1905016, LIVORNO
Caro diario,
"Erano le 8:00 del mattino quando arrivai in stazione. Ed ero sempre io che cercavo di aprire google maps per capire come arrivare al palazzetto. Finalmente il mio cervello si attivò e così iniziai a seguire le istruzioni. Dopo 30 minuti circa arrivai davanti al palazzetto e trovai una quarantina circa di persone che stavano lì davanti. Eh già avevo deciso di fare la fila come tutti, dalla mattina, sotto il sole, e dopo anche sotto la pioggia. Marco aveva provato a dissuadermi in tutti i modi, continuava a dirmi che potevo andare con lui e entrare dall'area riservata ma io non volevo, l'unico mio desiderio era godermi il concerto come una semplice fan. Lui infine cedette ad un unica condizione; non dovevo andare da sola e così andai con Giulia, la cugina di Marco che avevo conosciuto a Ronciglione. Arrivata davanti il cancello l'abbracciai fortissimo e ci sedemmo lì davanti. Ci divertimmo un sacco; un po' giocavamo, un po' leggevamo, un po' dormivamo, mangiavamo, e stringemmo bellissime amicizie. Qualcuno ci riconobbe ma furono molto riservati. Marco ne frattempo mi mandava tanti messaggi; era più in ansia per me che per il concerto! Amavo ascoltare i discorsi degli altri ragazzi che parlavano di lui; di come lo avevano conosciuto, di quanto fosse magnifico e amavo come tutti lo trattavano con molto rispetto e così mi fecero ricordare di quando provavo le stesse cose e non potei non sorridere a quei ricordi! Finalmente verso le 19:00 iniziai a vedere gente che si avvicinava sempre di più ai cancelli e così noi facemmo lo stesso. Ad un certo punto si creò un casino assurdo, chi spingeva a destra, chi a sinistra e quasi non si respirava. Poi aprirono i cancelli e lì in fila ci avvicinammo per entrare; ci strapparono i biglietti, controllarono i nostri zaini, e poi ci trovammo a correre inspiegabilmente finché non arrivammo sotto il palco. Ero così felice di esserci riuscita. Dovevamo aspettare ancora un po' e poi tutto sarebbe iniziato. Nel frattempo mandai un messaggio a Marco "prima fila verso sinistra, in direzione di Sollazzino. Buona fortuna amore!" e poi chiusi internet. In un attimo senza rendermene conto partirono le prime note e lui uscí dopo qualche secondo. Urla, emozioni, cuore a mille e divenne il caos totale. Poi iniziò a cantare e io non potei far altro che urlare quelle canzoni che ormai mi appartenevano e andò avanti così tra urla, pianti e risate. Poi ad un certo punto lui si venne a sedere di fronte a me, mi prese le mani e iniziò a cantare. "Non passerai". Piansi per tutta la durata della canzone ma non staccai mai i miei occhi dai suoi. Alla fine mi mandò un bacio e continuò a cantare. Io ero completamente in estasi. Era così bello tutto quello che mi stava succedendo! Intorno a noi c'era il delirio!! Per non parlare dello show; erano tutti fenomenali, dai musicisti a chi stava dietro, fino alla scenografia. Nel giro di due ore tutto si concluse e io ero completamente appagata. Quando le luci si riaccesero raggiunsi gli altri e Marco dietro le quinte e così tutti insieme andammo all'after show dove ci divertimmo tanto nonostante la stanchezza finchè non fu notte fonda e andammo tutti in albergo. Quella notte Marco fu più dolce e passionale del solito e io finalmente ero completamente e indescrivibilmente felice."
Xoxo, Pia
ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutti!
Eccomi di nuovo qui! So che aggiorno sempre in ritardo ma non sono davvero riuscita a farlo prima. Questo capitolo è un capitolo molto speciale perchè è un piccolo estratto del mio diario (naturalmente con delle parti frutto della mia immaginazione :D) che scrissi dopo il 19 Maggio nel mio viaggio verso casa, dopo il mio primo concerto di Marco. E niente non aggiungo altro. Spero che vi piaccia. :)
Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate pure una stellina!
Buona lettura a voi!
Al prossimo capitolo
Un bacio grande
-Pia💕
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"Resterai l'estate mia migliore" MARCO MENGONI FF
FanficPia era diventata insensibile, non provava più alcun dolore o emozione. Colui che le smosse il cuore fu solo e soltanto Marco, l'unica persona che lei avesse mai amato. Ora Marco e Pia sono cresciuti. . Non sono più gli stessi, non dopo tutto quell...