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Suonò incessantemente la sveglia e Clara apprese che la routine quotidiana era nuovamente iniziata dopo un lungo riposo.

-"Beh Yago si ritorna a scuola, scusa del disturbo ma ora puoi continuare a riposare." disse dolcemente Clara baciando sul capo la palla di pelo bianca raggomitolata sul suo letto.
Si preparò nel miglior dei modi e notò che aveva una cera peggiori dei giorni precedenti e cercò di coprirla con un po' di trucco ma sembrò peggiorare la situazione.
Si maledisse e quasi si prese a schiaffi per quell'orribile colorito che si ritrovava.
Scese al piano terra e tentò invano di fare colazione ma non riusciva a buttare giù neppure una tazzina di caffè e latte.
Vide la mamma scendere dalle scale e in quel momento si girò di spalle fingendo di non averla vista.

-"Buongiorno piccola." disse la mamma accennando un sorriso e stropicciandosi gli occhi.

-"Ciao."

Indossò il cappotto e capii che sarebbe stata una lunga giornata, quasi interminabile.

Arrivò a scuola e mancavano venti minuti prima del suono della campanella.
Decise di sedersi sulla panchina e di ascoltare un po' di musica affinché si rilassasse.

-"Ehilà, chi non muore si rivede eh?"

Clara si girò con movimenti meccanici e vide il volto di Mary illuminarsi alla sua presenza. Accennò un piccolo sorriso e per ricambiare il saluto Clara diede lei un abbraccio.

-"Certo che la tua assenza ha regnato in questo giorni."

-"Già, ora sono tornata questo è l'importante."

Mary, totalmente disinvolta, si appoggiò con la schiena sullo schienale della panchina e sospirò.

-"Beh, come ti va la vita sconosciuta? Mi racconti qualcosa di nuovo?"

-"Ehm niente di che, a te invece? Ti vedo allegra oggi." disse Clara evitando di continuare a parlare di lei.

-"Mhh, ieri sono stata da mio cugino e mi ha portato... uh Clara ecco il tuo Alessandro.." disse indicando al vuoto "Mi ha chiesto di te in questi giorni sai? Vabbè ti lascio così avrete modo di parlare. Ci vediamo in classe Clara."

-"Ma.. Mary non andare via.." ma lo disse troppo tardi, oramai era scomparsa.

-"Ehilà sconosciuta!" urlò Alessandro arrivato sul marciapiede opposto della strada.

-"Sí, ciao."
Completamente nel panico non seppe cosa dire e cosa fare. Le prime parole che le uscirono furono quello e non erano delle migliori.

-"Ehm..alla fine hai deciso per la festa?"

-"Quale festa?"

-"Quella organizzata da me, ricordi? Te lo chiedo perché non ti ho più vista e poi è tra una settimana."

-"Ah giusto, quasi ne dimenticavo..Beh penso che verrò."

Alessandro evidentemente sorpreso sorrise e aggiunse :"Come mai sei mancata?"

Colta alla sprovvista disse :"Nulla di che, problemi da risolvere."

Mentre Alessandro era intento a parlare si sentì il suono della campanella che scosse entrambi.
Si avviarono contemporaneamente verso il portone e l'imbarazzo, intanto, cresceva.

-"Belle ciabatte, mi raccomando fammi sapere."

-"Mh mh, sì." si limitò a dire Clara.

Entrò in classe con il suo solito sguardo rivolto verso il basso e Mary le venne incontro.

-"Beh? Allora? Che vi siete detti?"

-"Calma, calma nulla di rilevante."

-"Ah.." disse diventando di punto in bianco triste ".. Eppure pensavo che dicesse qualcos'altro dato che mi chiese che fine avessi fatto."

 Trust no one #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora