Capitolo 5

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La serata del secondo appuntamento tra me e Stiles era arrivato. Quella mattina, a scuola, gli avevo chiesto quale dei sei film avesse voluto vedere di Star Wars, e questa fu la risposta:

"Come vuoi te, per me è uguale. Decidi te" mi disse mentre mi sedevo nel banco vicino a lui prima che iniziasse chimica.

"È questo il problema non so quale scegliere" mi lamentai come una bambina.

"Beh, non lo so neanche io" e mi guardò strano.

"Ho qualcosa in faccia?" gli chiesi confusa del perché di quello sguardo.

"No, solo che ti trovo molto carina quando ti lamenti come una bambina" arrossì evidentemente, in più aveva detto il tutto senza balbettare o essere imbarazzato.

"G-grazie" ora ero io quella a balbettare? Bel lavoro Lillian.

"A proposito, ieri, cosa è successo nel parcheggio della scuola? Ho visto che portavate, te e Scott, un ragazzo in macchina. Tutto a posto?" gli chiesi ricordandomi quello che era successo il giorno prima.

"Ah si, ehm Derek. Voleva solo un passaggio, ehm tutto qui" mi disse nervoso, ma quando pronunciò il nome del ragazzo misterioso, mi ricordai che un certo 'Derek' aveva accompagnato Allison a casa sua il venerdì della festa a casa di Lydia. Mi ricordavo anche che Scott aveva sbraitato contro Alli perché in realtà si era scoperto che il ragazzo non era amico né di Stiles e neppure del suo migliore amico.

"Derek? Quello che si è spacciato di essere amico di Scott e ha dato un passaggio ad Allison il giorno della festa?" chiesi confusa del perché dovrebbero dargli un passaggio.

"Si, non si sentiva molto bene allora l'ho accompagnato a casa sua. Tutto qui" mi rispose sempre con un tono nervoso, sapevo che mi stava nascondendo qualcosa ma lasciai perdere, non avevo il diritto di saperlo oltre tutto.

"Comunque per sta sera, casa mia alle 8:30?" gli chiesi cambiando discorso.

"Perfetto" mi sorrise.

Quando Harris iniziò a parlare, io e Stiles rivolgemmo la nostra attenzione verso di lui.

"Andate a pagina 394" Severus Piton, sei tu?

Tra quaranta minuti sarei dovuta essere a casa perché sarebbe arrivato Stiles e il fattorino delle pizze. Avevo appena parcheggiato davanti alla videoteca, dove avrei preso il primo film di Star Wars che mi sarebbe capitato sotto agli occhi. Prima di entrare vidi una conosciuta Porsche con dentro la mia migliore amica che si stava facendo dei selfie, bussai al finestrino per attirare la sua attenzione. Lydia saltò spaventata sul sedile, ma quando vide che ero io abbassò il finestrino infastidita.

"Mi hai spaventata" mi rimproverò guardandomi male.

"Non era mia intenzione. Gli farai vedere per la quarantesima volta 'le pagine della nostra vita' non è vero?" risi felice.

"Vinco sempre io. Te invece perché sei qui?" mi chiese curiosa.

"Secondo appuntamento con Stiles, ci guarderemo Star Wars" dopo il discorso che era avvenuto il giorno prima, tra me e Lydia, non avevo più paura di nasconderle le cose. Ero più leggera, mi sentivo meno in colpa ed ero grata che avesse capito i miei sentimenti per Stiles.

"Allora anche tu gli darai, sai, un assaggino" la guardai con gli occhi sbarrati e senza risponderle mi diressi verso la videoteca, sentendo dietro di me una risata divertita. Odiavo Lydia Martin.

"Avete 'le pagine della nostra vita'?" sentì dire da Jackson quando entrai dentro il videonoleggio.

"Hey Jackson" lo salutai.

Innocent | Stiles Stilinski (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora