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Il minore dei due ragazzi aprì di scatto gli occhi. "Cosa...?" chiese confuso guardandosi alle spalle. 

L'uomo che aveva fatto irruzione nella cella strattonò Jungkook e lo spinse con violenza in un angolo della stanza. "Che merda è questa, eh?! Sei una troia Jungkook, tu ora rimani qui fermo e vedi come si prendono davvero le informazioni da uno schifo come quello" disse duramente, urlandogli contro. Si girò verso il castano e lo fece alzare prendendolo dalla maglia, poi lo spinse sulla sedia nell'angolo opposto della stanza. 

"Hey! Ma che cazzo fai!" Gridò Jungkook mentre il maggiore alzava confuso lo sguardo sulla guardia. "Vi ho già portato un nome, dovete lasciarlo in pace!" Continuò, spingendo l'uomo lontano da Taehyung.

Questo si voltò di scatto e prese il moro per il colletto. "Ma questo non ti autorizza a fartela con questa merda! Non sei nella posizione di chiedere eppure stai chiedendo di non fargli del male; non sei nella posizione di contestare eppure stai contestando" lo spinse contro il muro, poi riprese. "Ora, o stai qui e vedi come si fa il tuo lavoro, oppure esci, abbandoni il caso di questo schifo e ci penso io a te" ghignò malignamente colpendo il ragazzo con un pugno allo stomaco, e rivolse ancora una volta l'attenzione all'altro.

Taehyung, che era rimasto immobile per tutto il tempo, guardò il più piccolo a terra, confuso e spaventato, mentre la guardia si avvicinava a lui. Lo prese per i capelli e gli fece sbattere la testa contro il muro alle sue spalle. "Ora tu parlerai" disse, ma non ottenne risposta.

Jungkook alzò lo sguardo su di lui, tenendosi lo stomaco con una mano. "Lui non parlerà, lo capisci?! Le tue stupide torture lo distruggeranno soltanto! Non ti dirà niente!" Si rimise faticosamente in piedi. 

"Voglio sentirti parlare, piccolo, sporco, detenuto" continuò, ignorando il giovane e dando un pugno sulla guancia a Taehyung. "Santo cielo, sai che fai ancora più schifo di quello lì?" ridacchiò guardando per un attimo Jungkook. "E lo sai perché?" prese il suo volto tra le mani, stringendo la presa sulla ferita appena creata. "Eh? Lo sai? Perché tu sei la sua sudicia troia. E adesso parla, merda!" urlò ancora, colpendolo in pancia.

Il castano cercò di prendere aria e sussurrò qualcosa con voce rotta dal dolore.

"Vedi? Sta parlando" disse la guardia, rivolgendosi a Jungkook. "Cosa stai dicendo eh?" avvicinò il volto alle sue labbra per sentirlo.

"Lui.." annaspò in cerca d'aria. "Jungkook... non è uno schifo..." riuscì a mormorare alzando lo sguardo sull'uomo.

Immediatamente gli occhi di Jungkook si riempirono di lacrime. "Basta..." guardò le telecamere. "Questi non erano gli accordi! Se non lo fermate io lo ammazzo. Lo ammazzo, avete capito?" disse indicandolo,  continuando a fissare le tre telecamere della stanza, una alla volta.

L'uomo ribollì di rabbia e sputò addosso al castano. "Mi sto incazzando" si girò e in un paio di falcate raggiunse l'altro ragazzo. "Tu devi stare zitto!" lo spinse contro il muro. "Non hai capito che se non taci il caso te lo leviamo e poi ti ammazziamo l'amichetto?" gli diede l'ennesimo pugno nello stomaco, lo lasciò cadere a terra e ne approfittò per dargli un forte calcio. "Ora taci" tornò da Taehyung e lo spinse sul pavimento. "PARLA"

Il castano restò in silenzio e si limitò a guardarlo dal basso.

La guardia ripeté il gesto e diede un calcio anche a lui. "Non vuoi parlare eh?" prese dalla cintura un teser. "Va bene" si piegò e azionò l'oggetto nel fianco di Taehyung, facendolo urlare.

Jungkook, sentendo il grido di dolore del maggiore, tentò di urlare e controbattere, ma riuscì ad emettere solo un debole suono strozzato. "Ti prego..." disse in un sussurro, ritrovandosi a piangere. "Ti prego non fargli male..." 

L'uomo rise senza levare l'aggeggio dal suo fianco. "Vedo che ti piace, eh. Ora hai intenzione di dirmi dove si trovano i tuoi amici?" chiese allontanando l'oggetto. Ancora una volta, nessuna risposta giunse alle sue orecchie. "Capisco..." lo colpì con il teser sul labbro, spaccandoglielo. "Parla Taehyung"

Il maggiore sentì del liquido caldo bagnargli anche l'interno della bocca. Alzò gli occhi sull'uomo e scoppiò a ridere. "Io non lo so!" iniziò. "Non lo so!" urlò tra le risate.

Sentendolo ridere Jungkook smise di piangere e lo guardò con gli occhi sbarrati, preoccupato e spaventato allo stesso tempo.

La guardia lo fissò disgustato e gli diede un ultimo calcio, mentre il ragazzo continuava a ridere a squarciagola tenendosi la pancia con le mani. "Buona fortuna con questo pazzo. Non riuscirai a fare molto, morirà prima di poter dire un altro nome se continua così. Lascialo a digiuno e non azzardarti a dargli cure mediche. Puoi anche tornare nella tua cella ora" disse al moro, per poi uscire.

"Ciao!~" gli urlò dietro il più grande, sorridendo ampiamente. 

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Se a qualcuno interessa, ho pubblicato una Namjin~
(slow updates)

Ily♥




─ torture [HIATUS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora