6. "Porta un'amica"

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Nancy

Una volta seduta, in quello che per anni era stato il mio tavolo alla mensa, non dovetti aspettare molto, fissando il triste tavolo rovinato color blu, prima che Amélie mi raggiungesse.

Teneva stretto fra le mani, dalle unghie ben dipinte di rosso, il tipico vassoio rosso della mensa e si stringeva a sé nella sua giacca, anche essa color rosso acceso, che non faceva altro che mettere in risalto i suoi capelli neri di media lunghezza. La ragazza si sedette davanti a me con un sorriso ampio in volto, un sorriso malizioso che sapevo bene essere portatore di pessime notizie.

«Sputa il rospo.» mormorai con fare incerto, mentre il mio sguardo freddo era fisso nei suoi occhi azzurri, ricchi di pura gioia. Presi poi la mia forchetta di plastica bianca iniziando ad infilzare le foglie di insalata contenute nel mio piatto, con fare svogliato.

«Indovina chi è stata invitata da Taylor Caniff alla festa di Venerdì sera?» chiese altezzosamente, mentre il sorriso dipinto sul suo volto si faceva ancora più ampio. Passò una mano fra i suoi capelli neri e li sistemò rapidamente, con fare nervoso mentre sbatteva rapidamente le palpebre.

Non potei fare a meno di alzare gli occhi al cielo e mormorare. «Non tu, ti prego.»

Vidi la mia migliore amica sbuffare ed abbassare lo sguardo. Si sistemò la gonna e si mosse sulla sedia della mensa in cerca di una posizione migliore e più comoda, poi mi guardò con fare sorpreso. «Perché dici così? Taylor è fra i più popolari della scuola e noi siamo state invitate alla sua festa! Non è una notizia magnifica?»

Alzai le sopracciglia alle sue parole ed inghiottii rapidamente il boccone appena messo in bocca, prima di alzare lo sguardo incredula. «Noi? Qui qualcosa puzza di marcio e non è il cibo schifoso della mensa.»

«Beh, non ha detto proprio tu e Nancy, ha detto: sei invitata e porta un'amica!» si corresse la mia amica, alzando le spalle in segno di poco interesse, prima di continuare il suo monologo su quanto fosse pazzesco il sorriso che il ragazzo le aveva rivolto.

Forse non aveva ben chiaro cosa quell'invito e soprattutto quella festa, avrebbe dato luce.

«E perché ti avrebbe invitata? Non ti ha mai parlato prima d'ora.» dissi con fare scettico, mentre mi stringevo a me, tornando a mangiare la mia misera insalata. Non alzai lo sguardo, anzi.

Non avevo decisamente voglia di subirmi altre delusioni in campo amoroso della mia migliore amica, perciò pensavo che fosse meglio farle aprire gli occhi sin dal principio.

«Potrebbe avermi notata di recente ed io avergli fatto un lavoretto...» rispose la ragazza, mentre le sue guance, ricche di lentiggini, si tingevano stranamente di rosso. Il sorriso sul suo volto sembrava non avere l'intenzione di sparire, mentre lei si sistemava per l'ennesima volta la gonna che stava indossando. «Credo di piacergli...» aggiunse poco dopo, mentre abbassava lo sguardo.

«Sei seria? Un ragazzo che ti invita ad una festa solo dopo un favore sessuale, è interessato al tuo corpo, non alla tua persona.» dissi con fare determinato, alzando un sopracciglio con fare sospettoso, prima di sospirare e scuotere la testa.

«Come poteva amarvi prima? Non mi aveva mai vista e...» iniziò a parlare la mia amica, ma io non la ascoltai, troppo presa dalla notifica Facebook che aveva appena fatto illuminare il mio telefono.

Cameron Dallas: Ci vedremo sul tetto della casa anche a questa festa? Attenta però, Taylor non ha una terrazza lassù (;

Capitolo corto... Brutto... Di passaggio... In ritardo...

Mi odierete sicuramente e mi dispiace molto ma non mi sono sentita per nulla bene.

Comunque... Voi chi vedreste bene nei panni di Nancy? E di Amélie?

Come sempre fatemi sapere cosa pensate del capitolo, amo le vostre opinioni.

Ci vediamo la prossima settimana con un capitolo più lungo!

Fede🌈

How To Save A Life » Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora