Le coperte erano tutte a terra e iniziava a fare freddo. Mi svegliai per raccoglierle e mi accorsi che c'eravamo addormentati con le cuffiette e che la riproduzione casuale riecheggiava ancora nella stanza. In quel momento credo che fosse partita "E penso a te" di Lucio Battisti, così rimasi ad ascoltarla finché non finì e solo in quel momento mi accorsi che era tardissimo! Staccai velocemente le cuffiette, chiusi l' ipod e cercai di svegliare Marco. Provai a chiamarlo in modo dolce ma niente, poi un po più forte, finché non mi ci buttai sopra!
<<Tu sei impazzita! >> Esordì Marco ormai sveglio.
<<E' tardissimo! Rischiamo di perdere l'aereo!>>
Così ci alzammo, ci preparammo in fretta, mettemmo le ultime cose in valigia e uscimmo di corsa da casa. Il meteo prevedeva pioggia, infatti era tutto nuvoloso e proprio nel momento in cui noi dovemmo uscire di casa iniziò a piovere! Si insomma la giornata non era iniziata nel migliore dei modi!! Usciti di casa trovammo Marta ad aspettarci. Era incavolata nera! Così molto velocemente la salutammo, mettemmo le valigie in macchina e partimmo. Arrivati in aeroporto ci dirigemmo al gate, salutammo Marta, che ci avrebbe raggiunto dopo qualche giorno, e salimmo su quell'aereo. Era la prima volta che volavo e non volevo perdermi nessuna emozione così decisi di sedermi al finestrino. Allacciammo le cinture, ordinammo del cibo e da bere e decollammo ed è in quell'esatto momento che mi sentii un senso di vuoto assurdo, un'adrenalina incredibile che non mi faceva neanche respirare. Io vivevo quei momenti come una bambina che osservava per la prima volta il mondo. Ero felice di poter volare, di sentirmi libera e di condividere quei momenti con Marco. Dall' oblò si vedevano i grandi palazzi milanesi e in lontananza il duomo, ma in quei primi momenti riuscivo a pensare soltanto alla paura del vuoto, ed è per questo che dovetti chiedere all'hostess dei calmanti per contenere quella paura di precipitare. Marco mi osservava ridendo, mentre io commentavo ogni mia singola emozione. Feci mille foto e mille video perchè avevo paura di dimenticare quei piccoli istanti e invece così facendo potevo rivederli quando volevo. Marco a metà del viaggio si addormentò, io invece non mi addormentai nemmeno per un'istante e così,quando atterrammo,verso il tardo pomeriggio,avevo un viso distrutto ma felice. Scesi dall'aereo prendemmo un taxi diretto al nostro albergo dove Marco aveva prenotato una camera tutta nostra. Era bello sentirlo parlare in spagnolo. È una lingua che mi ha sempre affascinato e poi quando lui lo parla è ancora più sexy! Arrivati in camera mangiammo e poi andammo direttamente a letto, cullati soltanto da una musica folcloristica che risuonava nelle strade. Quando ci svegliammo era già metà mattina così decidemmo di rimanere in albergo e di uscire il pomeriggio. Verso le 13:00 scendemmo a pranzare giù nel ristorante dell'albergo. Io presi la Paella (che desideravo mangiare da una vita) mentre Marco prese una Tortilla di patate. Dopo pranzo ci preparammo e andammo a conoscere la fantastica Madrid! Ed è davvero fantastica! Arrivati in questa grande piazza, la Puerta de Sol, iniziammo a girarci intorno spaesati ma dopo un po osservandola capimmo che era davvero stupefacente. Io e Marco venimmo subito colpiti dai numerosi artisti di strada che si esibivano davvero con passione e determinazione,jazzisti e giocolieri. Rimanemmo un bel po e partecipammo anche alle loro performance, poi andammo via. Prima di partire avevo stilato una lista di tutti i luoghi di Madrid che non bisogna assolutamente tralasciare e così feci da guida turistica. Dopo la Puerta del Sol, andammo al Prado,uno dei musei più importanti del mondo. Sia io che Marco eravamo affascinati dall'arte e quindi quale miglior museo se non quello era perfetto per farsi trasportare dalla nostra passione?! C'era collocato di tutto e di più! Insomma racchiudeva tutta la storia dell'arte degli ultimi 500 anni! Dopo questa grande magnificenza,non potemmo non visitare il Palazzo Reale con le sue più di 3000 stanze e così finito questa primo giro, si fece molto tardi e andammo a mangiare in un ristorante molto carino dove provammo ogni singola pietanza spagnola.Stanchi e abbastanza brilli, finita la cena tornammo in albergo dove fumammo una sigaretta in terrazza, accompagnati dal suono jazz delle strade ed è proprio su quelle melodie che quella notte facemmo l'amore.
...
In pochi giorni io e Marco diventammo parte integrante della movida spagnola. Il giorno Marco stava in studio o in giro per fare delle interviste.Finalmente era riuscito a sbarcare anche sul mercato spagnolo! Dopo qualche giorno ci raggiunsero anche Marta e Iaia. A volte andavo con loro, altre volte ci vedevamo solo a pranzo e così io mi facevo trascinare dalla bella Madrid ed uscivo a fare lunghe passeggiate, compravo ogni cosa che trovavo aspettando che Marco si liberasse. Anche se lui era molto impegnato ci divertimmo tantissimo.La sera andavamo in vari locali, la notte ci facevamo le coccole.Potevamo uscire ed essere una vera coppia, potevamo essere delle persone normali. Dopo qualche giorno però, arrivò il momento di tornare a casa. Quella vacanza ci aveva fatto bene e ci aveva riunito tanto. Una volta tornati fummo di nuovo lontani, ma non divisi. Stava preparando il tour quindi non ci saremmo visti per un pò; mi aveva proposto di andare con lui ma avevo la scuola, però a qualche data sarei andata. I biglietti erano già miei e saremmo stati di nuovo sotto lo stesso cielo di stelle; lui sul palco e io sotto per ritornare a vivere grazie alla sua musica.
ANGOLO AUTRICE:
Buonasera a tutti!
Mi scuso tantissimo per l'enorme ritardo ma sono stata occupatissima! Spero mi perdoniate! :D
Spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere qualcosa al riguardo e|o lasciate pure una stellina!
Al prossimo capitolo e buona lettura!!
Un bacio grande,
-Pia💕
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"Resterai l'estate mia migliore" MARCO MENGONI FF
Fiksi PenggemarPia era diventata insensibile, non provava più alcun dolore o emozione. Colui che le smosse il cuore fu solo e soltanto Marco, l'unica persona che lei avesse mai amato. Ora Marco e Pia sono cresciuti. . Non sono più gli stessi, non dopo tutto quell...