Passarono diversi ore da quando lei cominciò a scrivere i propri pensieri sul diario.
Nel contempo ascoltava le soavi melodie di Ludovico Einaudi.
Un modo per concentrarsi senza canticchiare parole italiani o inglesi.
A Clara piaceva Nuvole bianche, un misto di note basse che si intrecciavano facendo venir fuori una melodia triste, a volte angosciante, ma al tempo stesso capace di trasmettere felicità.Un tempo voleva suonare il pianoforte ma date le condizioni precarie della famiglia ,e dato che la madre era casalinga mentre il padre uno chef, non poteva avere un peso del genere e quindi decise di perdere le speranze.
Diventò notte, erano circa le 00.15, e Clara decise di chiudere tutto e rimettere il proprio diario in un luogo in cui potesse essere nascosto dalla madre e dalla sorella.
Poco dopo arrivò una chiamata che non smosse Clara nel sonno.
"Ciao Clara, scusa per l'orario, volevo dirti che mi manchi. Domani chiamami e ti spiegherò come va. Buonanotte."
-Carmen
In quella notte Clara fece diversi incubi che al mattino seguente la fecero risvegliare con la fronte bagnata. Uno di questi era alquanto strano : si trovava su una sorta di montagna russa assieme alla madre. Clara aveva il terrore di precipitare e avere quel senso di vuoto che ti fa salire il cuore in gola. In quel preciso istante lei sapeva che sarebbe scivolata giù assieme a tutte le sue paure e ne era completamente terrorizzata. Aveva il cuore a mille e voleva svegliarsi ma non ci riuscivano. L'incubo ha preferito avere la meglio e farla precipitare nel vuoto più totale.
Si svegliò d'impatto e vide l'orario, 4.34 e decise di richiudere gli occhi senza nemmeno far caso al messaggio arrivatole poche ore prima.
Suonò la sveglia e Clara maledisse quel suono frustante della suoneria.
Lesse il messaggio velocemente e presa la decisione di chiamarla nel tardo pomeriggio.Arrivò a scuola con 10 minuti di ritardo ma nessuno se ne accorse. Fuori al solito portone dell'istituto intravide una capigliatura riccia e già le venne il batticuore.
Alessandro stava salutando degli sconosciuti in una macchina verde oliva. La donna aveva dei capelli biondi e portava gli occhiali mentre il Signore alla guida era indifferente a ciò che accadeva attorno a loro e dopo un po' di tempo partirono è presero la strada avanti a sé.
Clara vedendo che Alessandro si incamminava verso il portone,decise di infilarsi immediatamente le cuffiette nelle orecchie fingendo di non star assistendo alla scena.
Nell'istante preciso in cui venne al portone i loro occhi si incrociarono ma il ragazzo andò dritto nel cortile per poi nella sua classe.
Clara si rese conto di aver aumentato i propri minuti di ritardo a 20 e corse fino a raggiungere la sua aula.
Ebbe una sgridata dalla prof ma non ci feci tanto caso e si incamminò verso il proprio posto.
"Che giornata di merda" disse Clara a Mary senza capire se lei l'avesse ascoltata o meno.
Finite le lezioni finirono e lei tornò a casa stanca e preferiva una bella dormita ma doveva studiare per le prime interrogazioni.
Chiamò Carmen e cominciare a raccontarsi a vicenda cosa stava accadendo.
-"Beh..qui si sta bene, sono socievoli per quanto capisco la loro lingua. Ho delle lezioni private per capirla meglio perché ha termini complessi a volte però basta volontà.." disse l'amica.-"Bene,bene..ma pensi di ritornare o rimarrai lì per sempre?" disse Clara speranzosa.
-"Penso che i miei vorranno scendere per le feste natalizie..non ti preoccupare ti verrò a trovare sicuro."
-"Sono contenta, mi manchi Carmen."
-"Anche tu Clara."Erano le 17 del pomeriggio e Clara si distraeva facilmente dallo studio. Prese il cellulare e navigò su alcuni social. Pensò di poter trovare diverse informazioni sul ragazzo che le piaceva,così avviò il suo animo da stalker.
-"Mhm..vediamo un po'. Istituto D'arte. Single alleluia. Ha frequentato..nah non mi interessa. Uh cos'è questa?"
Mentre scorreva sulla schermata era intenta a non lasciare qualche like indesiderato. Vide una foto di una signora che lo baciava sulla fronte. Dietro vi erano addobbi natalizi e spiccava un albero maestoso di Natale. Luci rosse,verdi e bianche si alternavano dietro le due figure e attorno li circondavano diversi regali di modeste dimensioni.
Sopra vi era una didascalia che Clara lesse a voce alta.
"Il regalo mio più grande, la luce che illuminava il mio cammino si è spenta per sempre. Anche se ormai non sei più una presenza materiale diventerai col tempo parte integrante di m'è stesso,un pezzo di cuore cucito con il filo dell'amore[...]Questo non è un addio, un giorno ci incontreremo.Ti amo mamma."Clara si sentì il cuore in gola quando lesse tutto il resto e capii che La Sign. Booker non era la sua madre biologica ed ecco della non somiglianza tra i due.
Si meravigliò di sé stessa per non averlo intuito da quando la conobbe per la prima volta.Non si accorse di aver lacrimato mentre leggeva ciò che diceva il cuore di colui che le piaceva. Pensieri dolci che erano da ammirare dalla stessa famiglia e da lui.
Preferì chiudere tutto e finire di studiare ma la sua mente era annebbiata e non riusciva a concentrarsi. Osservava il vuoto fuori dalla finestra affianco la scrivania e si chiedeva che era una ragazza fortunata. Se fosse successo una cosa del genere a lei non l'avrebbe sopportata per niente. Perché,spesso, si pensa di essere forti abbastanza per superare certe situazioni ma alla fine dei conti crolliamo dinanzi alla più futile cosa.Scese per la cena ma non toccò quasi nulla perché quelle situazioni le facevano chiudere lo stomaco anche se non accadevano a lei personalmente. Era emotiva e lo si capiva, sperava un giorno di conoscerlo fino in fondo per aiutarlo come si deve anche se sapeva di non essere granché d'aiuto.

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Trust no one #Wattys2019
أدب المراهقينClara,una semplice ragazza adolescente che frequenta un istituto d'arte. Adora il suo liceo. Amici strambi,per lo più strani,ma mai qualcuno di cui fidarsi ciecamente. #Wattys2019 Un passato oscuro alle spalle. Segreti mai detti prima. Paure e del...