P.O.V. ALESHA
Mi sveglio grazie a un frastuono, la sveglia, quanto la odio.
Mi alzo e mi preparo mettendomi un top abbastanza scollato e dei pantaloncini, mi devo allenare bene e se mi vesto muoio dal caldo. (Foto)Scendo e mi inizio a scaldare con Anthony, ancora non ho visto ne Alessia ne Josh.
Perdo la congiunzione del tempo e quando guardi l'orologio sono già le 12.30, Edward dovrebbe essere già qua e io non mi sono nemmeno lavata
Io:"Anthony ci vediamo dopo è tardissimo e devo uscire con Edward"Anthony:"non preoccuparti vai e fallo aspettare" mi fa l'occhiolino, gli sorrido e gli do un bacio sulla guancia.
Prima di raggiungere la mia stanza incontro Josh che mi guarda incantatoIo:"ehi Josh"
Josh:"sei bellissima"
Io:"grazie-gli sorrido timidamente-adesso devo andare ci vediamo dopo"
Josh:"ok a dopo" mi saluta con un bacio sulla guancia, troppo vicino alla bocca.
Entro in camera e per poco non collassoIo:"mi hai fatto prendere un colpo, cosa ci fai qua?"
Edward:"ci dovevamo incontrare, ma evidentemente eri troppo occupata a filtrare per ricordartelo"
Io:"eh ma che stai dicendo?? Sono venuta a prepararmi"
Edward:"non ti sembra tardi?"
Io:"ok, scusa, mi stavo allenando e ho perso la congiunzione del tempo"
Edward:"certo, immagino, magari ti stavi allenando con Josh"
Io:"non sono affari tuoi"
Si alza dal letto e si avvicina a me e che ero rimasta in piedi di fianco alla portaEdward:"INVECE SI CHE MI IMPORTA, TU SEI MIA E NON TI COMPORTI COME UNA PUTTANA CON TUTTI" urla prendendomi il polso, avvicinandomi a lui.
Non ci credo, mi ha davvero chiamata puttana!?
Mi scende qualche lacrimaIo:"QUINDI SAREI UNA PUTTANA? SPARISCI, SONO DAVVERO FELICE DI NON AVERTELA DATA, CREDIMI"
Ormai piango a dirotto.
Lui mi guarda preoccupato è dispiaciutoEdward:"io..io..mi dispiace..non intendevo..-"
Non lo lascio nemmeno finire che lo spingo fuoriIo:"VAI A FANCULO e sparisci dalla mia vita" con questo gli sbatto la porta in faccia e scoppio a piangere.
Non siamo nemmeno fidanzati e già litighiamo, poi per una cazzata? Ma vai a fanculo.
Devo farmi forza, non devo tornare come quei tempi oscuri che cerco di dimenticare in un angolo buio del mio cervello, no, sono cresciuta, sono forte e non devo stare male per un ragazzo, devo tornare quella che ero prima di incontrarlo, ci ho messo tanto a costruire questa corazza e di sicuro non la distruggo un'altra volta per un ragazzo, l'errore l'ho già fatto, mi hanno fottuta già una volta adesso basta.
Quindi decido di andare in camera di Alessia, però prima mi lavo la faccia mi trucco e indosso jeans e maglietta.
Busso e mi apre subito
Io:"giornata tra ragazze" prima che possa dir qualcosa la trascino in centro a fare shopping.Quando abbiamo finito torniamo alla base con mille sacchetti, abbiamo comprato un po' di roba.
Sto per entrare quando sento discutere Edward con Josh
Josh:"SE NON TI VUOLE VEDERE C'È UN PERCHÉ, PERCUI VATTENE" ma purtroppo Edward mi vede e senza ascoltare il mio migliore amico corre verso di meEdward:"senti-"
Io:"lascia stare, siete fatti tutti uguali voi maschi, ci sono cascata una volta ma non ci casco più ho già sofferto troppo quando ho perso i miei genitori per colpa di una missione o quando sono stata stuprata e maltrattata da uno stronzo, percui basta lasciami stare" nessuno sapeva che ero stata maltrattata e stuprata infatti rimangono immobili tutti e io ne approfitto per entrare e andare in camera mia a piangere.
ANCORA UNA VOLTA LA MIA CORAZZA È STATA SPEZZATA E NON SO SE RIUSCIRÒ A RICOSTRUIRLA, ORMAI È STATA INCOLLATA TROPPE VOLTE E NON SO SE TIENE ANCORA.Okay sono pessima, avevo detto che aggiornavo dopo qualche settimana, ma sono passati mesi.
Mi dispiace ma sono passata in quel periodo in cui non hai voglia di far niente solo di leggere libri e immedesimarsi in essi, perché la realtà non è all'altezza della fantasia.
Detto ciò buonanotte!!
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ACTIVE GIRL [completata]
AcciónAlesha, ragazza di 17 anni, non ha mai vissuto una vita normale, perché i suoi genitori sono morti quando lei aveva due anni,e si trasferì da una amica di sua mamma, ma poi all'età di 10 anni decise di scappare, non voleva pesare nella vita di altre...