Chapter 30

153 12 14
                                    

Cammino lungo un corridoio con lo scudo in mano, scudo che nonostante la terribile esplosione di mesi fa non si è distrutto.
Oggi sono in tenuta da  Captain Queens perché oggi inizia il futuro.
Non è un corridoio qualunque questo: è il corridoio della Stark Tower rimessa a nuovo e divenuta proprietà mia e di Peter Parker, il mio fidanzato e socio per le grandi sfide in cui ci imbatteremo.
Oggi devo reimpostare e cambiare il futuro, devo scatenare le idee e non sarò sola.
Prima di entrare qua mi sono concessa una fermata al cimitero dove hanno seppellito Tony per raccontargli che il siero alla fine l'ho distrutto, così non dovrò più scappare.
Gli ho detto che sono pronta ad esaudire i suoi ultimi desideri espressi per noi, sono pronta a ricevere il turno.
Ho sorriso felice per la prima volta davanti ad una lapide, cercando tuttavia il conforto  di una mano grande e calda che non potrò mai più sentire.
Oggi tutto ciò che mi rimane sono io e Peter, il mio ragnetto che mi porta ancora alle giostre a giocare con i Go-kart.
-Un penny per i tuoi pensieri...
Mormora una voce che conosco troppo bene e che non sento da troppo tempo. Mi volto di scatto e vedo Tony Stark davanti a me che mi sorride e il mio cuore viene inondato di felicità. Corro ad abbracciarlo ma quello che sento non è il suo corpo, ma il vuoto. Lo fisso stranita e cerco di toccargli una mano, passandoci attraverso. Solo ora noto che è leggermente trasparente e i suoi occhi hanno una luce irreale.
Spalanco la bocca.
-S-sei un fantasma.
Come diavolo è possibile?
-Io sono te, vivo nella tua testa.
Mi avvicino senza però sfiorarlo, sarebbe troppo doloroso riscoprire il vuoto dentro le sue mani. Sto impazzendo, è chiaro.
-Perché non ti ho mai visto fino ad ora?
-Non me ne sono mai andato.
Sorride e questo fa scendere una lacrima di nostalgia. Perché il mio angelo protettore mi si presenta proprio ora che sto per dare inizio all'inizio non lo so, so solo che ora ho un motivo per vederlo ogni giorno senza svegliarmi di soprassalto la notte.
-Io sono morto Lily, ricordati cosa mi è successo ma non approfittare del fatto che la tua mente può ancora vedermi.
Continuo a fissare i suoi due occhi che lasciano intravedere il continuo del corridoio.
-Non puoi convincermi, sei solo una finzione.
-Sei tu che ti stai convincendo.
Lo guardo e sospiro, sembrava così reale. Devo farlo uscire dalla mia testa, non posso vedermelo in ogni dove a rimproverarmi, sarebbe più doloroso del vedere la sua lapide ogni giorno.
-Si Lily, io sono morto e ora tocca a te continuare il mio lavoro.
Devo lasciarlo andare.
-Dopo questa breve conversazione lo sai che mi mancherai più di prima?
Sorride ancora e ancora mi fa sentire il reale fatto che lui non è lì fisicamente e che in questa vita tutto è possibile. Posso anche vedere i mostri con la faccia ribaltata, ma so che da ora in poi la normalità sarà la mia anormalità.
-Anche tu mi mancherai Lily.
Si avvicina e si china sul mio orecchio, prego di sentire il suo respiro che mi solletica ma non sento nulla, nulla.
-Comunque alla fine sei diversa da tutti.
Chiudo gli occhi per spremere una lacrima liberatoria nel sentire da lui quello che cercavo di capire da una vita. Riapro gli occhi e davanti a me c'è di nuovo il corridoio.
Mi asciugo la lacrima con il dorso della mano.
-Un penny per i tuoi pensieri...
Questa volta a parlare è Peter che, appeso a testa in giù ad una sua ragnatela, mi guarda da dietro la maschera rossa.
Deve essere una coincidenza.
-Dove diavolo eri tu? Sei quasi in ritardo prima che inizi.
Lui si porta due dita alla fronte come un saluto e fa per andarsene.
-No! Torna qui, scherzavo.
Peter torna a terra e mi raggiunge, togliendosi la maschera e baciandomi impetuoso.
-Sono terribilmente in anticipo.
Gongola lui, seguendomi verso una porta scorrevole. Oggi inizia tutto. Apro la porta ed entro in una sala larga con Peter al mio fianco, le persone presenti si girano verso di noi.
Sono eroi di strada o eroi con dei poteri straordinari, eroi buoni scagionati dalla prigione del governo. Sono i vinti, i ragazzi emarginati, gli umili del mondo che vogliono difendere i più deboli perché sanno cosa si prova ad essere uno di loro.
Li abbiamo scelti io e Spiderino e non ci pentiamo affatto.
Oggi inizia il mondo.
Oggi siamo piccoli eroi.
-Avengers....

*BOOM! Finalmente ho finito questa storia e domani inizia una su Roberto perché mi è mancato troppo in questo tempo. Se volete lasciate i vostri pensieri su questa storia e si è piaciuta. Bella o non bella è bella comunque. Signori è sempre un piacere. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Alla prossima storia.

Little HeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora