─ torture [HIATUS]

-21-

[HEH U KNOW]

"Come ci si sente, Kookie?" chiese il maggiore a pochi millimetri dalle sue labbra, mentre portava la mano sull'intimità del più piccolo e faceva con il dito dei cerchietti sulla punta.

Jungkook si morse forte il labbro. "De-devo venire" balbettò soffocando un gemito. "Fammi venire"

"Non mi hai risposto" ribatté l'altro, prendendo in mano l'erezione e iniziando a massaggiarla lentamente. "Come ti senti?" chiese ancora, posando le labbra sul suo collo per lasciarci una lunga scia di delicati baci. Intanto, la sua mano aumentò la velocità dei movimenti.

"Be-bene" rispose gemendo e aggrappandosi alla sua schiena, nuovamente vicino al culmine.

Il maggiore passò la lingua dietro il suo orecchio. "Solo bene?" sussurrò con voce profonda, facendo rabbrividire l'altro.

"Benissimo, h-hyung" disse sforzandosi di non gemere e inarcando la schiena. "Sono come in p-paradiso"

Il maggiore sorrise e aumentò la velocità dei suoi movimenti. Jungkook sussurrò il suo nome ripetutamente, con gli occhi chiusi, in preda al godimento; poi, con un gemito più forte degli altri, venne nella sua mano.

Taehyung si allontanò leggermente e leccò via felice il liquido dalla sua mano. Jungkook, intanto, si tastò il petto, cercando di regolare il battito cardiaco e il respiro.

Il maggiore si chinò e gli lasciò un dolce bacio a stampo. Il moro gli accarezzò una guancia, guardando la sua ombra. "Quanto vorrei che la nostra vita fosse normale" mormorò improvvisamente triste.

"Cosa c'è di bello nella normalità?"

"Poter andare a cena fuori, poterti offrire un gelato, abbracciarti quando mi va, baciarti quando dici qualcosa di bello, visitare posti, avere un letto dove dormire assieme quanto ci pare. Nessuno che ci osserva o ascolta, nessuno che mi impedisce di esprimerti affetto. Nessuno che ti fa del male. Non essere rinchiusi in due celle, sentire il sole contro la pelle e il vento tra i capelli.." fece una pausa. "Mi piacerebbe, Tae. Provare tutto questo con te"

Il maggiore sospirò. "Io sono una persona persa, andata, spiritata, fottuta. Una di quelle persone che non incontri per strada per caso. Sarei fuori luogo e tu ti stancheresti di me. A volte è solo la paura di rimanere soli a farti credere di voler restare con qualcuno; ma se quel qualcuno è così diverso allora il tuo interesse si tramuterà in frustrazione"

"Quindi mi lascerai? Una volta usciti da qui te ne andrai perché sei 'fuori luogo'?"

"Jungkook io..io non so quello che farò uscito da qui. Ora quello che voglio è stare con te. È ovvio che non voglia lasciarti, solo uno stupido ti lascerebbe. In parte sta a te; se tu sei sicuro di voler stare con me, anche fuori da qui, allora io non posso essere più felice. Ma deve andarti bene il fatto di vivere un po' a sorpresa. Sei disposto a stare con un pazzo? Sei disposto ad essere pazzo con me?"

Il minore gli accarezzò i capelli. "Lo sono, Tae"

Taehyung sorrise e gli colpì delicatamente il naso con il proprio. "Allora tranquillo, non ti lascio" disse lasciandogli un bacio sulla fronte.

"Tanto ti avrei ritrovato"

"Sì? E come?" sorrise divertito.

"Probabilmente avrei iniziato a girare per le strade gridando il tuo nome. E alla fine sarei stato arrestato di nuovo.. e.." sospirò frustrato.

"Okay, non pensarci. Non c'è bisogno che mi cerchi, sarò sempre con te. Non ti porteranno mai in prigione di nuovo. È una promessa, Kookie" lo rassicurò il maggiore. "Ora dovrei tornare al mio posto" sbuffò e si alzò.

Il minore sussurrò un triste 'okay' e lo accompagnò alla porta.

"Ciao" disse Taehyung, stampandogli un bacio veloce e ritornando nella sua cella.

Jungkook sorrise e chiuse la porta, andando poi a sdraiarsi sulla brandina. "Ah~" si portò le mani sul cuore.

Il castano, nell'altra stanza, si distese sul lettino con un grande sorriso. "BUONANOTTE KOOKIE!" urlò, per poi chiudere gli occhi ed addormentarsi poco dopo.

"BUONANOTTE TAE!" gridò il piccolo in risposta, mettendosi a dormire.

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Per una volta ho mantenuto la mia promessa di aggiornare..