17. Una serata fra ragazze

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Nancy

«Farai bene ad avere delle notizie scottanti.» Furono queste le parole aspre che Amélie mi rivolse mentre varcava la soglia della mia abitazione, la sera stessa della mia uscita con Cameron.

L'espressione sul suo volto, dalla fronte corrugata alle labbra strette fino a formare una sola linea, trasmetteva puro fastidio. La ragazza era avvolta in un vestito rosso abbastanza scollato da mostrare il piccolo neo che aveva appena sotto il seno ed abbastanza aderente da mettere in risalto le curve del suo corpo. Stretta in un pugno, teneva la maniglia di un borsone bianco dall'aspetto pesante che faceva, infatti, pendere la mia amica leggermente da un lato.

Non potei fare a meno di rivolgerle uno sguardo confuso davanti a tanto malumore.

Alla mia reazione, Amélie si limitò a guardarmi con le sopracciglia alzate e a lasciare cadere con un tonfo il borsone sul pavimento, stanca di portare il suo peso. «Dovevo andare al cinema con Taylor stasera, o forse lo hai dimenticato?»

Schiusi le labbra rosee, ancora coperte da un velo di gloss, a quelle parole. Mi morsi il labbro inferiore prima di abbassare lo sguardo. «Fidati, sarai felice di non essere andata a quell'appuntamento dopo aver sentito ciò che ho da dirti.»

Camminai verso il grande divano posto proprio in salotto, grata che mia madre avesse scelto proprio quella sera per una rimpatriata con le amiche del liceo. Una volta seduta sulla pelle bianca che lo componeva osservai la mia amica.

Giocavo con le mie mani con fare nervoso; come avrei dovuto riferirle l'accaduto?

Vidi un sorrisetto spuntare sul volto della mia migliore amica non appena il suo sguardo cadde sui pacchi di M&M's e di altre caramelle poggiati sul divano. «Approvo.»

Lasciai che una leggera risata sfuggisse dalle mie labbra davanti a quel comportamento.

Amélie si sedette accanto a me, abbassando il vestito sulle sue cosce e poco dopo, sorridendo leggermente, mi chiese: «Allora, parlami del tuo appuntamento con Cameron. Avete scopato?»

Prese in mano un pacco giallo delle sue caramelle preferite e senza complimenti lo aprì. Estrasse un m&m's blu e lo portò rapidamente alle labbra. In poco tempo un dolce profumo si diffuse in tutta la stanza.

Spalancai gli occhi davanti a quella domanda e boccheggia persino qualche secondo a causa della sorpresa. Poi, mi sbrigai a rispondere: «Cosa? Certo che no.»

Alle mie parole, la ragazza accanto a me alzò gli occhi al cielo. Si voltò in modo da guardarmi ed avere un confronto faccia a faccia. «Parli della possibilità di andare a letto con Cameron come se fosse la cosa peggiore del mondo... Insomma, è un bel ragazzo e con te è stato gentile.»

«Gentile?» Mi affrettai a rispondere, sempre più incredula. Ogni volta che si trattava di ragazzi, Amélie sembrava provenire da un pianeta diverso ed avere sempre un'opinione totalmente diversa dalla mia. «Mi tratta come una nullità ogni volta che un suo amico è nei paraggi.»

«E allora? Quando siete soli come ti tratta?» Chiese mordicchiandosi il labbro inferiore in modo da trattenere un sorrisetto malizioso. «Abbastanza gentile?»

«Non fare quella faccia con me, è solo un amico.» Le puntai un dito contro prima di affondare la mia mano nel pacchetto di m&m's ed iniziare anche io a mangiarli. «Anzi, un conoscente.»

«Quindi non vi siete neanche baciati?» Chiese la mia migliore amica aggrottando le sopracciglia.

Notai un'espressione divertita sul suo volto. Alzai così gli occhi al cielo. «No, niente di niente. Abbiamo solo parlato.»

«Che appuntamento noioso...» Borbottò lei alzando gli occhi al cielo prendendo il suo telefono in mano. «Mi dispiace dare buca a Taylor, ma gli uomini amano le donne che si fanno desiderare, no?»

«Non era un appuntamento!» Lasciai che un sospiro fuoriuscisse dalle mie labbra a quel nome.

Taylor.

Non potevo assolutamente starmene zitta.

«Amélie...» Presi un respiro profondo mentre uno strano silenzio calava fra di noi.

La ragazza alzò gli occhi dallo schermo del telefono all'udire del suo nome. «Sì?»

Mi morse il labbro inferiore mentre la tensione si faceva spazio nel mio corpo. «Cameron mi ha detto una cosa su Taylor che penso sia giusto tu sappia.»

La ragazza dai capelli neri ridacchiò, divertita dal modo veloce nel quale avevo pronunciato quelle parole. Una risata che fece sì che l'agitazione nel mio corpo aumentasse sempre più.

«Dimmi tutto.» Posò il telefono accanto al suo vestito. Posò lo sguardo sulle sue mani e si morse il labbro inferiore mentre toccava lo smalto rovinato. «Però in fretta, ho portato la borsa con gli smalti.»

«Amélie, è una cosa seria. So che ti ferirà ma mantieni la calma un attimo.» Vidi la ragazza aggrottare le sopracciglia e guardarmi con fare confuso. «Beh, è complicato da spiegare ma... Cameron mi ha detto che Taylor ha una fidanzata da circa otto mesi: si chiama Cleo.»

«Cosa?» Fu tutto molto veloce, la mia amica era in piedi con un'espressione più che sorpresa in volto. «Deve aver sbagliato persona. Il mio Taylor non... Non è un traditore.» A queste parole seguì una risatina nervosa.

Sospirai mentre mi alzavo. Le presi le mani e le strinsi mentre la guardavo con fare confortante. «Fammi finire, ti prego. So che fa male e farà ancora più male andando avanti ma devi sapere tutto.»

A quelle parole Amélie non poté fare a meno di annuire. Prese nuovamente posto sul divano ed accavallò le gambe iniziando, poco dopo, a giocare con le mani con fare nervoso. Forzò un sorriso. «Scusa, dimmi tutto...»

La gioia nel suo volto era sparita del tutto. Le sue sopracciglia erano aggrottate, le labbra strette in una linea sottile e le mani, dalle bocche bianche, avvolte attorno al tessuto del suo vestito.

Alzai lo sguardo sul suo volto e mi soffermai ad osservare gli occhi, pieni di lacrime, mentre prendevo un respiro profondo. Mi ritrovai quasi a sussurrare le altre parole avendo paura che pur il minimo suono potesse disturbare il fragile equilibrio che si era creato nella stanza. Temevo che anche il più piccolo dettaglio, in quell'istante avrebbe fatto crollare Amélie. «Cameron mi ha detto che Taylor sta facendo una specie di gara con gli altri del gruppo di Nash. Il vincitore è quello che... conquista più ragazze.»

Non mi sarei mai aspettata la reazione che seguì...

Guess who's late again?

PROPRIO IO!

Mi dispiace, questo capitolo è corto e di passaggio, semplicemente sono davvero stanca e tutte le giornate sembrano passare così rapidamente... Non ho mai tempo di scrivere, purtroppo.

Secondo voi quale sarà la reazione di Amélie?

Succederanno un bel paio di cose mooolto presto perciò tenetevi pronti.

Vi ricordo che non c'è ancora stato l'homecoming🌚

Fatemi sapere, come al solito, cosa pensate nel capitolo.

Spero davvero di aggiornare al più presto!

F💞

Ps. Sto programmando una storia piuttosto... particolare, su Nash. Non siete curiosi di sapere di cosa si tratta?

How To Save A Life » Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora