Capitolo 6.

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LESLY.

Sbattei più volte le palpebre,per realizzare dove fossi.

Mi guardai le mani e le vidi legate,con una corda,forse stavo sognando,così chiusi gli occhi e li riaprii una seconda volta ma niente,sempre la solita scena.

Un'altra corda mi avvolgeva all'altezza della vita,ero legata ad una sedia,sulla bocca avevo una cosa che mi impediva di parlare,intorno a me,c'erano degli oggetti che non avevo mai visto nella mia vita e dei quadri,simili a quelli del castello,ma più inquietanti.

Dove diamine ero finita?

Perchè ero lì?

Dov'era Liam?

Ed Harry?

Mi  dimenai ma la corda era legata stretta alla mia vita,a malapena riuscivo a respirare.

Provai a gridare ma dalla bocca mi uscì solo un gemito.

La luce della stanza era soffusa,proveniva da un piccolo oggetto in cima al soffitto.

Davanti a me si aprì una porta e due figure,due uomini,due ragazzi entrarono nella stanza.

Non riconobbi ne Liam ne Harry.

''Ciao ragazzina'' disse il primo,aveva i capelli biondi,lunghi all'incirca fino alle spalle,gli occhi azzurri,indossava una maglietta con uno scollo a V e un paio di jeans.

L'altro rise.

Si avvicinarono a me.

L'altro aveva i capelli simili a quelli di Zayn,gli occhi grigi.

''A quanto pare hai conquistato il cuore del nostro Liam..''

Il secondo mi spostò i capelli di lato,il cuore mi batteva fortissimo.

La sua mano,fredda,si posò sul mio collo,il suo dito arrivò fino alla spalla e chiusi gli occhi sentendo la pelle frantumarsi,la sua lingua passò sul mio collo.

''Dio,Jack,ha pure il sangue amaro''

L'altro,Jack,mi guardò male.

Con uno scatto la sua mano arrivò sotto il mio mento.

''Però l'ha scelta bene,dai'' rise.

''Io vado..'' disse Jack,aprì la porta e se ne andò.

''In questo modo soffrirai di più,mi dispiace..anzi,no..non mi dispiace affatto''

Andò dietro di me e sentii la presa della corda allentarsi per poi abbandonarmi,mi alzai di scatto ma lui mi prese per un braccio.

Avevo ancora le mani legate,la bocca coperta.

Mi spinse contro il muro,le sue mani arrivarono  ai miei fianchi,poi su fino,alle mie 'tette',non mi piaceva il suo tocco,non era come quello di Liam,tentai di colpirlo al petto,ma i miei colpi sembravano non fargli niente.

Nella testa pregavo che Liam apparisse da un momento all'altro.

Ma purtroppo non fu così.

Mi tolse la maglietta,poi i jeans,la sua lingua passò sul mio corpo,l'acqua cominciò a scendermi dagli occhi,mi sentivo uno schifo.

Le sue mani arrivarono all'interno delle coscie,mi allargarono le gambe,spinse il suo corpo contro il mio,sentii la porta aprirsi di colpo,Liam,si era lui.

Il corpo del ragazzo fu spostato via da me,scivolai la schiena contro il muro,fino a ritrovarmi a terra.

Piansi,con tutta me stessa.

Half a heart (A5)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora