Jungkook entrò nella cella del suo nuovo "amico" e fece una smorfia disgustata alla vista della stanza: era bianca, troppo illuminata, molto piccola. Puntò poi lo sguardo sul ragazzo dai capelli castani che si trovava seduto sulla piccola brandina nell'angolo della cella più lontano dalla porta; le mani bloccate da un paio di manette.
"Ciao" gli disse, senza ottenere risposta. "Io sono Jungkook, non mi hanno detto come ti chiami, puoi dirmelo tu?" continuò, ma ancora una volta l'altro ragazzo lo fissò con le labbra serrate, deciso a non parlargli e a riservargli lo stesso trattamento degli altri.
Il moro si sedette a terra, di fronte a lui. "Va bene, vorrà dire che ti chiamerò come mi capita... Senti, a te non dà fastidio tutto questo bianco? Rincoglionisce anche te o sono io che ho problemi?"
Il maggiore tra i due annuì con la testa e fece un piccolo sorriso, tornando poi a fissare la telecamera. L'altro, notando dove guardava, iniziò a sua volta a guardare il piccolo strumento. "Hey, ragazzi, se ci cambiate di stanza forse potrei pensare di darvi una mano" annunciò rivolgendosi a chi li osservava da dietro gli schermi di sorveglianza.
Pochi secondi dopo la cella si aprì, rivelando un uomo della sicurezza che si avvicinò a Taehyung e lo fece alzare poco garbatamente. "Vi diamo una stanza migliore, ma devi combinare qualcosa, Jungkook" uscì dalla cella e portò i due in un'altra stanza sui toni più scuri, un po' tristi.
"Questa è perfetta!" esclamò Jungkook battendo le mani quando la guardia uscì dalla cella per lasciarli soli.
Il ragazzo dal nome sconosciuto andò a sedersi su una scricchiolante sedia in un angolo della stanza, snobbando completamente la branda. "Allora tizio, perché ti hanno preso?"
Silenzio.
Sbuffò e si inginocchiò di fronte alla sedia, portando una mano sul suo ginocchio. "Vuoi che ti levo le manette?" il ragazzo lo guardò, poi annuì. "Tu rispondi ad una domanda ed io te le levo. Affare fatto?" chiese, ricevendo un'occhiataccia dal castano, che poi annuì ancora.
"Bene" sorrise. "Come ti chiami?"
Rimase in silenzio per qualche secondo, svuotando i suoi occhi di ogni traccia vitale. "Hoseok" rispose poi.
Jungkook sorride e fece per togliergli le manette, ma le strinse di più, facendogli male. "Bugiardo" sussurrò al suo orecchio. "Tic-Tac,Tic-Tac. Il tempo scorre.. Come ti chiami?" Ripeté.
L'altro rimase in silenzio e mosse le mano davanti al suo volto, come a dirgli di levare le manette.
"Non ti leverò le manette se prima non mi dici come ti chiami. E voglio il tuo nome vero, intesi?"
Il maggiore sospirò, stanco. "Taehyung, mi chiamo Taehyung"
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Ecciao!
Mi scuso se ieri non ho aggiornato ma ovviamente mi sono ridotto a studiare all'ultimo.. O almeno ci provo *coff*
E quindi non ho avuto tempo.Coomunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e pls, ditemi che non sono l'unico ad avere ancora una marea di compiti da fare
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─ torture [HIATUS]
Fanfiction"Non ho niente da confessare. Io non so nulla." "Mi costringi ad usare le maniere forti, Taehyung..." Dove Taehyung viene catturato dalla polizia e Jungkook, un detenuto particolare, deve farlo confessare. •boyxboy •smut •roba illegale because why...