondo la porta di metallo, entrando in una stanza illuminata con una vetrata in fondo, ma senza affacciare sul Bronx.
Io e Peter camminiamo verso la vetrata e guardiamo giù, vedendo con orrore il siero legato ad una bomba, la stessa usata per uccidere Tony.
Uno schermo gigante si accende alla nostra destra, mostrando un video registrato dal capo che spiega come sia stato bello costruire la bomba per uccidere il magnate.
Resisto a malapena dal non tirare lo scudo contro la televisione e spaccarla in due.
Un ologramma si materializza davanti a noi. Tony Stark è incatenato ad una sedia e la sua maglietta è sporca di sangue, tiene il capo chino mentre la bava leggermente rossa scende dalla sua bocca.
-Guarda quanto ha sofferto pur di non farti andare in prigione Lily, guarda quanto sei egoista a pensare solo a recuperare il siero tanto da dimenticare per chi combatti.
Continua il capo con voce calda e terribilmente arrogante.
L'ologramma mostra un funzionario del governo che appare da dietro e stringe il collo di Stark con un braccio, ordinandogli di lasciare a loro me. Con il cuore in frantumi vedo che si rifiuta di lasciarmi andare. Quei due occhi, quel capillare esploso che si intravede da quello destro sono un immagine raccapricciante.
La registrazione continua a parlare, ma io so che il capo è su con una pallottola nel cuore.
-Io non l'ho dimenticato.
Sputo fuori questa frase come veleno e lui continua a parlare mentre Peter quasi non respira ed ha occhi solo per l'ologramma dove Tony viene ripetutamente preso a pugni nello stomaco.
-So già che dirai di non averlo dimenticato e mi dispiace che tu sia così bugiarda con te stessa, perché sappiamo entrambi che è solo una scusa per non pensare al fatto che pensi solo ai tuoi scopi senza onorare nessuno. Lui ti ha ospitato, non ti ha ucciso quando poteva farlo, non ti ha fatto imprigionare  e tu l'ho ripaghi uccidendolo, pardon, lasciando a noi il governo nelle mani per manipolarlo a piacere e cosa più atroce permettendoci di uccidere il grande genio.
Ignoro tutto ci che dice anche se dalla mia mascella contratta e il mio sguardo fisso verso lo schermo tradiscono ciò che provo, perché sento quella terribile sensazione in pancia che sta dicendo la verità infondo.
Non ho mai dimenticato Tony e questo lo so, ma forse ho usato la scusa di combattere per lui solo per facilitarmi il compito di alzare il culo e andare a rischiare la vita per un liquido azzurro.
Troppi pensieri e dubbi navigano nella mia testa, provo a girarmi per distrarmi ma vedo solo Tony che viene torturato e Peter che disperatamente cerca di interrompere la visione.
Metto le mani sul mio capo, iniziando a dibattermi violentemente come un animale incastrato in una trappola, cerco di scacciare via i pensieri sotto la risata del capo.
Vedo Tony.
-No...
Vedo mio padre.
-No...
Vedo lui che esce di casa l'ultima volta.
-No...
Vedo Peter che mi porta dal genio.
-No...
Vedo la mia distruzione.
-NO!
Urlo con tutta me stessa, facendo calare il silenzio mentre schermo e ologramma si spengono, lasciandomi vedere Peter che mi fissa sgomento.
Assomiglio così tanto a Tony drogato, mi sento uno schifo.
Guardo disperata e con gli occhi pieni di rancore e di dolore il mio ragnetto, percependo la sua preoccupazione nei miei confronti ma senza tuttavia intervenire in alcun modo.
Come quella volta in cui Stark stava per uccidermi e lui l'ha fermato senza intervenire.
Vacillo tra la sanità mentale e la tempra dura di porre fine a questo scempio.
-Vai via.
Ordino io, voltandosi verso la vetrata e guardando giù, verso la siero bomba.
-Lily così mi distruggi.
Mi volto di scatto e imperiosa come un generale ripeto le stesse due parole con le lacrime già intrappolate tra i denti digrignati.
Deve salvarsi.
-Devi far evacuare la zona, hai pochi minuti.
Non dice una parola ed esce lentamente dalla porta. Con un pugno spacco l'intera vetrata, sporgendomi verso la bomba.
Questa sarà la mia ultima bugia.
Tolgo lo scudo dal braccio e sorrido amaramente rileggendo la dedica di Spiderino, tracciando  successivamente con un dito il contorno della corona al centro.
Con drammaticità lo scagliò contro la bomba, tagliando a metà la provetta e attivando la bomba.
Il palazzo trema violentemente e mi fa sbilanciare, lasciandomi cadere verso la luce bianca che sprigiona la bomba.
Alla fine morirò come lui.
Non appena penso di venire a contatto col suolo sento qualcosa di appiccicoso avvolgere la mia mano, alzando lo sguardo noto Peter che tiene la ragnatela con entrambe le mani.
La luce bianca mi raggiunge ed è come se ci fosse l'inferno dentro di me. Urlo da animale e Peter mi issa su con fatica. Guardo l'ultima volto il mio scudo impiantanti nella bomba.
Quando sento il braccio di Peter avvolgermi la vita, correre verso l'uscita e lanciando un filo bianco verso il palazzo davanti a noi non appena siamo fuori mi si scalda il cuore.
Stiamo già volteggiando via quando la terribile esplosione ruggisce e rimbomba in tutta la città.
Non lo dimenticherò, non lo dimenticherò mai.

*domani grazie a Dio finirà questa storia, lasciatemi dormire vi prego. Perdonate errori di battitura ma non ho la forza di correggerli. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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