Capitolo 13 ✔️

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"Oh, si. Così prima tu... prima io? Lillian, sei sconcia" Stiles continuava a russare e a ridacchiare nel sonno. Non sapevo neanche come aveva fatto ad addormentarsi in quellle scomode sedie d'attesa dell'ospedale.

Ero stata lì tutto il week-end, tranne le volte che andavo a casa per cambiarmi e lavarmi. Stiles mi aveva fatto sempre compagnia, accompagnandomi a casa quando ce n'era bisogno e all'ospedale per andare a trovare Lydia. Ormai la mia migliore amica si era svegliata, non sapevamo ancora cosa le sarebbe successo e se le sarebbe successo qualcosa. Per noi tutto questo era del tutto nuovo.

Comunque ero andata a prendere un caffè per me e il mio ragazzo, non avevamo dormito tanto quel week-end, mi faceva ancora strano chiamarlo 'il mio fidanzato' ma mi piaceva. Ad Allison e Lydia avevo già raccontato tutto, la mia amica dai capelli mori era felice per me, mentre la mia migliore amica era sorpresa del fatto che non avevamo ancora fatto sesso. Tipico da lei. Le cose tra Allison e Scott invece andavano bene, tralasciando il fatto che si dovevano vedere di nascosto. Erano stati scoperti da Chris Argent mentre i due innamorati si baciavano nella macchina di Scott. Diciamo che è finita con il padre di Allison che ha puntato una pistola minaccioso alla testa del giovane lupo mannaro e ha detto ad Allison che non si potevano più vedere.

"Davvero? Sono sconcia?" gli chiesi quando ormai si era svegliato porgendogli il caffè.

"C-cosa?" mi chiese imbarazzato facendo finta di niente, alzai gli occhi al cielo e ridacchiai divertita.

"Puoi anche non sognarle quelle cose, se me lo chiedi io per te mi toglierei la maglietta" gli feci sapere innocentemente bevendo un sorso del mio caffè. Stiles che anche lui stava bevendo, a quell'affermazione mandò la sua bevanda di traverso iniziando a tossire rumorosamente.

Lillian 1, Stiles 0.

***
Io e Stiles eravamo alle macchinette a prendere delle Reeses, quando il pacchetto si sbloccò a metà.

"Non ci credo" esclamò il ragazzo di fianco a me iniziando a scuotere la macchinetta che dopo un po' di tentativi ancora non scendeva.

"Lascia stare Stiles" gli consigliai, ma da testardo che era, iniziò a scuotere la macchinetta più forte facendola cadere, perfetto!

"Complimenti genio" scossi la testa divertita ma con un leggero tono di rimprovero.

Ad un tratto sentimmo un urlo di una ragazza conosciuta provenire da una camera.

"Lydia" compresi ed iniziai a correre verso la stanza, dove la ragazza era ricoverata, con Stiles che mi seguiva.

"Lydia" chiamò questa volta Stiles. Arrivammo davanti la porta della camera allo stesso tempo del padre della mia migliore amica che chiamava quest'ultima e la madre di Scott.

"Che cosa è successo?" si chiedeva confusa mentre io e Stiles, ci facemmo strada tra i due adulti e corremmo verso il bagno. Fui la prima ad entrare, velocemente scostai le tende della vasca, ma nessun segno di Lydia, quando però mi girai alla mia sinistra e vidi la finestra spalancata capì subito.

La mia migliore amica era scappata.

***
"Stiamo cercando una ragazza dai capelli rossi"-si rivolse lo sceriffo ad un poliziotto che velocemente si allontanò-"qualche particolare?" chiese il signor Stilinski al padre di Lydia. Io ed il mio fidanzato che li avevamo seguiti, avevamo ascoltato tutta la conversazione, così a quel punto mi intromisi.

"Alta 1.60, occhi verdi, carnagione chiara e i capelli sono sul rosso-fragola" informai lo sceriffo.

"Grazie Lillian"-mi disse il signor Stilinski prima di rivolgersi a Stiles-"vieni qua" gli disse prendendogli il retro del collo ed allontanandolo a noi.

Innocent | Stiles Stilinski (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora