Nancy
In un batter d'occhio la calda stagione caratterizzata da temperature elevate e giornate passate in spiaggia con gli amici da parte dei giovani adolescenti, era giunta al termine, lasciando posto ad un nuovo ed interminabile anno scolastico.
Un intero anno che sarebbe passato lentamente, proprio come i precedenti, fra voti pessimi in Educazione Fisica e continue frecciatine da parte dell'insopportabile Nash Grier, che sembrava ricavare una sorta di strano piacere dalle prese in giro al quale era solito sottopormi.
Quella mattina del 15 Settembre 2015, mi ero svegliata con uno strano presentimento, che mi aveva accompagnata persino durante il viaggio in macchina, insieme a mia madre, verso quello che io ero solita chiamare inferno. Mentre la radio passava i più grandi tormentoni dell'estate, appena finita per una giovane studentessa come me, mia madre canticchiava quelle melodie più che orecchiabili e la mia mentre era altrove.
I miei pensieri erano rivolti a quella notte di appena 14 giorni fa, a quell'incontro e a quel ragazzo, Cameron, che inconsciamente mi aveva salvato la vita.
Quel giorno avevo come il presentimento che qualcosa che mi avrebbe sconvolto la vita sarebbe successo ed infatti fu così, quello fu l'inizio di tutto, solo che quando varcai la soglia della scuola alle 7.55 in punto, non ne ero ancora a conoscenza, perciò non potevo far altro che far finta di niente, comportandomi come se quello fosse un qualunque giorno di scuola e cercando di passare inosservata.
Mentre camminavo per i corridoi a testa bassa, stringendo il mio materiale scolastico a me e provando a ricordare il contenuto di quella email, mandatami dal preside e contenente il mio orario, una ragazza mi si affiancò. Non dovetti neanche alzare lo sguardo per riconoscerla perché il suo profumo, più che inconfondibile, mi aveva già invaso le narici.
Chanel n° 5.
«Amélie.» puntai i miei occhi color nocciola nei suoi verdi e le sorrisi dolcemente, mentre portavo una mano ai miei capelli biondi cenere con l'intento di sistemare un ciuffo ribelle dietro l'orecchio.
«Nancy.» rispose lei, fermandosi un attimo per fingere di togliere un capello dal suo capo, in perfetto stile da gentiluomo, anni '20. In quel momento potei guardarla per bene e meravigliarmi del suo look leggermente inappropriato per la stagione.
Indossava jeans neri attillati, che mettevano in mostra le sue gambe corte ma magre. I pantaloni erano inoltre strappati in qualche punto ed a coprirgli il busto aveva una larga felpa grigia di Tommy Hilfiger, che senz'altro le aveva regalato sua zia.
Date la temperatura ancora calda a cui Miami era sottoposta non potei far altro che meravigliarmi di lei.
Lasciai che una leggere risatina sfuggisse dalla mia bocca, che coprii immediatamente con la mia mano destra, mentre con l'altra reggevo il pesante libro di storia.
«Hai saputo la novità?» riprese a parlare la mia amica, con molto entusiasmo. La sua espressione cambiò radicalmente e sul suo volto si aprì un sorriso piuttosto malizioso. Feci quasi fatica a capire ciò che mi stava dicendo date le urla dei miei compagni di scuola che, fra le mura dell'edificio, risultavano persino più fastidiose che in circostanze normali.
«Quale novità?» chiesi aggrottando le sopracciglia, mentre riprendevo a camminare verso la mia classe di storia. Non che mi importasse delle sue novità, che molto spesso riguardavano pettegolezzi frivoli su celebrità o sui più popolari della scuola, però, spinta dal mio istinto o meglio dallo strano presentimento, questa volta le diedi corda.
«C'è un ragazzo nuovo a scuola! Si chiama Cameron, è appena arrivato nella nostra città ed é del nostro anno!» esclamò lei, più che entusiasta mentre mi fissava aspettando una mia reazione. Si lasciò completamente andare ed un piccolo urlo di gioia uscì dalle sue labbra.
«Uno in più, uno in meno... Cosa cambia?» chiesi, accompagnando le mie parole con un sospiro ed un'alzata di spalle, guadagnandomi così lo sguardo stupito della mia amica.
Solo in quel momento capii che si era vestita così nella speranza di attirare l'attenzione del nuovo ragazzo.
Chiacchierando, arrivammo rapidamente all'aula dove si sarebbe svolta la mia prima lezione dell'anno.
Mi fermai qualche secondo sulla soglia, alla ricerca del posto migliore.
Scrutai attentamente tutti i banchi presenti nell'aula, provando ad ignorare quanto la classe fosse messa male, prima di prendere posto in seconda fila, dove sarei stata lontana dai secchioni ed ancor più lontana dagli sbruffoni dell'ultima fila.
Amélie si sedette accanto a me iniziando a parlare di come avesse trovato il ragazzo su Instagram e di quanto fosse bello. Feci finta di ascoltarla mentre sistemavo tutto il necessario per la lezione sul mio banco ed appuntavo la data della lezione sul quaderno.
«Hey!» esclamò lei ad un certo punto, intenta ad attirare la mia attenzione, mentre con una mano provava a sistemare i suoi capelli neri.
Alzai rapidamente lo sguardo e la vidi mimare un è lui, prima di lanciare uno sguardo piuttosto agitato verso l'ingresso della classe.
Per accontentarla, presi un respiro profondo e mi voltai verso la direzione da lei indicata, con l'obbiettivo di guardare questo Cameron.
Non potei credere ai miei occhi quando alzai lo sguardo sul ragazzo in piedi sul ciglio della porta, che giocava con il bordo della sua t-shirt nera.
«Lo conosco...» fu l'unica cosa che riuscii a dire in un sussurro.
Scusate se questo capitolo é brutto, ma davvero non avevo molta ispirazione. L'ho iniziato a scrivere oggi e l'ho finito adesso.
Spero comunque che vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
Potrebbe sembrare da FanFiction banale questo inizio, ma fidatevi, non lo sarà!
effi💗
STAI LEGGENDO
How To Save A Life » Cameron Dallas
Fiksi PenggemarCameron e Nancy non potrebbero essere più diversi l'uno dall'altra. Uno amichevole e simpatico, é appena arrivato in città ed ha già la cosiddetta "fila di ragazze" ai suoi piedi, l'altra timida ed emotiva, continuamente esclusa dai coetanei per rag...