XXXVII

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Pov Marco

Andai immediatamente a cercarla appena scappò dal locale e la seguii per parecchi chilometri. Ad un certo punto prese una strada diroccata ed entrò in una casa abbandonata. Da fuori riuscii a scorgere una persona familiare; Alessandro quel ragazzo che avevo incontrato in discoteca molti anni prima. Quando uscì da lì era molto pallida ma nonostante questo continuò a camminare e io a seguirla. Arrivò fino alla stazione e lì entrò in bagno. Appena entrai era troppo tardi. La trovai distesa per terra priva di sensi. Accanto a lei c'era una siringa. Cercai di rianimarla ma senza risultato La presi tra le mie braccia e chiamai l'ambulanza. Appena arrivati la portarono via e io andai con loro.

In ospedale mi dissero che era in overdose e che era viva per miracolo. Rimase per due settimane in coma finchè un bel mattino si risvegliò. Ero rimasto per tutto il tempo lì affianco al suo letto piangendo e cercando di capire come avesse potuto arrivare a quel punto. Quando si svegliò la prima cosa che fece fu sorridermi e io sorrisi a lei. Mi raccontò tutto quello che aveva fatto da quando mi aveva lasciato, di come aveva iniziato a drogarsi e del suo amore ancora vivo nei miei confronti. La prima cosa che feci fu baciarla poi l'abbracciai forte e le dissi che da quel momento in poi ci sarei stato io con lei e che doveva andare in terapia prima che quella roba l'avesse rovinata per sempre. Lei mi guardò con i suoi occhi spalancati e mi strinse forte, mi disse che aveva bisogno d'affetto e che sarebbe andata in terapia, per me, per noi. Io le dissi che doveva pensare soltanto a se stessa perchè lei si doveva amare in primis, perchè non era sbagliata come lei credeva.

Pov Pia

Una mattina dopo due settimane circa da quell'ultima dose mi svegliai in un letto d'ospedale e come ormai tante volte al mio fianco trovai Marco. Era chino sul mio letto addormentato. Ad un certo punto alzò lo sguardo come faceva ogni mattina e mi guardò. Io gli sorrisi, gli presi le mani e baciandomi gli occhi si mise a piangere.

"Ehi pensavo non ti saresti più svegliata!"

Ehi Marco! Và a chiamare il medico e poi parleremo.

Così il medico mi visitò e mi disse che stavo bene, che fondamentalmente quella roba non mi aveva bruciato il cervello (ma c'era mancato poco) e che era grazie al primo intervento di Marco se ero ancora viva. Ecco Marco mi aveva di nuovo salvata ed in quel momento tutto fu più chiaro. Io e lui eravamo completamente legati. Io appartenevo a lui e lui apparteneva a me. Potevamo allontanarci quanto volevamo ma saremmo rimasti sempre uniti e in qualche modo ci saremmo sempre rincontrati.

Quando il medico andò via Marco entrò subito in camera e mi chiese se volevo riposare ma io gli risposi che avevo dormito abbastanza e che era ora di chiarire le cose.

<<Si sono daccordo. Vorrei soltanto sapere una cosa: come hai fatto a ridurti così?>>

Non lo so Marco. Ancora me lo chiedo. So soltanto che da quando ti ho lasciato la mia vita è stata un completo disastro.

Così iniziai a raccontargli tutto. Gli raccontai di Londra, dell'università, del lavoro, degli amici, della sua mancanza, del mio ritorno, di Alessandro e della roba.

<<Mi fa piacere che hai realizzato gran parte dei tuoi sogni ma quando sei tornata perchè non sei venuta da me? Lo sai che per te io ci sarò sempre!>>

Marco c'eravamo lasciati, ti avevo lasciato e anche in un brutto modo; sai che sono orgogliosa e che non sarei mai riuscita a venire da te fragile dicendoti che mi bucavo perchè ero ancora una bambina che non riusciva ad affrontare la realtà!

<<Lo so ti conosco e mi dispiace non esserci stato nel tuo momento più vulnerabile. Sai ti ho cercata un botto, non sapevo più dove cercarti, così mi sono arreso. Sono stato male, ho quasi mandato a puttane la mia carriera, non volevo uscire, avevo chiuso ogni rapporto con i miei amici, ma poi sono dovuto andare avanti. Infine un giorno mentre camminavo per strada ho incontrato Deborah. Inizialmente l'avevo scambiata per te, siete così simili, poi ho visto che non eri tu ma nonostante questo, abbiamo iniziato a uscire insieme e abbiamo deciso di andare a vivere insieme. Non posso dire che l'amo ma ci troviamo bene insieme e avevo bisogno di un pò di felicità.

&quot;Resterai l'estate mia migliore&quot; MARCO MENGONI FF   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora