XXXVIII

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Passarono mesi da quella proposta, mesi in cui io e Marco continuavamo a vivere la nostra storia. Organizzavamo insieme ogni dettaglio ed eravamo davvero felici. La nostra carriera e la nostra vita privata andavano perfettamente. Le nostre vite erano così perfette.

Il giorno del matrimonio fu la cosa più incredibile che mi potesse succedere. Io, lui, Venezia e pochi intimi.

Io indossavo un abito bianco e lungo ma così lungo che diventava un problema scendere e salire dalla gondola e lui uno smoking nero tirato su davvero bene.

Da quel giorno si parlò di noi a lungo, su molti tabloid, e tutta quella grande confusione rendeva la nostra vita meravigliosamente perfetta, colorata e questo per un bel po' di anni.

Quel che rimase dopo fu una vita perfetta ma divenuta ordinaria e sostanzialmente normale. Lui era sempre in tour, io in giro per promuovere i miei eventi. E così lo capii in un attimo. Le favole devono rimanere tali.

Per anni ero stata ancorata all'idea di una ragazza e del suo principe azzurro. Quello eravamo noi. Ma ero cresciuta e non potevo più stare con una persona che avevo idealizzato per così tanto tempo. Io e Marco per tutta la vita ci eravamo persi e ritrovati e adesso che ci eravamo ritrovati solamente, mi mancava qualcosa. Ed è stupido penso; perché hai deciso di rovinare tutto adesso che sei finalmente felice e per quale scopo? Questo non lo sapevo. Mi sentivo incompleta, cosa mi mancava? Non lo capii mai. Ero sempre stata così. Non riuscivo a godermi il bello delle cose, mi ripetevo sempre che ero infelice e che la mia vita non mi bastava, ma in questo caso avevo davvero tutto. Forse con il passare degli anni iniziai a provare dei rimpianti per ciò che non avevo fatto, anche al di là di Marco e della nostra storia; la mia vita aveva avuto così tanti momenti no e mancanze che, in quel momento, alla soglia dei mei 30 anni, mi portarono a chiedermi come sarebbe stato se avessi avuto un'altra vita. Lo avevo desiderato così tanto che adesso che eravamo noi e basta, non mi bastava più. Tutto quel suo mondo mi aveva travolto sin da bambina e in qualche modo questo mi segnò, anche se non ci avevo dato mai peso. Così capii che era sbagliato in qualche modo quel nostro modo di vivere.

Lo capii un bel giorno di primavera quando chiesi al mio Marco, quel Marco che dall'età di tredici anni, in un modo o nell'altro era stato sempre al mio fianco, una pausa. Io che una pausa non la chiedevo neanche a lavoro, io che non mi ero mai fermata perché ero sempre stata impulsiva, questa volta, seppur impulsivamente, chiesi una pausa al mio Marco.

Lui ovviamente non capiva, non comprendeva il mio stato di insoddisfazione, ma in realtà non lo capivo neanch'io, e come potevo spiegarlo a lui? Nonostante questo, lui mi appoggiò, mi diede tempo per pensare, per vivere, per capire cosa provassi. Il mio amore per lui era la mia unica certezza, ma a volte l'amore non basta. Viaggiai tanto, vidi così tanti posti e imparai tante cose da molti popoli. Ebbi diverse avventure, capii cosa significa svegliarsi con qualcuno e non sapere chi sia, mi divertii, come non ebbi potuto fare da adolescente. Con il mio bagaglio di cose, belle e brutte che siano, tornai. Lui era lì, distrutto ma era lì e in quel momento vedendolo capii che non ero la persona che lui si meritava. Lui aveva bisogno di luce, di gioia, di serenità e io per quanto potessi impegnarmi non sapevo darglieli; non ero quella persona. Quindi nonostante tornai dal mio viaggio con la consapevolezza che amavo Marco e amavo stare con lui, vedendo ciò che provava a causa mia, gli dissi che dovevamo prendere strade diverse in campo amoroso ma non nella vita. Ci fu un patto. Lui sarebbe rimasto per sempre con me e mi avrebbe accompagnata nelle scelte della vita così io per lui, ma come migliori amici. Avremmo corretto il nostro tè, avremmo fumato ogni tanto per scappare un attimo dalla realtà ma non avremmo mai messo in sintonia ancora le nostre anime in quel modo così profondo. Eravamo legati questo è certo ma lui aveva bisogno di altro e io in fin dei conti capii che ciò che avevo cercato per tutta la vita era la mia indipendenza.

E così inizio la nostra nuova vita. Per un po' restammo lontani, lui disse che soffriva troppo nel vedermi e di fatto anch'io stavo male. Così entrambi rimanemmo soli con noi stessi. Dopo un po' tornammo ad uscire insieme ed era bello divertirci e ricordare i vecchi tempi in cui avevo bisogno di lui che mi difendesse dai bulli del quartiere o che mi ripeteva quelle piccole parole per farmi credere di nuovo in me stessa. Ora non ero più quella persona, ora ce la facevo da sola, e questo anche lui lo sapeva bene. La piccola aveva spiccato il volo." Non credo che qualcuno ti possa fermare, ormai sei andata, sei cresciuta e io sarò sempre qui per accoglierti ma so che non ne avrai più bisogno. Ormai sei diventata grande." così mi disse una sera dopo la prima bottiglia di vodka che stavamo bevendo. Io lo guardai, sorrisi e capii che era l'unica persona che mi avesse mai capito, che tutto era passato e non si poteva tornare più indietro. Ma voltandomi mi guardò e mi sussurrò che a breve si sarebbe sposato, la sua attuale compagna era incinta, e che avrebbe chiamato sua figlia Pia. Come me. Perché voleva che sua figlia avesse la mia stessa forza.

E io tutta quella forza la misi in un libro. Nel nostro libro. In questo libro.

Fine.

Angolo Autrice:

Premetto che è così tanto tempo che non aggiorno questa storia che ho dimenticato come concludevo i miei capitoli, il font e tutto il resto. Aggiungo che avevo abbandonato questa storia perchè mi sentivo totalmente diversa dalla ragazza che aveva iniziato a scriverla, mi ero un pò allontanata dai personaggi e non riuscivo a ritrovarli. Questa notte ci ripensavo e sono emersi soli così ho deciso di concludere questa storia. Sentivo il bisogno di darle un finale e così questa notte dopo tre anni (credo) eccola giunta al termine. Spero vi piaccia, spero che possiate leggerla, spero che la rileggiate nel tempo, spero che sia apprezzata. Per anni è stata solo mia; Ora può essere di chiunque. Spero ne abbiate cura. Vi ringrazio tanto per i like,per i commenti, per la dedizione di alcuni nel leggere i capitoli. siete stati preziosi. Non aggiungo altro. Aspetto solo i vostri commenti. 

Grazie ancora e buona lettura! 

Un bacio grande,

-Pia💕

"Resterai l'estate mia migliore" MARCO MENGONI FF   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora