Capitolo 24 ✔️

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SEQUEL GIÀ USCITO. LO TROVATE NEL MIO PROFILO, COMUNQUE SI INTITOLA ANGELIC~ STILES STILINSKI (2).

Veramente entusiasta di aver finito questo libro e iniziare il secondo.
Godetevi il capitolo,
Giorgia🌸

"Parlerò con il medico legale per capire che è successo a Jackson. Ho terminato la descrizione di Stiles. La sua jeep è ancora nel parcheggio significa... non so che significa. Sentite, se rispondesse al telefono, se rispondesse all'email, se qualcuno di voi dovesse vederlo-" lo sceriffo aveva la voce spezzata preoccupato per suo figlio mentre io continuavo a guardare il vuoto davanti a me.

Stiles era scomparso e Jackson era morto.

"La chiameremo" finì Isaac per lui.

"Probabilmente tutta quell'attenzione su di lui l'ha spaventato. Lo troveremo" Scott cercò di confortare lo sceriffo, ma sapevamo che non era questa la ragione per cui Stiles non si trovava.

"Si. Ci vediamo d'accordo?" neanche lo sceriffo sembrò tanto convinto dalle parole di Scott e successivamente se ne andò via dallo spogliatoio maschile, io neanche salutai Scott ed Isaac che mi precipitai fuori dalla scuola.

Quando entrai in macchina non ebbi tempo di avviare il motore che scoppiai in un pianto rumoroso.

Stiles non c'era. Stiles era scomparso.
Solo ora mi accorgevo di quanto lo amassi, di quanto ero follemente innamorata di Stiles Stilinski. Solo quando veniva portato via da me dovevo accorgermene?

"Stupida" urlai arrabbiata con le lacrime che scivolavano per le mie guance dando un pugno al volante davanti a me.

Feci partire la macchina e mi diressi subito a casa mia, nel caso avesse avuto bisogno di me io sarei stata lì ad aspettarlo.

Quando entrai a casa, corsi subito su per le scale. E se Stiles si fosse fatto vedere e lo sceriffo si fosse dimenticato di avvisarmi?
Non potevo permettermelo, così mi misi con la testa appoggiata alla finestra guardando la camera di Stiles. Le tende però mi coprivano la visuale facendomi sospirare affranta.

Speravo che la luce di camera sua si accendesse, lui entrasse e scostasse le tende. Che all'inizio fosse indaffarato con la sua roba ma poi che alzerebbe lo sguardo e mi guardasse mandandomi uno dei suoi caldi sorrisi che tanto mi piacevano.

Erano passate poche ore dalla sua comparsa ma già mi mancava tutto di lui, non sapere, poi, dove fosse o se stesse bene, erano un duro colpo. La pancia mi faceva male come se ci avessi un macigno sopra e continuavo a mordermi il labbro spaventata da tutte le scene macabre che mi passavano per la testa.
Non riuscivo a scacciare i pensieri di lui da solo, magari al buio. Non riuscivo a togliermi dalla testa l'idea che era troppo tardi, troppo tardi per confidargli i sentimenti che provavo per lui.
Speravo che fossero solo congetture, che in realtà Stiles stesse bene ed aveva ragione Scott. Magari si era solo spaventato da tutta l'attenzione che aveva ricevuto.
E se non fosse così? Se veramente Stiles era in pericolo?
Non potevo farci niente, era come essere paralizzata. Non sapevo dove fosse, non potevo aiutarlo. Mi sentivo così inutile a rimanere a guardare una stupida finestra e, per giunta la vista fosse pure bloccata da delle tende, non potendo fare altro.

Il mio telefono vibrò sul letto, non avevo voglia di leggere alcun messaggio, ma quando mi venne in mente che potesse essere Stiles o qualcuno che mi aggiornasse su di lui, presi subito il mio cellulare. Era un messaggio dallo sceriffo e quando lo lessi non ebbi che un senso di sollievo.

-È in camera sua-

Senza neanche rispondere, uscì subito di casa e bussai immediatamente alla portata di casa Stilinski.

Innocent | Stiles Stilinski (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora