Capitolo 3

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Prima di iniziare il capitolo, ringrazio tutte le persone che stanno leggendo il mio libro, davvero, GRAZIE! E in particolare ringrazio alicechigiotti per essere la prima ad aver votato la mia storia e Valepotter24 e @jejej87 ad essere stati i primi a mettere la mia storia nei loro elenchi di lettura. Con questo, buona lettura!

Quando quella mattina mi ero svegliata, non avrei mai pensato che quando sarei arrivata a scuola avrei trovato un pullman sfasciato e ricoperto di sangue. Sinceramente non sapevo neanche cosa pensare, speravo solo che la persona, il cui sangue era su quelle pareti, si stesse riprendendo, anche se mi sembrava impossibile.

In quel momento mi trovavo con Allison, stavamo camminando verso la prima ora di lezione, quando lei e Scott si scontrarono nel corridoio.

"Mi hai spaventata a morte" disse Allison ridendo nervosamente.

"Tutto ok?" le chiese Scott preoccupato. Prima che Alli, però, potesse rispondere mi intromisi nella loro conversazione.

"Io vado, meglio non fare tardi con Harris, noi due ci vediamo dopo a mensa. Ciao Scott!"
dissi infine rivolgendomi al ragazzo di fianco alla mia nuova amica.

Dopo i miei saluti andai direttamente verso l'aula di chimica, il professore che la insegnava era Harris e dovevo ammettere che fosse molto antipatico. Non se l'era mai presa con me perché non gli avevo mai dato una ragione per farlo, mentre con Scott e Stiles se fosse per lui li avrebbe già uccisi con qualche strana sostanza chimica delle sue. L'unica cosa positiva invece di avere alla prima ora una materia scientifica era che anche Stiles fosse presente in quella classe.

"Attenzione! È il preside che vi parla, vi starete chiedendo che cosa sia successo ieri sera ad uno dei nostri scuolabus, la polizia sta lavorando per scoprirlo, nel frattempo le lezioni si svolgeranno come da programma. Grazie" dopo il discorso del preside e un lamento ufficiale degli studenti perché le lezioni si sarebbero svolte, entrai finalmente nella classe di Harris per vedere Stiles già seduto in un banco. Sinceramente la voglia di sedermi vicino a lui era tanta, ma dato che c'era già un ragazzo, optai per mettermi nel banco dietro quello di Stiles.

"Ciao Stiles, come va?" gli chiesi impaziente e con le farfalle allo stomaco aspettai che mi rispondesse. Non riuscì a non mordermi il labbro ed indugiare sulle sue labbra più del previsto prima che mi rispondesse.

"Ciao Lil, i-io st-sto b-bene e te?" mi chiese balbettando, adoravo quando balbettava. Forse lui lo trovava del tutto stupido ma io lo trovavo dannatamente adorabile, non c'era una sola cosa che non mi piacesse di Stiles Stilinski.

Ogni volta che lo guardavo, il mio cuore batteva sempre più forte, non potevo farci nulla ormai avevo una folle e completa cotta per lui.

"Quando finirà quest'ora starò meglio, non sopporto proprio Harris" gli ammisi ridacchiando nervosamente.

"Almeno lui non ti odia, mentre tra me e lui non scorre buon sangue" replicò nervoso.

"Si, l'ho notato" dissi ridendo e anche lui si mise a ridere.
Avrei voluto registrarmi la sua risata e ascoltarla ad ogni ora. Sentivo in lui, inoltre, la confidenza che cresceva sempre di più nel tenere una conversazione con me. Stava per aprire bocca quando gli ultimi studenti entrarono in classe e la campanella di inizio lezione suonò.

Portai la mia attenzione verso Harris che stava entrando a testa alta in classe, come se lui fosse stato il comandante e tutti noi i suoi pupazzetti da trattare a suo piacimento.

"Signor Stilinski" lo richiamò il professore di chimica quando lui e Scott cominciarono a sussurrarsi qualcosa alle orecchie "per lei questo è parlare sottovoce, dovrebbe togliere le cuffie di tanto in tanto" continuò a parlare Harris con tono di superiorità.
Dato che ero dietro Stiles, non riuscì a vedere la sua espressione ma non pensavo fosse stata una delle sue più felici.

Innocent | Stiles Stilinski (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora