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-"Dai papà smettila.." dicevano tra un singhiozzo e l'altro.
La loro voce rotta, con le lacrime che avevano versato potevano riempirci una vasca.
Erano confuse, irrequiete, non erano in grado di capacitarsi di quello che stava succedendo. Quell'orrore,quegli oggetti che volavano da una stanza all'altra. Sembravano degli uccelli che, dopo aver spiccato in volo, dimenticavano d'improvviso come si volasse e atterravano brutalmente sul suolo, spezzandosi, In mille pezzi.

-"Come cazzo hai potuto tradirmi?!" sbraitò in quel momento il padre mandando in frantumi i pensieri della figlia minore.

Può sembrare strano, ma la più piccola,avendo anche 10 anni, era in grado di capire nei minimi particolari cosa stesse succedendo. Era capace di intuire cosa aveva fatto la madre in quei mesi,in quei giorni quando si rinchiudeva nel ripostiglio. E lei incuriosita origliava furtivamente. Sentiva delle parole strane,incomprensibili.
Aveva capito che da quel giorno niente sarebbe stato più lo stesso,niente sarebbe stato più sincero.
Aveva capito che da quel momento gli anni che sarebbero passati non erano come quelli che aveva immaginato. Totalmente diversi. Oscurati da qualcosa che non era in grado di riconoscere. Qualcosa che si sarebbe portata dentro negli anni senza dirlo a nessuno.
La prima volta..
La prima volta in cui ha visto un uomo alzare le mani su una donna.
La prima volta in cui ha visto l'uomo più furioso,indifferente alle suppliche delle figlie,un uomo violento. E pensare che sarebbe stato suo padre? nah,neanche per sogno. Invece sì.
La prima volta in cui ha capito che da quel giorno niente sarebbe stato più lo stesso.
La prima volta in cui ha capito che non sarebbe stata più la stessa.. la bambina felice,spensierata,che amava qualunque cosa,che amava la vita,la compagnia,gli amici,il disegno sarebbe diventata la più fredda,la più diffidente,quella con il mondo intero sulle palle, quella che tutti manderebbero a fanculo da un giorno all'altro.
Era stata quasi 'obbligata' a non rivelare a nessuno l'accaduto di quel giorno. Un segreto che avrebbe dovuto portare con sé.
Non doveva riverarlo a nessuno.
Poteva solamente al vento,al muro,almeno si sarebbe sfogata. Ma mai ci sarebbe riuscita del tutto.
Ciò che deve ringraziare è la sua capacità di disegnare,ciò che qualche essere lì nel cielo le ha donato perché forse sapeva che sarebbe stato l'unico modo per sopravvivere,l'unico modo per immergersi dentro e tornarne più viva che mai. Sì amava l'arte, i dipinti,il disegno, soprattutto Van Gogh e G. Klimt.

Ripeteva in continuazione «Art is my way of survival.» e per un po' di tempo ci riusciva per quanto possa sembrare infantile o stupido ed era l'unica cosa in grado di tirarle su il morale.

Tutto ciò che le circondava fu condizionato da quello che aveva vissuto e visto con i propri occhi.
Non aveva più la capacità di piangere.
Era diventato tutto fottutamente difficile per lei.

E da quel giorno tutto cambiò.
Lei. La sua vita. Il suo futuro. Il suo carattere. I suoi sogni. I suoi disegni.

 Trust no one #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora